A seguito della morte di mia moglie, io e i miei figli abbiamo ereditato il terzo della palazzina di famiglia spettante a mia moglie. La palazzina è suddivisa in tre appartamenti con un grande garage al pianterreno. In un appartamento abita mia suocera, nel secondo abita mio cognato con i suoi maleducatissimi figli ventenni mentre d il terzo è vuoto. I miei figli hanno chiesto allo zio ed ai cugini di poter acquisire copia delle chiavi del portone d'accesso alla palazzina, ai garage, all'appartamento vuoto e la possibilità di poter contribuire alla conduzione del vigneto e dell'uliveto impiantati dalla buonanima di mio suocero. Il tutto, come prevedibile, gli è stato negato. Volendo evitare lunghe e costose cause di divisione giudiziale sebbene fattibilissima vista la struttura del bene nel rispetto delle volontà di mia moglie, come mi consigliereste di illustrare in maniera circostanziata i nostri diritti specie ai miei nipoti ai quali, come in molte famiglie moderne, dalla nonna e dal padre viene consentito di comandare e che per qualche strano motivo, forse perché figli del figlio maschio (famiglia fortemente contadina) si rifiutano di coinvolgere me e soprattutto i cugini?