Sjlvia

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Tu tratti con il proprietario : punto.
Sarà il proprietario a spiegare all'inqulino le volontà sua e tua.
Se sei in buoni rapporti con il proprietario, lui stesso ti verrà incontro perchè e' l'inquilino che si sta comportanto in modo non corretto.
La soluzione piu rapida è quella di installare dei pannelli di materiale plastico sulla rete di confine (piu alti di eventuali gazebo) : per fare questo concorda con il proprietario una data di intervento lavori e poi lascia che sia il proprietario a sbrogliarsela con l'inquilino.

Sì, ovviamente, ho sempre trattato con il proprietario e a lui ho spedito la raccomandata a.r. ; anche perché l'inquilino non ha un carattere collaborativo, anzi!
Io gli ho parlato una volta chiedendogli di non parcheggiare più sulla mia proprietà privata davanti al portone del garage; ne approfittava perché la casa è disabitata, ma a volte ci vado e trovavo sempre occupato (tra l'altro è un posto comodissimo a tutto, essendo in pieno centro). Risposta: ma che problemi ci sono? Perché non posso?, e ha smesso solo dopo aver avvisato il proprietario e avergli scritto la raccomandata.
Un'altra volta ha tentato di parlargli mio marito, dicendogli che il gazebo non può stare in quel posto, così vicino al confine, e ancor meno entrare con il tetto nella nostra proprietà. Risposta? Non ripetibile, né per il tono di voce né per le parole.
Ritornando al problema esposto, anch'io ho pensato che la soluzione più rapida sia quella di installare dei pannelli sulla rete di confine; ho chiesto consiglio in questo forum perché volevo pareri sul fatto che per questo tipo di installazioni debbano sottostare a limiti di altezza e/o ad autorizzazioni comunali.
Non intendo fare qualcosa di irregolare che mi metta in situazione di debolezza.
Non credo sia necessaria l'approvazione del confinante (ma non vorrei sbagliarmi), per cui non pensavo di avvisare neppure il proprietario; la mia intenzione è di fare il lavoro dalla mia parte del confine, accollandomi la spesa e senza preannunciarlo a nessuno.
Tu cosa ne pensi?

Io agirei inoltre sul fatto che se il Gazebo (o presunto tale)rimane li tutto l'anno, allora non è piu edilizia libera ma è una struttura permanente.... anche se si tratta di un gazebo pieghevole.
Questo è un punto a cui avevo pensato, ma è una struttura leggera (non in classici gazebo in legno che occupano molto posto) e In Comune mi hanno già detto che devo in qualsiasi caso vedermela da sola, tramite un avvocato; insisterò sulla richiesta di spostarlo a un metro e mezzo, magari anche tramite una lettera da parte del legale, ma preferirei evitare di procedere oltre. Piuttosto di spendere soldi in un contenzioso dall'esito incerto e probabilmente lungo, preferisco impegnarli a rendere più presentabile l'abitazione.
 

majocca

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Sì, ovviamente, ho sempre trattato con il proprietario e a lui ho spedito la raccomandata a.r. ; anche perché l'inquilino non ha un carattere collaborativo, anzi!
Io gli ho parlato una volta chiedendogli di non parcheggiare più sulla mia proprietà privata davanti al portone del garage; ne approfittava perché la casa è disabitata, ma a volte ci vado e trovavo sempre occupato (tra l'altro è un posto comodissimo a tutto, essendo in pieno centro). Risposta: ma che problemi ci sono? Perché non posso?, e ha smesso solo dopo aver avvisato il proprietario e avergli scritto la raccomandata.
Un'altra volta ha tentato di parlargli mio marito, dicendogli che il gazebo non può stare in quel posto, così vicino al confine, e ancor meno entrare con il tetto nella nostra proprietà. Risposta? Non ripetibile, né per il tono di voce né per le parole.
Ritornando al problema esposto, anch'io ho pensato che la soluzione più rapida sia quella di installare dei pannelli sulla rete di confine; ho chiesto consiglio in questo forum perché volevo pareri sul fatto che per questo tipo di installazioni debbano sottostare a limiti di altezza e/o ad autorizzazioni comunali.
Non intendo fare qualcosa di irregolare che mi metta in situazione di debolezza.
Non credo sia necessaria l'approvazione del confinante (ma non vorrei sbagliarmi), per cui non pensavo di avvisare neppure il proprietario; la mia intenzione è di fare il lavoro dalla mia parte del confine, accollandomi la spesa e senza preannunciarlo a nessuno.
Tu cosa ne pensi?

Non sono esperto in leggi e materia (consiglio di appoggiarti a chi ne sa piu di me),ma fino a che tu stai nel tuo, non dovrebbero esserci problemi.
Tieni conto che a parte lettere da parte di avvocati,lo stesso ragionamento lo potrebbe fare il tuo vicino sulla valutazione di intentarti causa : anche per lui i costi sono elevati (pagamento avvocato, 500 euro di versamenti anticipati in tribunale per aprire la causa. etc).

Questo è un punto a cui avevo pensato, ma è una struttura leggera (non in classici gazebo in legno che occupano molto posto) e In Comune mi hanno già detto che devo in qualsiasi caso vedermela da sola, tramite un avvocato; insisterò sulla richiesta di spostarlo a un metro e mezzo, magari anche tramite una lettera da parte del legale, ma preferirei evitare di procedere oltre. Piuttosto di spendere soldi in un contenzioso dall'esito incerto e probabilmente lungo, preferisco impegnarli a rendere più presentabile l'abitazione.

Si col cavolo : inizia a sollecitare un sopralluogo del comune, dietro avvocato.
Poi vediamo se non è responsabilità del comune.... (che di solito è estremamente pignolo nel rilascio nelle pratiche paesistiche in centro storico.....)

O.T :
Allora la strada è quella del piccolo abuso edilizio in centro storico, cosicchè possiamo fare cio che vogliamo senza le onerose pratiche paesistiche?
 

Sjlvia

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Proprietario Casa
Si col cavolo : inizia a sollecitare un sopralluogo del comune, dietro avvocato.
Poi vediamo se non è responsabilità del comune.... (che di solito è estremamente pignolo nel rilascio nelle pratiche paesistiche in centro storico.....)
O.T :
Allora la strada è quella del piccolo abuso edilizio in centro storico, cosicchè possiamo fare cio che vogliamo senza le onerose pratiche paesistiche?
Ho provato a parlare di persona con un tecnico del Comune, il quale mi ha risposto che trattandosi di manufatti leggeri da arredo giardino non ci sono vincoli; ho fatto presente che non rispetta la distanza dal confine, prevista dal Regolamento Edilizio in un metro e mezzo anche per queste installazioni, e mi ha detto che sono problemi tra privati dove il Comune non interviene neppure con un sopralluogo.
Ho scritto una raccomandata a.r. presentando dettagliatamente tutta la situazione (non solo il gazebo, ma anche e soprattutto il pozzetto a fondo perduto che oltre a causare odore potrebbe rappresentare anche un inquinamento del suolo) ma non ho ricevuto alcuna risposta, neppure la comunicazione (obbligatoria per legge) del nome del funzionario a cui è stata affidata la pratica.
Dovrò quindi scrivere nuovamente per sapere chi la sta seguendo.
Questo solo per dirti quanto sia difficile "smuovere" qualcosa a livello comunale.

Infatti l'installazione dei pannelli oscuranti (ben visibili anche dalla piazza), oppure in alternativa la richiesta di permesso per costruire un muro sul confine, sarebbero anche un'azione provocatoria nei confronti del Comune; come potrebbero imputarmi qualche abuso quando non rispondono a ripetute richieste di intervento rispetto a tutto quello che sta facendo il vicino?
Personalmente mi è sorto il dubbio che questa persona sia seguita dai servizi sociali, perché mi sembra un ragazzo problematico; e purtroppo mi sono resa conto, in altri contesti che seguo per lavoro, che quando ci sono situazioni di questo tipo funzionari e amministratori comunali diventano molto più permissivi e preferiscono soprassedere.
Ma è solo un'ipotesi, senza alcun fondamento certo.
 

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