basenji

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ho un appartamento in un condominio dove c'è un seminterrato diviso in proprietà comune e proprietà privata. Provo a spiegarmi meglio: Il seminterrato è così composto: garage privati (di 6 proprietari su 25), posti auto privati (3 proprietari su 25), ripostigli (di 8 proprietari su 25), aree comuni e aree di manovra. Praticamente le aree di proprietà comune sono alcune stanze (tipo la stanza per l'autoclave) e le aree di manovra. Le prime riguardano tutti, ma sono chiuse e accessibili solo al custode, le seconde sono comuni ma praticamente utilizzate solo dai proprietari di garage e ripostigli. Un paio di anni fa l'amministratore ha deciso di aprire quello che alla fine è un "tunnel" in proprietà condominiale e di renderlo "percorribile", sostenendo che ciò sarebbe servito per evitare problemi di umidità ai muri esterni di parte del condominio. La spesa è stata sostenuta da tutto il condominio ma in realtà non si è mai capito se fosse necessaria e da chi sia stata richiesta, effettivamente solo alcuni proprietari dei ripostigli hanno aperto dei fori per arieggiare i ripostigli.... e il tunnel non è affatto percorribile essendo chiuso e accessibile solo al custode.
Oggi l'amministratore ci propone di far passare nel tunnel una condotta per smaltire le acque meteorologiche delle terrazze del piano rialzato. Effettivamente queste terrazze hanno problemi di scarico (e non solo di acqua meteorologiche visto che, avendo poste delle piante, hanno disposto anche un impianto di irrigazione) nel senso che, da sempre, scaricano direttamente in strada e i condomini vicini si lamentano visto che anche quando non piove la strada è sempre bagnata.
Chissà se sono riuscito a spiegarmi, però quello che volevo chiedere è: sarà bene o meno autorizzare uno scarico privato in area comune?
 
O

Ollj

Ospite
Sarà bene? Dipende...
1) sarà necessario stabilire (non oralmente) che qualsiasi disagio, spesa, manutenzione, danno diretto e/o indiretto, presente e/o futuro connesso alla nuova condotta dovrà essere a carico integrale di chi utilizza tale nuova opera.
2) è da valutare se tale opera possa o meno gravare il Condominio in qualche modo (anche un semplice disagio attuale non è detto che non si trasformi in futuro in aggravio non sostenibile).
3) andrà deciso se accordare o meno un diritto reale di servitù a favore degli immobili serviti (a carico del Condominio tutto), ben sapendo che in caso di servitù accordata la stessa non sarà più revocabile.
4) andrà puntualmente prevista l'ipotesi di futuri lavori condominiali in loco ed in conflitto con le opere realizzate e realizzarsi i medesimi senza alcun aggravio di spesa a carico del Condominio (= sarà onere di chi utilizza l'impianto far fronte a tutti i costi necessari ed ulteriori dovuti al conflitto).
 

basenji

Membro Attivo
Proprietario Casa
Le condotte di scarico da posare nel "tunnel" dove porteranno l'acqua? la scaricheranno nel tunnel?
Questa è una bella domanda, che farò in assemblea. Non potranno sicuramente scaricare nel tunnel, che è interno e dove sembra non ci siano scarichi. Sarebbe un problema farlo scaricare anche nel parcheggio condominiale, nei periodi di alta marea e di forti piogge già si allaga.....
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Da come l'hai descritto il "tunnel" sarebbe un cavedio o scannafosso la cui funzione dovrebbe essere quella di separare il muro perimetrale dell'interrato da quello dei locali. Non capisco come possa essere stato realizzato a ridosso degli stessi fra i quali qualcuno avrebbe profittato per la loro ventilazione, senza occuparne una parte. L'acque meteoriche devono defluire sulle apposite condotte o rivolte verso il cortile interno o sulla cunetta stradale. La decisione di creare una servitù che passando sotto il cavedio scarichi sulla fognatura bianca pubblica è un'opera che riguarda i proprietari delle terrazze. Probabilmente essendo detta fognatura ad una quota inferiore alla condotta condominiale che scarica sulla fogna pubblica, sarà necessario realizzare un pozzetto al termine della nuova condotta e dotarlo di un impianto di sollevamento.
Infine, faccio notare che le condotte di acque bianche o nere, oltre al pozzetto devono distare almeno m 1,00 dal confine. Probabilmente questo vincolo sarà determinante per l'esecuzione dell'opera prevista.
 

basenji

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non capisco come possa essere stato realizzato a ridosso degli stessi fra i quali qualcuno avrebbe profittato per la loro ventilazione, senza occuparne una parte.
Sono io che mi sono spiegata male. In realtà il "tunnel" c'è sempre stato però era accessibile solo in parte. Il lavoro che è stato fatto è di demolire alcuni punti per renderlo percorribile da cima a fondo.
 

basenji

Membro Attivo
Proprietario Casa
Non so se si vede, purtroppo non ho una piantina e ho cercato di schematizzare per farvi capire meglio. Praticamente il "tunnel" c'è sempre stato solo che in alcuni punti era chiuso, tipo A e B. Questi sono stati demoliti ed è stato fatto un foro verso strada per permettere all'aria di entrare (non so quanto visto che si tratta di un foro di 15 cm per 1 mt....)
 

Allegati

  • Tunnel.pdf
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Gianco

Membro Storico
Professionista
Chiarito che il cavedio era stato realizzato al momento della costruzione del fabbricato, il fatto di imporre una servitù di acquedotto deve essere accettato dal condominio fatte salve le distanze dalle proprietà private. Quindi anche da quelle dei ripostigli e dei garage dei quali ciascun proprietario dovrà accettare tale servitù.
 

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