arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
La mancata liberazione è un problema suo. nel senso che tu puoi acquistare la quota ma lui resta vincolato in quanto la banca potrebbe chiedere a lui quello che non paghi tu. a queste condizioni difficile che accetti. io non lo farei.
 

ogniriccio1capriccio

Nuovo Iscritto
non vogliono più perchè non accettano la decisione di lasciarmi da questa persona. sono un pò "vecchio stile"
adesso sto facendo dei preventivi per cercare di allundangare gli anni di mutuo in modo da abbassare la rata.
ho visto che conto arancio fa dei buoni tassi, ma ci si può fidare di una banca che non ha sedi fisiche??

Aggiunto dopo 27 minuti :

La mancata liberazione è un problema suo. nel senso che tu puoi acquistare la quota ma lui resta vincolato in quanto la banca potrebbe chiedere a lui quello che non paghi tu. a queste condizioni difficile che accetti. io non lo farei.
l'avvocato ha detto che questa clausola si mette nell'atto di passaggio di proprietà che verrà poi passato alla banca che deciderà in seguito se accettare o no. quindi la risposta la sapremo dopo che le carte sono già state firmate..
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
non sono stata chiara, nei panni del tuo ex io ti chiederei di estinguere il mutuo che abbiamo in comune e di farne unoda cui io sia totalmente escluso altrimenti ti proporrei di vendere la casa ad un terzo. insomma non correi mai il rischio che la banca, incaso di tua insolvenza, venga a cercare me fideiussore.
 

Scooby

Nuovo Iscritto
Riesumo questo Thread perchè mi trovo nella medesima situazione di colei che lo ha aperto.
Dopo 8 anni di convivenza a tre (io, lei e il mutuo) abbiamo deciso di separarci.
Il mutuo è ventennale su una cifra pari a 100.000, la quota capitale ancora da estinguere ammonta a circa 72.000 euro.
Sia l'immobile che il mutuo sono cointestati nella misura del 50%.
I rapporti tra di noi sono ancora ottimi, è volontà comune di non alzare i coltelli.
Siamo arrivati ad una valutazione dell'appartamento di 170.000.
La mia volontà è quella di liquidare la sua quota per contanti, versando i circa 50.000 euro dati dalla differenza tra il valore attuale e il capitale mancante.
Ovviamente, chiederò alla mia banca l'accollo della totalità del mutuo, mettendo sul piatto, a diminuzione del capitale altri 10.000 euro cash che verranno percepiti usufruendo del 70% del TFR.
Sono un lavoratore dipendente a tempo indeterminato presso un ente pubblico, il mio stipendio di circa 25.000 euro netti l'anno mi permette tranquillamente di affrontare la rata mensile che attualmente (senza gli ulteriori 10.000 cash) è di circa 550 euro e non ho altri finanizamenti in essere.
Domanda ?????
L'ipoteca attualmente gravante sull'immobile la limitata cifra del mutuo (se confrontata con il valore dell'immobile stesso) e il mio reddito possono permettermi, in sede di valutazione da parte della banca, l'accollo ????
Le spese notarili per l'atto di compravendita del 50% a quanto ammontano se non vi è di mezzo una nuova ipoteca ??????
Per coloro che hanno affrontato situazione del genere, il mobilio e quant'altro come è stato affrontato ???
Abbiamo sembre acquistato tutto al 50%.
Ringrazio a coloro che vorranno rispondermi.
 

abaietti

Membro Attivo
Proprietario Casa
ciao, ti riporto quanto avevo scritto in un'altra discussione simile (non so farlo se non copiando).. spero ti sia d'aiuto
ciao

"ciao, sono passata da una situazione molto simile.
noi abbiamo fatto cosi:
-rimborsato la quota di mutuo cointestato ancora in essere ognuno per la sua metà;
- abbiamo fatto valutare a un'agenzia l'immobile e abbiamo ricavato il valore della sua quota
- siamo andati da un notaio e io ho acquistato la sua quota. su questa quota aggiuntiva che acquisti puoi godere delle aliquote agevolate su ipotecaria e catastale e farla passare come prima casa. Sulla quota acquistata da lui ho acceso un mutuo tutto a mio nome.
- per i mobili e tutto ciò che era contenuto nell'appartamento, abbiamo fatto un bell'inventario delle fatture, e io gli ho pagato il suo 50% di tutto su cui è stata applicata una riduzione del 20% per i tre anni di convivenza in cui anche lui ha usato quei mobili, elettrodomestici...
tutto questo è stato umanamente doloroso, ma molto civile (condizione senza la quale nulla sarebbe stato possibile) e, concretamente, ora lui non può accampare alcun diritto su niente."
 

Scooby

Nuovo Iscritto
Se avessi la forza economica, oltre che ad estinguere il mutuo, per liquidare il 50% rimanente sarebbe perfetto, ma purtroppo non ho questa forza.
Estinguere il mutuo (72.000 euro) non è un problema da parte di entrambe (36.000 a testa), ma poi, rimane il problema dell'acquisto della metà restante, e, sarebbe necessario, nella mia condizione, ricorrere al credito.
Accendere un mutuo ora, comporta tassi più elevati (oggi ho euribor 3m + 1,05) e una nuova ipoteca, con costi notarili non indifferenti.
Non ho altra scelta dell'accolo del mutuo, ammesso che la banca me lo conceda. La mia paura, non è dovuta alla possibilità o meno di pagare le rate, ma che la banca mi obblighi ad accendere un nuovo mutuo in quanto quello in essere è estremamente vantaggioso per la mia persona.
Il mio questito è, appunto mirato a sapere se, in caso di concessione di accollo da parte della banca, devo pagare nuovamnete l'ipoteca e a quanto potrebbero ammontare i costi notarili.
 
A

AlbertoF

Ospite
Per Scooby,
In risposta all'ultimo paragrafo :
No. Se ti accolli il mutuo non cambia niente. Viene solo modificato l'intestazione del mutuo che risulterà tutto a tuo nome e a tuo carico: Infatti l'ipoteca che già esiste ed insiste su tutto l'immobile segue il bene. Il notaio con la stipula dell'atto di compravendita notificherà alla banca l'accollo richiesto dal nuovo acquirente.
Di regola gli acquisti con il relativo accollo del residuo mutuo sono più appetibili e consigliabili perchè sono privi di spese ,rispetto alla nuova richiesta di un mutuo. Non credo che la Banca ti condizioni alla richiesta di un nuovo mutuo,perchè trattasi di una operazione ordinaria,di routine.
Ti troverai soltanto a pagare la rata per intero che sarà emessa solo a tuo nome.
Tutto quanto sopra a condizione che tu abbia i requisiti per accollarti il mutuo. Questo accertamento viene svolto dalla banca alla quale ti dovrai rivolgere prima di stipulare l'atto per avere la sua conferma.
Ciao
 

Scooby

Nuovo Iscritto
Grazie Alberto per la celere ed esaustiva risposta.
Sei stato chiarissimo e, se devo dirla tutta, è proprio la risposta che avrei desiderato sentire, con in più il fatto che sarà il notaio stesso a comunicare alla banca nella quale è attualmente acceso il mutuo (di cui io ne sono cointestatario) di variarne l'intestazione.
In merito ai requisiti, l'attuale rata di circa 550 euro traslata sull'annualità (circa 6600€), corrisponde al 26,40% del mio reddito annuale netto e, utilizzando anche il 70% del TFR come previsto da normativa vigente (circa 10.000 €) la rata andrebbe comunque a ridursi. Da esterno al sistema creditizio penso che i requisiti siano presenti.
La mia paura, che avrebbe reso il tutto molto più oneroso, era appunto l'accensione di un nuovo mutuo, con aggravio di spread maggiorati dovuti al periodo e ipoteche varie.
Spero tanto sia come hai scritto, soprattutto che sia davvero il notaio ad eseguire la pratica di comunicazione alla mia banca.
 
A

AlbertoF

Ospite
Come percentuale,grosso modo, ci siamo ,in quanto la rata viene considerata,di media, un 30% dello stipendio netto.
Resta però da vedere se ci sono in corso ulteriori eventuali prestiti dei quali stai pagando delle rate mensili.
Questo la Banca lo vedrà quando farà una rilevazione in Crif
Ciao
 

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