J

JERRY48

Ospite
quindi, un erede può richiedere all'altro se intende esercitare il diritto di prelazione e ha 10 giorni di tempo per rispondere. In questo caso il valore dell'immobile può essere fatto da colui che richiede se si intende esercitare il diritto di prelazione facendo riferimento a prezzi di mercato certo, ma con una aderenza ad essi soggettiva. E se io dico che il bene è stato sovravalutato e così rilancio con la prelazione con un altro valore del bene ? E possibile ?
grazie

Io con i miei fratelli posso benissimo fare quello che voglio, (se c'è intesa), donazione, proporre il diritto di prelazione e valutare il bene secondo i valori di mercato, oppure con valore più basso, ma sempre entro un certo limite per non incorrere nell'accertamento dell'Agenzia delle Entrate.
Se invece c'è disaccordo, invidie varie, voglia di farsi i dispetti, di avvelenarsi l'un l'altro, entrano in gioco gli avvocati (numerosissimi) e che guadagnano bene in queste lunghissime cause tra fratelli e che ci rimettono persino (per le spese) il bene da dividere. (Mio nonno con i fratelli, vari ettari di terreni, si pagava così, in quei tempi, vendendo e il ricavato agli avvocati per la causa in corso!).
saluti
jerry48
 

Acacerulen

Membro Ordinario
Io con i miei fratelli posso benissimo fare quello che voglio, (se c'è intesa), donazione, proporre il diritto di prelazione e valutare il bene secondo i valori di mercato, oppure con valore più basso, ma sempre entro un certo limite per non incorrere nell'accertamento dell'Agenzia delle Entrate.
Se invece c'è disaccordo, invidie varie, voglia di farsi i dispetti, di avvelenarsi l'un l'altro, entrano in gioco gli avvocati (numerosissimi) e che guadagnano bene in queste lunghissime cause tra fratelli e che ci rimettono persino (per le spese) il bene da dividere. (Mio nonno con i fratelli, vari ettari di terreni, si pagava così, in quei tempi, vendendo e il ricavato agli avvocati per la causa in corso!).
saluti
jerry48
purtroppo c'è sempre disaccordo a vantaggio degli avvocati ovviamente è colpa dei contendenti che non riescono a trovare un accordo.
 

Acacerulen

Membro Ordinario
Art. 732 c.c.
Il coerede, che vuol alienare a un estraneo la sua quota o parte di essa, deve notificare la proposta di alienazione, indicandone il prezzo, agli altri coeredi, i quali hanno diritto di prelazione. Questo diritto deve essere esercitato nel termine di due mesi dall'ultima delle notificazioni. In mancanza della notificazione, i coeredi hanno diritto di riscattare la quota dall'acquirente e da ogni successivo avente causa, finché dura lo stato di comunione ereditaria.


Se i coeredi che intendono esercitare il diritto di riscatto sono più, la quota è assegnata a tutti in parti uguali


Ho letto questo su di un sito che mi sembra in contraddizione a quello che mi avete risposto. Come devo dare la giusta interpretazione. In pratica ho a disposizione 10 gg. o 2 mesi per esercitare il diritto di prelazione. Oppure come devo leggere questo art. 732 cc.
Grazie
 

erwan

Membro Assiduo
se più di uno vuole acquistare vantando diritto prelazione, può offrire di più per acquisire il bene ?
i rilanci sono possibili nella fase di vendita all'incanto;

nel momento invece in cui si fa valere la prelazione se i coeredi che intendono esercitare il diritto sono più di uno la quota è assegnata a tutti loro in parti uguali.
 

erwan

Membro Assiduo
Ho letto questo su di un sito che mi sembra in contraddizione a quello che mi avete risposto. Come devo dare la giusta interpretazione. In pratica ho a disposizione 10 gg. o 2 mesi per esercitare il diritto di prelazione. Oppure come devo leggere questo art. 732 cc.
dubito che quello che hai letto sul sito possa essere sbagliato, visto che riporta esattamente l'articolo del codice civile!
:D
probabilmente jerry ha sovrapposto erroneamente il procedimento di vendita all'incanto con la prelazione che scatta quando uno dei coeredi vende a terzi... (e il termine è di due mesi)
 

Acacerulen

Membro Ordinario
dubito che quello che hai letto sul sito possa essere sbagliato, visto che riporta esattamente l'articolo del codice civile!
:D
probabilmente jerry ha sovrapposto erroneamente il procedimento di vendita all'incanto con la prelazione che scatta quando uno dei coeredi vende a terzi... (e il termine è di due mesi)
riepilogo se ho ben capito:
esiste un immobile da dividere tra tre eredi
se uno degli eredi vuol vendere la sua quota di eredità che è un terzo dell'immobile deve informare gli altri due eredi che hanno il diritto di prelazione.
Se un erede non vuole vendere l'immobile allo si va all'asta
Se invece si vuole vendere l'immobile si valuta e si forma la cifra di vendita, a questo punto se uno degli eredi vuole complrarlo formula la proposta ai coeredi.
E' così ?
Grazie
 
J

JERRY48

Ospite
visto che in questo caso sono sei contro uno è facile prevedere che probabilmente sarebbe proprio il nostro tyubaz a venire estromesso dalla comunione, e l'immobile lasciato al fratello che l'ha occupato...

Art. 728 c.c. Conguagli in denaro.
L'ineguaglianza in natura nelle quote ereditarie si compensa con un equivalente in denaro.
Art. 735 c.c. Preterizione di eredi e lesioni di legittima.
La divisione nella quale il testatore non abbia compreso qualcuno dei legittimari o degli eredi istituiti, è nulla. Il coerede che è stato leso nella quota di riserva può esercitare l'azione di riduzione contro gli altri coeredi.
Il nostro tyubaz, mai e poi mai sarà estromesso dalla comunione e non perderà mai la sua quota di legittima anche se gli altri fratelli richiedono congiuntamente l'attribuzione della proprietà (anche per affittarla e dividersi il ricavato).


Ho letto questo su di un sito che mi sembra in contraddizione a quello che mi avete risposto. Come devo dare la giusta interpretazione. In pratica ho a disposizione 10 gg. o 2 mesi per esercitare il diritto di prelazione. Oppure come devo leggere questo art. 732 cc.

Ho riletto l'Art. 732 del c.c.
...termine di 2 mesi dall'ultima notifica. Il termine di 10 gg. vale per la prelazione notificata del proprio bene a confinante. Non so l'art.
saluti
jerry48
 

erwan

Membro Assiduo
riepilogo se ho ben capito...
se uno degli eredi vuol vendere la sua quota di eredità che è un terzo dell'immobile deve informare gli altri due eredi che hanno il diritto di prelazione.
esatto (ma anche se la quota è diversa da un terzo: quel che conta è che la vendita avvenga a favore di un soggetto terzo, che cioé non è coerede!)

Se un erede non vuole vendere l'immobile allo si va all'asta
no:
si va all'asta solo se nessuno dei coeredi, indiviudualmente o in gruppo, è disposto ad prenderselo per l'intero, liquidando gli altri.

Se invece si vuole vendere l'immobile si valuta e si forma la cifra di vendita, a questo punto se uno degli eredi vuole comprarlo formula la proposta ai coeredi. E' così?
no:
a questo stadio non c'è più prelazione: chi compra compra.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto