l'adeguamento alla normativa deve essere svolto enttro il termine ultimo del 31/12/201
Delibera della Regione Lazio n.° 133 del 20/03/2014
Art. 41.
comma 2, Sono modificate le seguenti disposizioni:
lettera h) all’articolo 2, comma 41, della legge regionale 24 dicembre 2010, n. 9 (Disposizioni collegate alla legge finanziaria regionale per l'esercizio 2011
- art. 12, comma 1, legge regionale 20 novembre 2001, n. 25), le parole: “di Roma e Frosinone è prorogato al 31 dicembre 2015.” sono sostituite dalle seguenti: “
dell’intero territorio regionale è prorogato al 1° settembre 2017”;
Con i contabilizzatori l'impianto può funzionare senza proteste, a Roma, dalle 5 alle 23 di ogni giorno, per 12 ore anche frazionate, dal 1° novembre al 15 aprile.
Guarda che fai confusione questa è la norma attuale per il riscaldamento senza contabilizzatori. Inoltre le 12 ore sono obbligatoriamente frazionate cioè non continuative. Nel condominio dove abito io il riscaldamento funziona dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 14:30 alle 21:30.
Se si montano i contabilizzatori con le termovalvole bisogna che la centrale termica che alimenta l'impianto di riscaldamento sia dotata di pompe variabili per soddisfare la richiesta di acqua calda, inoltre, deve avere un dispositivo di termoregolazione dell'acqua che lavori su almeno 2 intervalli, meglio se 3, di temperatura.
La legge dice che gli impianti di riscaldamento dotati di queste centrali termiche sono esentanti dal rispettare gli orari di erogazione del riscaldamento quindi possono funzionare fino a 24 h/24 h, rispettando, tuttavia, il periodo di giorni previsto dalla zona nella quale la centrale termica è inserita.
A Roma, causa la impreparazione più completa degli amministratori e dei conduttori delle centrali termiche, è successo che, siccome la voce circolante è che i maggiori consumi di energia si hanno nelle ripartenze per portare in temperatura l'acqua di circolazione (cosa vera probabilmente a l'Aquila e a Bolzano ma non a Roma), i condomìni hanno tenuto l'impianto acceso h 24 con il risultato che gli incauti che hanno tenuto acceso il riscaldamento attorno ai 22° (temperatura max consentita) si sono visti recapitare delle bollette salatissime quasi triplicate rispetto a quelle pagate con il vecchio sistema. E questo oltre ad essere dovuto alla disponibilità energetica al di fuori del vecchio orario di riscaldamento è imputabile al fatto che molti, per risparmiare, tengono alcune stanze praticamente senza riscaldamento, e quelle con i termosifoni accesi hanno il termostato tarato sui 18°; e che ci possono essere anche uno o due appartamenti sfitti nel palazzo, con i termosifoni chiusi.
Non pensare di risolvere il tutto montando i contabilizzatori e basta.
Come già ti ho spiegato i contabilizzatori non sono altro dei contatori di caloria, i caloriferi sono comandati dalle termovalvole che sono strumenti che aprono e chiudono l'ingresso dell'acqua calda nel termosifone in funzione della temperatura che è impostata nella stanza.
Infatti chi ha caldo può tenere i caloriferi spenti quanto vuole. Questa possibilità viene meno quando si paga tutto a millesimi.
Anche prima dell'avvento dei contabilizzatori che aveva caldo poteva chiudere i caloriferi; soltanto che pagava la stessa cifra che avrebbe pagato tenendoli aperti.