uva

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Proprietario Casa
gli ho fatto notificare al nuovo indirizzo un atto di pignoramento
Probabilmente si tratta di un conduttore sfrattato per morosità: spesso capita che gli inquilini sfrattati siano restii a registrare il cambio di residenza, per non farsi trovare dai creditori!
In questi casi io presento all'Ufficio irreperibili dell'anagrafe anche la convalida dello sfratto (e il verbale dell'ufficiale giudiziario che lo ha eseguito, se è stato necessario il suo intervento).
 

maresmeraldo

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Se n'è andato prima dell'esecuzione dello sfratto. Purtroppo non c'è ufficio irreperibili nel piccolo comune Veneto in cui si trova il monolocale... Io manderò tutto per Pec
 

Gianco

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Professionista
E' importante togliere i cognomi dalle targhette di citofono, cassetta della posta e campanello della porta; così quando i vigili passano a controllare confermano che non vi è più traccia di loro.
Nessuna legge ti impone di segnalare la tua residenza con apposita targhetta.
 

uva

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apposita targhetta.

Normalmente le persone che abitano stabilmente in una casa (indipendentemente dalla residenza) scrivono il proprio cognome sulle targhette, anche solo per ricevere la posta. Questo mi pare ovvio, e non c'entra nulla con la legge sulla residenza.

Quando svolgo la pratica di cancellazione che ho descritto nel post n. #8, l'anagrafe comunale manda i vigili urbani a controllare che effettivamente nel mio immobile (già rilasciato dagli ex inquilini) non vi sia più traccia della loro presenza.
A volte i vigili chiedono ai vicini di casa, ma spesso si limitano a verificare se sulle targhette del citofono, cassetta delle lettere e porta dell'appartamento vi sono ancora i cognomi.
Per questo motivo ho detto che è opportuno toglierle.
 

queenalexa

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Negli anni '90, funzionari comunali compiacenti permettevano la residenza di bisognosi, spiaggiati etc in abitazioni che risultavano vuote e proprietari residenti altrove (es. pensionato che si trasferisce al mare e ritorna in città solo nei mesi invernali)
Questa storia portò grossi problemi di ordine pubblico e, soprattutto ai proprietari che si ritrovavano, per cause varie, a dover chiedere permesso al fantomatico residente (non si sa a che titolo) Ahmed Bu Balla di poter riprendere residenza nella propria casa (!!!)
In tutti i Comuni fu istituita la procedura di cancellazione residenti non proprietari in modalità semplificata come descritta da Uva.
Nei comuni più grandi c'è in effetti un apposito ufficio ma in quelli piccoli c'è l'impiegato dell'anagrafe che deve protocollare la segnalazione senza se e senza ma.
E non ci vuole un anno: i vigili hanno tempo un mese, trascorso il quale la segnalazione (attenzione non è una domanda!) deve ritenersi accolta e la cancellazione effettuata.
Pertanto può farla il postante con i documenti descritti da Uva stando bene attento a farsi protocollare la propria copia della segnalazione
Quindi il tuo acquirente, dopo il rogito, può affittare a chiunque.
Salvo che non abbia tirato fuori la storia che ci vuole un anno per scontare il prezzo.
Le leggi sulla residenza e la legge Reale sono leggi di ordine pubblico e quindi un anno ... non ci sta proprio
 

Nemesis

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un anno ... non ci sta proprio
La cancellazione per irreperibilità deve avvenire se, in seguito a “ripetuti accertamenti, opportunamente intervallati, la persona sia risultata irreperibile” (ex art. 11, comma c) D.P.R. n. 223/1989). L'ISTAT, con circolare del 5 aprile 1990 n. 21 ha aggiunto che “le cancellazioni per irreperibilità dei cittadini italiani o stranieri devono essere effettuate quando sia stata accertata la irreperibilità al loro indirizzo per almeno un anno e non si conosca l'attuale loro dimora abituale”.
la legge Reale
C'entra nulla.
 

uva

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Proprietario Casa
non ci vuole un anno
per almeno un anno

Per quanto riguarda la tempistica, posso dire per esperienza che qui a Torino è stata veloce.
Circa uno/due mesi dopo aver fatto la pratica di cancellazione degli inquilini precedenti, quelli nuovi hanno potuto registrare la residenza nell'appartamento.
Hanno presentato all'anagrafe, oltre al contratto di locazione che giustifica la regolare detenzione dell'immobile, la fotocopia della pratica di cancellazione svolta da me.
Non so quante volte i vigili siano passati per fare accertamenti sulla presenza o meno delle persone "cancellate". Probabilmente hanno letto sulle targhette i cognomi (diversi) dei nuovi conduttori, o hanno chiesto informazioni ai vicini.
Nei casi seguiti da me, riferiti anche da altri locatori e conduttori, non ci sono stati problemi.
 

Nemesis

Membro Storico
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Per quanto riguarda la tempistica, posso dire per esperienza che qui a Torino è stata veloce.
Infatti il termine di un anno è abbreviabile quando non ci siano dubbi sull'effettiva irreperibilità all'indirizzo in APR.
Inoltre, i cittadini stranieri sono cancellati per il mancato rinnovo della dichiarazione di dimora abituale (ex art. 7, comma 3 del D.P.R. n. 223/1989), trascorsi sei mesi dalla scadenza del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno, previo avviso da parte dell'ufficio, con invito a provvedere nei successivi 30 giorni.
 
Ultima modifica:

basty

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A me era capitato un caso simile: in Comune hanno immediatamente preso atto ed i nuovi inquilini non hanno avuto problemi. Unica tempistica che ricordo mi era stato detto che se in sei mesi non comunicavano o reperivano la nuova residenza sarebbero stati cancellati (dalla anagrafe?...) e avrebbero perso i diritti al medico ecc.
 

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