Salve a tutti
Il direttore dei lavori incaricato dal condominio per dei lavori condominiali, ha deciso di omaggiare la sua parcella a tutti i condomini tranne a me che non gli sto troppo simpatico.
Egli pertanto, ha fatturato al condominio solo la mia proquota della sua parcella, parcella di cui peraltro non aveva mai specificato l’ammontare complessivo.
Salvo riconoscere al suddetto DL il diritto di simpatizzare con chi vuole, ho eccepito che il mio dovere è quello di farmi carico, pro quota, di voci di spesa condominiali di cui risulti chiaro l’ammontare complessivo fatturato anche al fine di permettermi il diritto di verificare personalmente la correttezza dei conteggi. Mi sono quindi rifiutato di pagare quando richiestomi in attesa di un chiaro riscontro.
Dopo mesi di “tira e molla”, mi è stato fatto pervenire un documento dell’ordine degli Architetti che certifica la congruità di una parcella che effettivamente da conto dell’ammontare della mia proquota. Del totale della parcella, comunque non esiste fattura.
Ora, l’amministratore sostiene che il DL non avendo riscosso parcella dagli altri condomini ha il diritto di non emettere fattura per quegli importi.
Io, al contrario sono convinto che il DL doveva comunque fatturare la parcella totale, salvo poi decidere di omaggiare alcune quote e non riscuoterle, e che la non fatturazione potrebbe rappresentare addirittura un frode allo stato.
A scanso di equivoci, ammetto che se il problema fosse solo la fattura, continuare a cavillare potrebbe sembrare questione di “lana caprina”, ma, essendo questo fatto so uno dei tanti di un contenzioso tra il sottoscritto e l’amministrazione, ogni elemento è per me molto importante quindi vi chiedo: esiste evidenza normativa che certifichi la ragione dell’uno e dell’altro.
Vi ringrazio dell’attenzione
Un saluto
Ferdinando
Il direttore dei lavori incaricato dal condominio per dei lavori condominiali, ha deciso di omaggiare la sua parcella a tutti i condomini tranne a me che non gli sto troppo simpatico.
Egli pertanto, ha fatturato al condominio solo la mia proquota della sua parcella, parcella di cui peraltro non aveva mai specificato l’ammontare complessivo.
Salvo riconoscere al suddetto DL il diritto di simpatizzare con chi vuole, ho eccepito che il mio dovere è quello di farmi carico, pro quota, di voci di spesa condominiali di cui risulti chiaro l’ammontare complessivo fatturato anche al fine di permettermi il diritto di verificare personalmente la correttezza dei conteggi. Mi sono quindi rifiutato di pagare quando richiestomi in attesa di un chiaro riscontro.
Dopo mesi di “tira e molla”, mi è stato fatto pervenire un documento dell’ordine degli Architetti che certifica la congruità di una parcella che effettivamente da conto dell’ammontare della mia proquota. Del totale della parcella, comunque non esiste fattura.
Ora, l’amministratore sostiene che il DL non avendo riscosso parcella dagli altri condomini ha il diritto di non emettere fattura per quegli importi.
Io, al contrario sono convinto che il DL doveva comunque fatturare la parcella totale, salvo poi decidere di omaggiare alcune quote e non riscuoterle, e che la non fatturazione potrebbe rappresentare addirittura un frode allo stato.
A scanso di equivoci, ammetto che se il problema fosse solo la fattura, continuare a cavillare potrebbe sembrare questione di “lana caprina”, ma, essendo questo fatto so uno dei tanti di un contenzioso tra il sottoscritto e l’amministrazione, ogni elemento è per me molto importante quindi vi chiedo: esiste evidenza normativa che certifichi la ragione dell’uno e dell’altro.
Vi ringrazio dell’attenzione
Un saluto
Ferdinando