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Infatti quella era l'unica parte non equivoca, signora o signore "approssimativo/a".c'era anche "che si unirà all'usufrutto quando dipartirà tuo cugino"
Esiste anche il testamento olografo.in eredità vuol dire fare testamento pubblico
Il testamento pubblico non richiede la "pubblicazione".mio suocero è riuscito a farlo con 500 euro, poi alla sua morte abbiamo dovuto "pubblicarlo"
Peccato che esista anche l'imposta sulle successioni.Poi quando sarà, dovrete recarvi ad un caf e all'incirca con 500 euro di compenso più tasse (tutto 1800 euro), una casa di media grandezza a Roma, riuscirete ad accatastarvela,
Ma con la premorienza dell' unico erede citato nel testamento, ammesso che non ci siano diritti di legittima violati, secondo me ritornano in gioco i fratelli del testatore che sono gli eredi legittimi.Invece sì. "In assenza di altre disposizioni del cugino" (*), l'eredità andrebbe proprio ai discendenti del chiamato, che subentrerebbero per rappresentazione, ex art. 467 c.c. (*) ovvero il testatore non ha provveduto per il caso in cui l'istituito non possa o non voglia accettare l'eredità.
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