@Nemesis
La norma di legge applicabile (art. 13, comma 2 del D.L. n. 201/2011) prevede espressamente che:
"(omissis)
Per abitazione principale si intende l'immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente.
(omissis)".
Mancando uno dei due requisiti prescritti (la dimora abituale), l'immobile in cui ha l'iscrizione anagrafica non può essere considerata la sua abitazione principale. E, come già accennato, la figlia sta contravvenendo all'art. 2 della legge anagrafica (legge n. 1228/1954) ed è quindi passibile della sanzione prevista dall'art. 11 di quella legge.
tutto ineccepibile meno una cosa: non è il caf che decide o attesta la perdita della residenza.
il nostro forumista semplicemente ha riportato un contratto di locazione REGISTRATO della figlia per motivi di lavoro, il che in automatico quando registrato la fa risultare domiciliata che è diverso dalla residenza.
Non esiste obbligo di cambio residenza per un lavoratore, salvo forze dell'ordine, caso mai è il domiciliato che chiede il cambio per usufruire dei servizi, anche per il medico curante per motivi di lavoro viene dato un medico di base TEMPORANEO per un tempo max di 1 UNO anno.
se paga come seconda casa è come pagare una multa senza averla presa: prima deve risultare residente altrove, NON domiciliata e non è un caf a stabilire la residenza ma SOLO l'ufficio DEMOGRAFICO del Comune che ha rilasciato la residenza, il che richiede per legge 6 SEI mesi di assenza consecutiva dall'abitazione dove si risulta residente.la figlia del forumista è residente, non è che deve prendere la residenza nella sua casa, quindi
se al caf fanno gli interessi dell'erario è sufficiente andare altrove per la compilazione del modello f24.
sarà compito degli uffici, se dialogano, fare il doveroso compito di accertamento dei requisiti per la residenza, ma non vedo perchè un CAF si arroghi dei poteri che non ha e vuole far pagare l'IMU ad una persona residente con timori di cui non dovrebbe proprio interssarsi: che si limiti a svolgere il SUO di compito, che è quello di COMPILARE in base ai dati ATTUALI, cioè residente nella propria abitazione con IMU prima casa, domiciliata altrove per motivi di lavoro.il caf stabilisce per caso se passa più tempo altrove che in casa? stabilisce se il contribuente sta usufruendo di una residenza fittizia? NO! eh, per favore, un conto sono le norme, altro chi le deve mettere in pratica e verificare.siamo logici no?che vada altrove il forumista per la compilazione e basta.
cordiali saluti da fatti neri