vera1

Membro Attivo
Buonasera, sto cercando di risolvere una situazione di successione ingarbugliata da anni , fatto questo con un'altro coerede vorremmo affittare. Premetto che è il mio primo approccio all'affitto e chiedo venia per le eventuali sciocchezze scritte ma dubbi e ignoranza sono tanti, li elenco:
1) dei tre coeredi due vogliono fittare e uno ne vuole restare fuori (ma non si oppone) è possibile intestare il contratto a 2 solamente?
2) può l'inquilino versare il fitto solamente sul conto di un proprietario o come mi dice qualcuno dovrebbe versare sul conto di entrambi i proprietari?
3) il contratto va obbligatoriamente firmato da entrambi i proprietari o basta uno (in quanto distanti di 1000 e più km...ma in caso non sarebbe irrisolvibile in quanto si potrebbe ovviare con spedizione del contratto)
4) io avrei voluto fare un 3+2 a canone concordato ma da quanto mi è sembrato di capire penso che l'unico contratto che potremmo fare dovrebbe essere il 4+4 a canone libero in quanto la casa si trova in un piccolo paesino in provincia di Matera (5.000 abitanti circa) e non penso rientri nella possibilità di fare il 3+2 a canone concordato
5) registrando il contratto con cedolare secca, al momento della registrazione non si paga nulla?
6) il successivo 21% è un' imposta definitiva e quindi non si dovrebbe più versare nulla?
7) la locazione va dichiarata nel 730 (anche se già assolta da tasse?)
8) il terzo proprietario che vive all'estero e non vuol entrare nella locazione (e non vuole neanche soldi) è a rischio di controlli o multe da parte di Agenzia delle Entrate?
9) E nel modello di registrazione va indicato anche lui ?
Perdonatemi....come sempre ho esagerato...ma la paura di sbagliare è veramente tanta, se qualcuno del forum potesse aiutarmi a dipanare anche qualcuno di questi dubbi gliene sarei estremamente grata....grazie, grazie e buona serata
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
1) Sì, è possibile. Ma secondo l'art. 26 del TUIR e l'orientamento dell'Agenzia delle Entrate ogni comproprietario dovrebbe dichiarare e pagare le imposte sulla quota di reddito corrispondente alla sua % di proprietà.

2) Sì, se i comproprietari si accordano in tal senso e lo si scrive nel contratto di locazione.

3) Il contratto deve essere firmato da tutti i comproprietari che compaiono nel contratto come locatori. Non da quello che non vi compare.
Se dei due locatori uno è impossibilitato, può conferire procura all'altro.

4) Puoi fare il contratto concordato 3 + 2. Se in quel piccolo Comune non esiste un Accordo Territoriale puoi utilizzare l'Accordo del Comune più vicino demograficamente omogeneo. Ti consiglio di rivolgerti per info ad un'Organizzazione sindacale dei proprietari della zona (tipo l'Uppi) che dovrà asseverare il contratto.

5) Se si esercita l'opzione per la cedolare secca non si paga nulla: né imposta di registro né bolli.

6) La cedolare secca 21% è una tassa piatta che si versa con le modalità (acconto e saldo) e le scadenze della dichiarazione dei redditi.
Si dovrà pagare l'IMU al Comune; agevolata se l'immobile viene locato con contratto concordato.

7) Sì, si deve dichiarare nel 730.

8) Penso di sì, ma se è residente all'estero forse i controlli sono meno probabili.

9) Nel Quadro B del mod. RLI di registrazione c'è una casella dove si scrive il codice 1 nel caso in cui nel contratto di locazione non sono stati indicati tutti i cointestatari dell'immobile.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
cedolare secca
Considera che la cedolare secca può essere scelta anche solo da un locatore, se per l'altro è conveniente rimanere nel regime ordinario:


Ogni locatore può verificare la convenienza della cedolare secca (in base a suoi altri redditi, oneri deducibili e detrazioni) con un'app come questa:

 

vera1

Membro Attivo
1) Sì, è possibile. Ma secondo l'art. 26 del TUIR e l'orientamento dell'Agenzia delle Entrate ogni comproprietario dovrebbe dichiarare e pagare le imposte sulla quota di reddito corrispondente alla sua % di proprietà.

2) Sì, se i comproprietari si accordano in tal senso e lo si scrive nel contratto di locazione.

3) Il contratto deve essere firmato da tutti i comproprietari che compaiono nel contratto come locatori. Non da quello che non vi compare.
Se dei due locatori uno è impossibilitato, può conferire procura all'altro.

4) Puoi fare il contratto concordato 3 + 2. Se in quel piccolo Comune non esiste un Accordo Territoriale puoi utilizzare l'Accordo del Comune più vicino demograficamente omogeneo. Ti consiglio di rivolgerti per info ad un'Organizzazione sindacale dei proprietari della zona (tipo l'Uppi) che dovrà asseverare il contratto.

5) Se si esercita l'opzione per la cedolare secca non si paga nulla: né imposta di registro né bolli.

6) La cedolare secca 21% è una tassa piatta che si versa con le modalità (acconto e saldo) e le scadenze della dichiarazione dei redditi.
Si dovrà pagare l'IMU al Comune; agevolata se l'immobile viene locato con contratto concordato.

7) Sì, si deve dichiarare nel 730.

8) Penso di sì, ma se è residente all'estero forse i controlli sono meno probabili.

9) Nel Quadro B del mod. RLI di registrazione c'è una casella dove si scrive il codice 1 nel caso in cui nel contratto di locazione non sono stati indicati tutti i cointestatari dell'immobile.
Grazie mille per le preziose risposte..le leggerò e rileggerò in modo da assimilarle per bene 😌.. questo è un forum fantastico 🙏
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
1) In passato in pratica non era possibile, nel senso che Agenzia delle Entrate comunque spalmava il reddito su tutti i comproprietari. Oggi mi pare sia stata modificato questo orientamento , da una circolare (forse, ma non so rintracciarla) o da alcune sentenze.
4) In teoria corretta la risposta di uva: ma nella pratica ti racconto la mia esperienza. Città di 25k abitanti, entro città metropolitana di Torino: non ha definito un accordo territoriale per contratti concordati. Richieste istruzioni in comune, non hanno saputo dirmi a quale comune far riferimento: sono quasi caduti dal pero… Rivolta la domanda a UPPI e SUNIA .. non hanno saputo rispondere.
 

vera1

Membro Attivo
Ritenendo di avere assolutamente bisogno di aiuto, soprattutto per vedere se possibile fare il canone concordato, ho cercato l'Uppi in zona ma in Basilicata non esiste, a chi altro posso ...posso appoggiarmi anche in quella di Palermo
4) Puoi fare il contratto concordato 3 + 2. Se in quel piccolo Comune non esiste un Accordo Territoriale puoi utilizzare l'Accordo del Comune più vicino demograficamente omogeneo. Ti consiglio di rivolgerti per info ad un'Organizzazione sindacale dei proprietari della zona (tipo l'Uppi) che dovrà asseverare il contratto.

1) In passato in pratica non era possibile, nel senso che Agenzia delle Entrate comunque spalmava il reddito su tutti i comproprietari. Oggi mi pare sia stata modificato questo orientamento , da una circolare (forse, ma non so rintracciarla) o da alcune sentenze.
4) In teoria corretta la risposta di uva: ma nella pratica ti racconto la mia esperienza. Città di 25k abitanti, entro città metropolitana di Torino: non ha definito un accordo territoriale per contratti concordati. Richieste istruzioni in comune, non hanno saputo dirmi a quale comune far riferimento: sono quasi caduti dal pero… Rivolta la domanda a UPPI e SUNIA .. non hanno saputo rispondere.
Sul punto 1) Che poi da ignorante mi domando se si fa il contratto a nome di 2 proprietari anziché 3 e sul totale dell'affitto annuale si paga la cedolare del 21% non sono correttamente pagate le tasse? Quale potrebbe essere l'evasione per Agenzia delle Entrate..
Sul punto 2) ha quindi dovuto applicare il 4+4 a canone libero?
 
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vera1

Membro Attivo
Ritenendo di avere assolutamente bisogno di aiuto, soprattutto per vedere se possibile fare il canone concordato, ho cercato l'Uppi in zona ma in Basilicata non esiste, a chi altro posso ...posso appoggiarmi anche in quella di Palermo



Sul punto 1) Che poi da ignorante mi domando se si fa il contratto a nome di 2 proprietari anziché 3 e sul totale dell'affitto annuale si paga la cedolare del 21% non sono correttamente pagate le tasse? Quale potrebbe essere l'evasione per Agenzia delle Entrate
 

basty

Membro Storico
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Sul punto 2) ha quindi dovuto applicare il 4+4 a canone libero?
Si: convengo non fosse obbligatorio, stando alla legge. Ma nell’incertezza ho seguito la via tradizionale. Del resto era dubbia la convenienza.

Sull’ appoggiarsi ad una sede lontana nessuno lo vieta ma temo risponderanno di non saperti dare indicazioni sulla località di tuo interesse. Nel mio caso era stessa provincia, a soli 20-25 km
 

uva

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L'argomento è stato trattato recentemente qui:


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uva

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