Invito a valutare anche l'amministrazione di sostegno, procedura da avviare in tribunale, viste le possibili difficoltà dei due fratelli, scelta meno invasiva rispetto alla tutela.
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La differenza fra le soluzioni prospettate è che il parente interviene a titolo gratuito, mentre il professionista deve essere indennizzato o stipendiato.
la differenza è che si prospetta che il padre sia d'accordo con i diversamente abili per truffare la zia. Stiamo a come stanno le cose (Non voglio assolutamente dire che il tuo intervento non sia giusto, sia ben chiaro) Vi è una sorella nel pieno delle facoltà: questa dovrebbe, senza ombra di dubbio, essere nominata dal giudice tutelare "amministratrice di sostegno". La zia concorrerebbe beneficiando i suoi nipoti con una casa. Credo che così facendo quantomeno "una pezza" è stata messa.hanno deciso di eliminare la cara zietta,
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