Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Appartamento affittato a famiglia di due adulti con figlia piccola, stranieri subito dimostratisi pessimi pagatori. Parte la pratica dello sfratto coi suoi tempi biblici. Nel frattempo arrivano lamentele da altri condomini per i comportamenti scorretti della famiglia e si scopre che la famigliola si è allargata ospitando il fratello di lei, clandestino già colpito da provvedimento di espulsione (ma evidentemente mai andato via) messo lì agli arresti domiciliari.
Qualcuno mi sa spiegare se questo è lecito? E' veramente possibile che venga messo qualcuno agli arresti domiciliari in un appartamento senza che il proprietario venga contattato, venga messo a conoscenza della cosa? Ma siamo matti? Ho sempre più l'impressione di vivere in un mondo a rovescio dove gli onesti non hanno diritti, devono incassare e tacere. O meglio: incassare i colpi basi, pagare tutto fino all'ultimo centesimo, e tacere.
Ma la domanda rimane: veramente un giudice può farlo? E nel momento in cui hanno tra le mani un clandestino colpito da provvedimento di espulsione e che ha commesso reati, ma perché non lo rimandano al suo Paese?????
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
nel momento in cui hanno tra le mani un clandestino colpito da provvedimento di espulsione e che ha commesso reati, ma perché non lo rimandano al suo Paese?
Se lo straniero è sottoposto a procedimento penale e non si trova in stato di custodia cautelare in carcere, il questore, prima di eseguire l'espulsione, richiede il nulla osta all'autorità giudiziaria, che può negarlo solo in presenza di inderogabili esigenze processuali valutate in relazione all'accertamento della responsabilità di eventuali concorrenti nel reato o imputati in procedimenti per reati connessi, e all'interesse della persona offesa. In tal caso l'esecuzione del provvedimento è sospesa fino a quando l'autorità giudiziaria comunica la cessazione delle esigenze processuali.
 

Marinarita

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ok Nemesis, la decisione del Giudice deve essere rispettata.......ma il colmo della situazione è che, il proprietario dell'appartamento, già costretto ad "ospitare" un inquilino moroso, senza alcuna notifica, sia obbligato ad " accettare" in casa sua, un clandestino agli arresti domiciliari!:disappunto: Ma è possibile che il Tribunale non provveda, per tempo, all' invio di una notifica? Domanda: la Giustizia è così lenta:domanda::domanda::domanda:
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Parte la pratica dello sfratto coi suoi tempi biblici
A questo punto io mi preoccuperei anche della tempistica relativa all'esecuzione dello sfratto.
Dopo la convalida da parte del giudice, è quasi sicuro che gli inquilini non rilasceranno la casa spontaneamente.
Cosa farà l'ufficiale giudiziario? Il fatto che vi sia un clandestino agli arresti domiciliari può rallentare ulteriormente l'esecuzione?
Si spera che gli inquilini debbano sgomberare velocemente e "l'ospite" finisca in carcere (o in altro luogo idoneo ad "ospitarlo") in attesa che la pratica di espulsione segua l'iter descritto da Nemesis!
 

Marinarita

Membro Attivo
Proprietario Casa
Uva, dici bene, o meglio scrivi bene, l'iter della pratica relativa di sfratto, di solito è lunghissima! Dubito, che la Giustizia possa mettere in relazione i due procedimenti e che, perciò, l'arrivo del clandestino possa determinare alcunchè! Certo che in quel caseggiato, (come da descrizione di Elisabetta48, i Condomini ne vedranno delle belle!:disappunto::disappunto::disappunto:
 

eleonora buda

Membro Attivo
Proprietario Casa
Al tuo posto cercherei di monitorare e fotografare la situazione verificando se effettivamente costui rispetta le regole degli arresti domiciliari e andrei in Questura per sapere, in qualità di proprietaria, quali azioni puoi esercitare per salvaguardarti nel proseguo di questa vicenda pazzesca, anche in funzione di una procedura di sfratto in corso.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
il Comune non ti ha mandato la lettera per avvisarti in quanto proprietaria che è aperto il procedimento per il cambio di residenza?

Mi ero posta la stessa domanda, poi ho pensato che il clandestino non sia "residente" in quell'appartamento nel senso di residenza richiesta (e iscritta all'anagrafe dopo gli opportuni accertamenti) al Comune.
Piuttosto il clandestino è "domiciliato" in quella casa (tipo un domicilio coatto) in attesa che la pratica di espulsione segua l'iter previsto dalla legge.

Comunque anch'io andrei ad informarmi, e a protestare!, sia in Comune sia in Questura, come suggerisce @eleonora buda
 

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