Già una fortuna se ne sia andato spontaneamente...
Concordo!
E aggiungo che è pure una grossa fortuna costui abbia inviato la disdetta del contratto di locazione.

Ci sono inquilini che cessano i pagamenti e poi spariscono senza comunicare nulla, senza traslocare la loro roba, e senza restituire le chiavi: questa situazione pone dei grossi problemi al locatore che non può di sua iniziativa rientrare in possesso del suo immobile.
 
comunica all'Agenzia delle Entrate la risoluzione del contratto di locazione.
Ciò ha una mera valenza fiscale e non definisce i rapporti giuridici tra le parti; non potrà mai attribuire diritti o far venir meno altri preesistenti.
In vigenza di contratto, anche recandosi da Agenzia delle Entrate e presentando la comunicazione di risoluzione lei non riuscirà mai a far venir meno il contratto e lo stesso continuerà a produrre gli effetti giuridici per cui venne sottoscritto tra le parti.
Dove sta scritto che il contratto si risolve sempre e solamente alla fine del periodo di preavviso?!? (6 mesi, nel caso di cui stiamo parlando).
Lo dice la legge; solo la volontà concorde delle parti potrà definire una nuova disciplina e quindi anticipare la data di cessazione del contratto; nel caso di specie non vi è tal comune volontà; vi è solo una conferma di quanto già contrattualmente definito: il conduttore comunica la cessazione del contratto a partire da data; fino a tal data il contratto produce gli effetti.
In caso contrario (aspettare i 6 mesi) il proprietario dovrebbe continuare a pagare le imposte su di un reddito non percepito che quasi sicuramente non recupererà mai: oltre al danno pure la beffa!
Altro aspetto questo, attiene al mero ambito fiscale; ad ogni modo, lo sa meglio di me che vi sono dei rimedi
E' vero che i diritti del locatore rimangono salvi, ma quanto gli costerebbe farli valere?
Nulla; come da dichiarazione formale del conduttore, dovrà solo attendere altri pochi mesi e decorso il termine indicatogli potrà prendere possesso dell'immobile:
- contratto cessato per volontà del conduttore come consentito a contratto
- chiavi rilasciate a terzi
- sopralluogo come su indicato
- presa in possesso immobile non più detenuto dal conduttore
 
solo la volontà concorde delle parti potrà definire una nuova disciplina e quindi anticipare la data di cessazione del contratto; nel caso di specie non vi è tal comune volontà
Invece secondo me la volontà dell'ex inquilino si può dedurre dal suo comportamento: ha traslocato, ha restituito le chiavi, se n'è andato, non risponde alle mail e al telefono e (last but non least) non paga più niente!

E poi sarà pur vero che alla scadenza dei 6 mesi il proprietario rientra in possesso dell'immobile, ma nel frattempo chi gli paga il canone e/o l'indennità di occupazione e/o gli oneri accessori?

Per quanto riguarda l'aspetto fiscale: a me risulta che per non pagare le imposte sui canoni non percepiti occorre che il contratto sia risolto dal giudice. Se il proprietario deve fare una pratica legale, dovrà pur pagarsi l'avvocato!
E se farà anche una pratica per recupero credito (nel credito mettiamoci pure anche le spese legali liquidate dal giudice a debito dell'ex inquilino), altra parcella da pagare all'avvocato!
Senza peraltro recuperare nulla dall'ex inquilino.

Lei ha ragione dal punto di vista giuridico @Ollj , ma purtroppo noi proprietari non abbiamo più né la possibilità economica né la pazienza di subire queste "giuste" (= giuste dal punto di vista del diritto) ingiustizie!
 
Lei ha ragione dal punto di vista giuridico
Vorrei precisare che qui non si parla che dell'attuale legislazione. Nulla vieta che la morosità, poiché si traduce nell'espropriazione di somme anche importanti ai danni del locatore, possa essere inquadrata come reato (appropriazione indebita? ingiusto profitto?)!
Ollj, riesci a proporre una modifica legislativa in materia, oppure fai spallucce dicendo tra te e te: "Che ci importa, tanto l'avvocato del povero locatore non ci rimette in nessun caso" ?
 
Per quanto riguarda l'aspetto fiscale: a me risulta che per non pagare le imposte sui canoni non percepiti occorre che il contratto sia risolto dal giudice
Questa è una delle possibilità. Nel forum s'è discusso assai anche di un'altra (effettiva ed accettata da Agenzia delle Entrate)
 
oppure fai spallucce dicendo tra te e te: "Che ci importa, tanto l'avvocato del povero locatore non ci rimette in nessun caso"
A parte la considerazione che il sottoscritto nulla deve a nessuno e che ancora gli è attribuita facoltà di spendere il proprio tempo per chi ritenga più bisognoso, mi spiace deluderla: non mi conosce proprio per nulla!
 

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