sono nuova e saluto tutti nel forum.
Il mio problema è il seguente:
Mio fratello celibe e con problemi di lavoro, viveva con la mamma, in casa di proprietà della mamma.
Alla sua morte avvenuta nel 2010, mio fratello mi ha impedito di fargli visita in casa e di avere alcunché dicendo che è tutto suo (ci sono anche cose mie da ragazza).
Mi ha portata da un notaio (il mio non andava bene), del quale non ha voluto dirmi il nome dicendo che non dovevo informarmi (ero preoccupata delle spese). Lì, in presenza di mio figlio, sono venuta a sapere che esisteva un testamento redatto a mano in cui si lasciava mio fratello erede universale (scritto di quattro righe in cui io non ero nemmeno menzionata).
Il notaio mi ha detto che era suo dovere pubblicare il testamento così com'era.
Mio fratello ha dichiarato verbalmente che mi avrebbe dato la mia quota (legittima spiegata dal notaio) alla vendita di altre proprietà (oltre la casa abitata: villetta al mare e negozio al 50% con mio fratello).
-----Sottolineo che mia mamma mi ha più volte chiesto denaro per pagare le spese condominiali. Uno di questi prestiti è stato chiesto anche a mio marito, che ha versato l'importo davanti a un avvocato che voleva mandare l'appartamento all'asta per morosità nelle spese condominiali (monolocale poi venduto). Sono sempre stata presente nei ricoveri ospedalieri sia di mio fratello che di mia mamma, li ho sempre invitati a Natale, ho anche sempre pagato l'affitto alla mamma per i giorni passati nella sua casa al mare con mio figlio (suo unico nipote, ma dovevo contribuire). Ho cominciato a lavorare a 16 anni e ho sempre versato lo stipendio in casa. Io credo che questo testamento sia falso------
Sono passati due anni, mi sono interessata attivamente per la vendita della villetta e del negozio che presentano vari problemi, ma quando devo essere presente vengo subito estromessa: o perchè è già partito o perché c'è l'agenzia contattata solo da lui. Ha provveduto a vendere oggetti vari, a chiudere i conti correnti.
Mi sono rivolta in questi giorni ad un avvocato. Il preventivo extragiudiziale è più di 8.000 euro.
L'unico documento dichiarativo di questi prestiti è quello dato a mio marito in cui si certifica che mio marito e mio fratello pagano le spese condominiali (è del febbraio 2002) del monolocale intestato a mia mamma e poi venduto nel 2003. L'avvocato dice che il credito è scaduto.
L'avvocato dice che possiamo fare un contratto con mio fratello. Sono sicura che mio fratello non lo onorerà mai. Nel contempo mio fratello mi fa sapere che ha bisogno di assistenza e che se io non lo invito spesso a casa mia donerà tutto alla chiesa, che le proprietà sono tutte sue e che se gli telefono ancora mi denuncerà per stalking.
Avete un consiglio?
Il mio problema è il seguente:
Mio fratello celibe e con problemi di lavoro, viveva con la mamma, in casa di proprietà della mamma.
Alla sua morte avvenuta nel 2010, mio fratello mi ha impedito di fargli visita in casa e di avere alcunché dicendo che è tutto suo (ci sono anche cose mie da ragazza).
Mi ha portata da un notaio (il mio non andava bene), del quale non ha voluto dirmi il nome dicendo che non dovevo informarmi (ero preoccupata delle spese). Lì, in presenza di mio figlio, sono venuta a sapere che esisteva un testamento redatto a mano in cui si lasciava mio fratello erede universale (scritto di quattro righe in cui io non ero nemmeno menzionata).
Il notaio mi ha detto che era suo dovere pubblicare il testamento così com'era.
Mio fratello ha dichiarato verbalmente che mi avrebbe dato la mia quota (legittima spiegata dal notaio) alla vendita di altre proprietà (oltre la casa abitata: villetta al mare e negozio al 50% con mio fratello).
-----Sottolineo che mia mamma mi ha più volte chiesto denaro per pagare le spese condominiali. Uno di questi prestiti è stato chiesto anche a mio marito, che ha versato l'importo davanti a un avvocato che voleva mandare l'appartamento all'asta per morosità nelle spese condominiali (monolocale poi venduto). Sono sempre stata presente nei ricoveri ospedalieri sia di mio fratello che di mia mamma, li ho sempre invitati a Natale, ho anche sempre pagato l'affitto alla mamma per i giorni passati nella sua casa al mare con mio figlio (suo unico nipote, ma dovevo contribuire). Ho cominciato a lavorare a 16 anni e ho sempre versato lo stipendio in casa. Io credo che questo testamento sia falso------
Sono passati due anni, mi sono interessata attivamente per la vendita della villetta e del negozio che presentano vari problemi, ma quando devo essere presente vengo subito estromessa: o perchè è già partito o perché c'è l'agenzia contattata solo da lui. Ha provveduto a vendere oggetti vari, a chiudere i conti correnti.
Mi sono rivolta in questi giorni ad un avvocato. Il preventivo extragiudiziale è più di 8.000 euro.
L'unico documento dichiarativo di questi prestiti è quello dato a mio marito in cui si certifica che mio marito e mio fratello pagano le spese condominiali (è del febbraio 2002) del monolocale intestato a mia mamma e poi venduto nel 2003. L'avvocato dice che il credito è scaduto.
L'avvocato dice che possiamo fare un contratto con mio fratello. Sono sicura che mio fratello non lo onorerà mai. Nel contempo mio fratello mi fa sapere che ha bisogno di assistenza e che se io non lo invito spesso a casa mia donerà tutto alla chiesa, che le proprietà sono tutte sue e che se gli telefono ancora mi denuncerà per stalking.
Avete un consiglio?