Gentile referente,
ho un muro confinante con un proprietario che ha tolto piante e giardino per realizzare una piscina pavimentando tutto intorno...
Avendo invece io un giardino dove insitono piante e alberi, il muro di confine presenta un rampicante comune, l'edera, che per ovvie ragoini di approvvigionamento di luce solare, qualche volta è inevitabilme entrata nella sua proprietà.
Sono al corrente che rami, in caso di alberi e piante che invadono la proprietà altrui possono essere tagliate senza autorizzazione da parte del proprietario, infatti in un primo momento il vicino si limitava a tagliare i rami in eccesso e a rigettarli nella mia proprietà...
Ora l'azione è più mirata: essendo l'uso della casa e della piscina limitata al perioro estivo, il vicino ha preso l'abitudine a spruzzare il diserbante sul colmo del muro e oltre a inizo stagione, primavera, e a dare una "seconda mano" verso la fine di maggio, in modo che avesse i mesi estivi garantiti da invasioni vegetali.
Mi sono morte piante anche di un certo costo ed anche il prato denota chiaramente anche la direzione del getto del diserbante: anche l'albero di susine, posto comunque a distanza regolamentare, risente dell'operazione "Tabula rasa" oltre a potatura selvaggia che invece lo avrebbe rifornito di frutti gratis ed esenti da chimica...
Ritengo di essere quindi soggetto a opera di stalking da parte del vicino, e chiedo quindi a lei se tale comportamento richiede già denuncia o semplice esposto, eventualmente da cosa e/o quali prove a sostegno.
Insomma, un suggerimento sul come agire e se vi è legislazione in materia o casi simili già con sentenza.
Grazie
ho un muro confinante con un proprietario che ha tolto piante e giardino per realizzare una piscina pavimentando tutto intorno...
Avendo invece io un giardino dove insitono piante e alberi, il muro di confine presenta un rampicante comune, l'edera, che per ovvie ragoini di approvvigionamento di luce solare, qualche volta è inevitabilme entrata nella sua proprietà.
Sono al corrente che rami, in caso di alberi e piante che invadono la proprietà altrui possono essere tagliate senza autorizzazione da parte del proprietario, infatti in un primo momento il vicino si limitava a tagliare i rami in eccesso e a rigettarli nella mia proprietà...
Ora l'azione è più mirata: essendo l'uso della casa e della piscina limitata al perioro estivo, il vicino ha preso l'abitudine a spruzzare il diserbante sul colmo del muro e oltre a inizo stagione, primavera, e a dare una "seconda mano" verso la fine di maggio, in modo che avesse i mesi estivi garantiti da invasioni vegetali.
Mi sono morte piante anche di un certo costo ed anche il prato denota chiaramente anche la direzione del getto del diserbante: anche l'albero di susine, posto comunque a distanza regolamentare, risente dell'operazione "Tabula rasa" oltre a potatura selvaggia che invece lo avrebbe rifornito di frutti gratis ed esenti da chimica...
Ritengo di essere quindi soggetto a opera di stalking da parte del vicino, e chiedo quindi a lei se tale comportamento richiede già denuncia o semplice esposto, eventualmente da cosa e/o quali prove a sostegno.
Insomma, un suggerimento sul come agire e se vi è legislazione in materia o casi simili già con sentenza.
Grazie