Mio padre è morto da poco, e ora siamo rimasti in due(mia madre, io). Mio padre conviveva con noi. Tutti e due abbiamo fatto entro tre mesi l'accettazione con beneficio di inventario in quanto avevamo solo debiti.( niente attivo). Lui ha un'altra figlia.
La scelta della accettazione con beneficio di inventario avendo solo debiti potrebbe sembrare stupida, visto avrebbe avuto senso fare la rinuncia, ma il motivo è proprio quello di averla fatta per impugnare una donazione di 200 mila euro che mio padre ha fatto prima di morire all'altra sua figlia.. ( somma fatta mettere in un conto cointestato suo e di sua figlia, e poi riversato su quello della figlia).
Infatti ci è stato consigliato di procedere all'accettazione di inventario sia per metterci al riparo dei debiti sia per poter provare a impugnare la donazione.
(donazione che comunque il notaio ha detto che non andava messa nell'inventario, ma poi nella successione)
La mia domanda è la seguente:
Intanto secondo lei è giusta la scelta dell'accettazione con beneficio ai fini di una causa per impugnare la donazione? o avremmo potuto ottenere lo stesso con la rinuncia?
L'altra domanda è, secondo lei, abbiamo possibilità di impugnare la donazione? e in che misura? quanto di quella somma donata spetterebbe a lei per legge? e quanto a noi? ( non ci sono testamenti). Vi ringrazio.
Cordiali saluti, elena
La scelta della accettazione con beneficio di inventario avendo solo debiti potrebbe sembrare stupida, visto avrebbe avuto senso fare la rinuncia, ma il motivo è proprio quello di averla fatta per impugnare una donazione di 200 mila euro che mio padre ha fatto prima di morire all'altra sua figlia.. ( somma fatta mettere in un conto cointestato suo e di sua figlia, e poi riversato su quello della figlia).
Infatti ci è stato consigliato di procedere all'accettazione di inventario sia per metterci al riparo dei debiti sia per poter provare a impugnare la donazione.
(donazione che comunque il notaio ha detto che non andava messa nell'inventario, ma poi nella successione)
La mia domanda è la seguente:
Intanto secondo lei è giusta la scelta dell'accettazione con beneficio ai fini di una causa per impugnare la donazione? o avremmo potuto ottenere lo stesso con la rinuncia?
L'altra domanda è, secondo lei, abbiamo possibilità di impugnare la donazione? e in che misura? quanto di quella somma donata spetterebbe a lei per legge? e quanto a noi? ( non ci sono testamenti). Vi ringrazio.
Cordiali saluti, elena