Non dubitare: questo lo immaginavo. Pochi hanno oggi deliberato spese straordinarie consistenti, per ragranellare qualche ritorno.giusto per chiarire: l'appartamento locato in questione è inserito all'interno di un nuovo fabbricato da impresa, quindi non sono state fatte spese straordinarie per l'impianto fotovoltaico
La maggior parte del fotovoltaico oggi installato è conseguente l'obbligo legislativo di installazione di una certa quota percentuale di fotovoltaico o altre fonti rinnovabili; questo non cambia il discorso: chi ha comprato l'appartamento, corredato anche di questo servizio centralizzato? Il locatore o il conduttore?
Ora il locatore ha due strade: una, suggerita qui da qualcuno, di chiedere un canone superiore alla media del mercato adducendo la presenza del fotovoltaio, i cui benefici, non quantizzabili ad inizio esercizio, sarebbero riconosciuti al conduttore.
L'altra, molto più lineare, quella di esigere un canone ai prezzi di mercato, farsi rimborsare le spese di gestione e manutenzione e sobbarcarsi il netto tra le uscite e le entrate di proprietà.
Non avrei dubbi su quale sia il percorso più lineare e oggettivo.