Daniele 78

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Mi ricordi quello la che ... parlava das per lù. Per favore leggi almeno quello che scrivo:
Senti cerchiamo di tranquilizzarci perché può essere che mi sia sfuggito qualcosa, e nella ripetizione dei messaggi può capitare di non riuscire a leggere, spero che ora in avanti ci sarà un chiarimento, mantenendo la calma!
 

griz

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Ho chiesto la verifica della notifica al mio nominativo sia in comune che al catasto di Milano: non è stata trovata traccia (contrariamente ai nominativi di molti miei condòmini) La notifica era stata fornita tramite comunicazione del messo, ma io non ero stato incluso nell'elenco. Ed esisteva ancora il registro del messo comunale con le firme di presa visione degli avvisati.
ricorso vinto per mancanza di notifica alla proprietà, ci credo! :applauso:
 

basty

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Vai tranquillo.... si cerca solo di intendersi. Posso ancora replicare? Mi sembra tu attribuisca un che di magico al termine di algoritmo: non credo abbia niente di misterioso.
se cambi l'algoritmo (quello che sto cercando di spiegare da stamattina) di fatto vai ad incidere sul calcolo finale della rendita catastale dell'immobile
(A parità di mq, di superfici, di finiture...insomma a parità di tutto).

Potrei sbagliarmi ma basta usare Docfa per alcune simulazioni e ce ne renderemmo conto.

Secondo me l'algoritmo tiene conto dei parametri di "qualità" stabiliti per ogni categoria e classe: e credo non siano un dato visibile e manipolabile. Anche questi possono cambiare col tempo , ma non ho mai sentito che a fronte di una diversa politica catastale avvenga la revisione generale dei risultati attribuiti in precedenza, salvo venga avanzata una nuova pratica per intervenute modifiche edilizie.

Altro sono le tariffe d'estimo che vengono stabilite per ciascuna categoria/classe: anche queste variano, ma credo mi insegni che è 20 anni che si parla di una revisione generale dei criteri di estimo e delle basi monetarie assunte. So che su richiesta dei Comuni possono essere fatte revisioni del classamento per zone, ma non tanto per variazione di parametri, quanto per recepire una mutata situazione edilizia a seguito di ristrutturazioni che non si sono riflesse nella richiesta di riaccatastamento. esempio classico sono gli appartamenti ancora in A4 nelle vie centrali della moda a Milano: in pratica non dovrebbe esisterne più nemmeno uno (si fa per dire)

Ovviamente sia al variare dei parametri che al variare delle tariffe il prodotto risultante = la rendita, cambia (a parità di situazione): se nel caso di Avellino sono state cambiate in modo generalizzato le tariffe d'estimo, e non ho motivo di dubitarne, ritengo che tutti i cittadini interessati debbano essere formalmente informati della nuova situazione. Se no questi si appellano al dato riportato sul rogito di acquisto e contesteranno eventuali richieste maggiorative di IMU.

Al massimo ci si può chiedere se la giurisprudenza abbia modificato l'atteggiamento e avalli la richiesta di arretrati dal momento della variazione d'ufficio.
 

basty

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Approfitto per una segnalazione: vedo chea decorrere dal 01.02.16 è uscita una nuova release di docfa: negli aggiornamenti è sintetizzata la motivazione. Se leggo bene recepisce la legge sugli imbullonati.
 

Daniele 78

Membro Storico
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Non c'è magia @basty sono numeri e funzioni matematiche che tutte quelle insieme producono la rendita.
Cambiando Comune all'interno della Provincia variano ancora...ma questo è abbastanza facilmente spiegabile (aprendo l'OMI) o la Camera di Commercio della Provincia interessata.

Non tutti i Comuni hanno gli stessi valori (e quindi gli stessi parametri) perché non tutti hanno la medesima capacità di fare economia, ed ecco la proporzionalità delle imposte in base alla propria capacità contributiva!

No aspetta se variano questi parametri matematici (varieranno i nuovi catasti non quelli preesistenti).

Non è che i Comuni richiedano di variare il censimento dell'immobile in caso di variazione interna (ristrutturazione) o comunque tali da poter causare un cambio di classe o rendita...è proprio obbligatorio rifare il catasto in quanto deve rispecchiare le nuove distribuzioni interne e o le nuove destinazioni urbanistiche.

Diverso il caso in cui ti trovi un'immobile mai ristrutturato su cui il Comune (o l'Agenzia delle Entrate) ti manda una lettera per aggiornare una rendita desueta, ed il cui catasto (anche desueto corrisponde con lo stato di fatto).
Li devi motivare ,in caso di ricorso, le tue scelte ovviamente devono essere oggettive e basate sulla normativa che definisce cosa e quando hai un A/2 da quando hai un A/4. Questo perché tanti alloggi che dovrebbero essere almeno A/2 sono ancora in A/4 o A/3 anche se stanno calando sempre di più!

La riforma del catasto univa due cose
1) sia il mq come unità di misura unica al posto del vano....ad oggi il vano è quello che determina la consistenza più che il mq (comunque scritto in visura, ed almeno sono 10 anni che vedo i mq sulle copertine dei Docfa e sulle visure di "Avvenuto aggiornamento che lascia l'Agenzia ai professionisti.

2) sia l'utilizzo del valore di mercato al posto del valore catastale. Nel peggiore dei casi il valore (preso anch'esso come base per calcolare la ormai arcinota rendita catastale) sarebbe raddoppiato causando un raddoppio delle rendite catastali non solo ai censimenti desueti ma a TUTTI e sarebbe stata una mazzata.

Poi politicamente nessun governo (di buon senso) farebbe una cosa del genere trovandosi poi il popolo protestare (ed a ragione) visto che invece di togliere l'imposta, faresti una bella IMU x 2 (almeno), ed una TASI x 2 (almeno).

Dico queste 2 imposte poiché sono queste a prendere come base imponibile proprio la rendita catastale.
 

gattaccia

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Proprietario Casa
ops, mi sono accorta che la scheda catastale dell'immobile di cui parlavo ha la seguente annotazione:

Immobile 1: Annotazione: classamento e rendita non rettificati entro dodici mesi dalla data di iscrizione in atti della dichiarazione (d.m. 701/94)

che potrebbe voler dire??
grazie
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
ops, mi sono accorta che la scheda catastale dell'immobile di cui parlavo ha la seguente annotazione:

Immobile 1: Annotazione: classamento e rendita non rettificati entro dodici mesi dalla data di iscrizione in atti della dichiarazione (d.m. 701/94)

che potrebbe voler dire??
grazie
Che hanno collaudato il precedente classamento in A1 dopo un'anno che è stata presentata, già allora c'era il Docfa ma era molto diverso da quello di adesso...tanti moduli slegati l'uno dall'altro, a differenza della procedura odierna che è molto migliorata ed hai tutti gli allegati riuniti in un unico blocco (planimetria compresa) e numerati.
Era già tuo allora?
Comunque vuol dire questo quel D.M : http://www.altalex.com/documents/ne...i-sulla-modalita-e-i-termini-per-la-rettifica
 

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