tunisino

Membro Attivo
Proprietario Casa
Rispondendo a Nemesis e Arciera, mi pare che la soluzione migliore sia quella che mio cugino lasci in eredità testamentaria l'appartamento ai miei figli, senza menzionare usufrutto o nuda proprietà. In questo caso al suo (più in là possibile) decesso, quante e quali spese sono da affrontare? Grazie.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
in eredità vuol dire fare testamento pubblico: mio suocero è riuscito a farlo con 500 euro, poi alla sua morte abbiamo dovuto "pubblicarlo" ed il notaio ha voluto altre mille euro. Poi quando sarà, dovrete recarvi ad un caf e all'incirca con 500 euro di compenso più tasse (tutto 1800 euro), una casa di media grandezza a Roma, riuscirete ad accatastarvela,
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
in eredità vuol dire fare testamento pubblico
Esiste anche il testamento olografo.
mio suocero è riuscito a farlo con 500 euro, poi alla sua morte abbiamo dovuto "pubblicarlo"
Il testamento pubblico non richiede la "pubblicazione".
Poi quando sarà, dovrete recarvi ad un caf e all'incirca con 500 euro di compenso più tasse (tutto 1800 euro), una casa di media grandezza a Roma, riuscirete ad accatastarvela,
Peccato che esista anche l'imposta sulle successioni.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
E' vero. se ci si deve fare un pò di conti, è meglio farli da ora. Nemesis ha ragione. Ma non si può fare altrimenti. probabilmente nella mia mente ho dato questi dati per scontato. Questi dati non si possono aggirare. D'altronde una casa di un cugino andrà ad essere intestata ad altri. E poi non disquisiamo ancora una volta sulla pubblicazione di un testamento. Dissi e ripeto qui che il mio notaio ha operato una sorta di azione per depositare il testamento in vari uffici statali. Il testamento che era già pubblico visto che è redatto di fronte a testimoni, viene reso ufficiale e operante alla morte del testatore. Ma Nemesis è un dottor sottile e piego la testa.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
per Tunisino
tu scrivi che tuo cugino non è sposato e non ha figli ma solo fratelli. Che i fratelli di tuo cugino sono d'accordo con la volontà del loro fratello di lasciare a te la proprietà di una casa. Nessuno degli intervenuti ti ha parlato delle quote di legittima che per legge spetta ai fratelli.
Per essere sicuro credo che sia meglio la vendita, magari ad un prezzo irrisorio, della nuda proprietà della casa a te; tuo cugino si riserva l'usufrutto; e siamo tutti contenti.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Invece sì. "In assenza di altre disposizioni del cugino" (*), l'eredità andrebbe proprio ai discendenti del chiamato, che subentrerebbero per rappresentazione, ex art. 467 c.c. (*) ovvero il testatore non ha provveduto per il caso in cui l'istituito non possa o non voglia accettare l'eredità.
Ma con la premorienza dell' unico erede citato nel testamento, ammesso che non ci siano diritti di legittima violati, secondo me ritornano in gioco i fratelli del testatore che sono gli eredi legittimi.
Ai figli il beneficiario premorto lascia le proprietà che ha al momento della sua morte non quelle che avrebbe potuto avere quando sarebbe morto il benefattore.
Il beneficiario potrebbe essere all'oscuro di essere stato nominato erede.
Certo è che se i fratelli sono d'accordo di privarsi della loro quota di legittima (ma dovrebbero rinunciare a cascata i loro figli e nipoti anche se in tenera età, insomma tutti i loro discendenti purché già vivi al momento della morte del testante) la cosa si può fare ma a quali costi economici?
Secondo me è meglio la vendita.
 

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