Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
siamo alle solite: i notai si limitano a ufficializzare anche testamenti dove ci sono legittimari pretermessi o palesi violazioni di legittime. Sono gli interessati che debbono prendere l'iniziativa per vedere riconosciuta la loro parte. Se il notaio ha pubblicato la fotocopia del primo testamento con la scritta aggiuntiva e datata che conferma le disposizioni in esso contenute significa che dal punto di vista procedurale, per lui, non ci sono anomalie.
In mediazione, generalmente, si media, è possibile che di fronte alla irremovibilità delle parti il mediatore suggerisca di fare a metà del "malloppo" sicuro che la proposta verrà respinta dopo di che si dovrà andare dal giudice ordinario.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
.....nessuna norma stabilisce che il testamento olografo debba essere redatto e firmato in un unico contesto temporale, è configurabile la stesura progressiva di esso, con la conseguenza che è valido l’olografo per il quale il testatore utilizzi propri scritti precedentemente stilati di suo pugno, aggiungendovi in un secondo tempo la data, la sottoscrizione ed eventuali espressioni che rivelino la volontà d’imprimere a tali scritti il carattere di testamento (Cass. 22/3/1985, n. 2074). Ininfluente, poi, la circostanza che la firma sia stata apposta in epoca anteriore a quella in cui sono state vergate le disposizioni testamentarie, l’importante essendo che essa risulti apposta in calce alle stesse (Cass. 27/10/2008, n. 2845).Valida anche la manifestazione della volontà testamentaria in uno scritto avente la forma di lettera, firmato con l’indicazione del rapporto di parentela con i beneficiari delle disposizioni (per esempio “papà”), quando comporti la certezza sull’identità della persona del testatore..
da: TUTTO SUL TESTAMENTO
 

Francesco Brunetti

Membro Attivo
Proprietario Casa
.....nessuna norma stabilisce che il testamento olografo debba essere redatto e firmato in un unico contesto temporale, è configurabile la stesura progressiva di esso, con la conseguenza che è valido l’olografo per il quale il testatore utilizzi propri scritti precedentemente stilati di suo pugno, aggiungendovi in un secondo tempo la data, la sottoscrizione ed eventuali espressioni che rivelino la volontà d’imprimere a tali scritti il carattere di testamento (Cass. 22/3/1985, n. 2074). Ininfluente, poi, la circostanza che la firma sia stata apposta in epoca anteriore a quella in cui sono state vergate le disposizioni testamentarie, l’importante essendo che essa risulti apposta in calce alle stesse (Cass. 27/10/2008, n. 2845).Valida anche la manifestazione della volontà testamentaria in uno scritto avente la forma di lettera, firmato con l’indicazione del rapporto di parentela con i beneficiari delle disposizioni (per esempio “papà”), quando comporti la certezza sull’identità della persona del testatore..
da: TUTTO SUL TESTAMENTO
Interessante questa!
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ci si rende conto, oltretutto, che , sebbene è descritto come "riconducibile" alla testante, potrebbe averlo scritto chiunque , anche dopo la morte della de cuius ?

Comunque, che io sappia, non è il notaio che pubblica il testamento a dover accertare se l’autografo è autentico o un apocrifo.
Spero di non violare le regole del forum linkando una discussione al proposito in un altro forum legale.
 
U

User_29045

Ospite
Cass. 22/3/1985, n. 2074

E' anche vero che la Cassazione non fa legge, cioè ogni caso va affrontato SINGOLARMENTE, e l'esito VARIA DA CASO A CASO.

Comunque io personalmente darei per valido il 3° testamento che è costituito dalla fotocopia del 1° testamento con a margine l'annotazione di conferma delle volontà disposte nel 1° testamento, annotazione datata e firmata con tanto di luogo.
 

Seth

Membro Attivo
Proprietario Casa
E' anche vero che la Cassazione non fa legge, cioè ogni caso va affrontato SINGOLARMENTE, e l'esito VARIA DA CASO A CASO.

Comunque io personalmente darei per valido il 3° testamento che è costituito dalla fotocopia del 1° testamento con a margine l'annotazione di conferma delle volontà disposte nel 1° testamento, annotazione datata e firmata con tanto di luogo.

Sì tutto il resto, non il luogo.

È così come dici, scritta a meno a penna su fotocopia. Ma c’è la data e non il luogo
 

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