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No.vanno fatte delle stime riferite al tempo in cui sono avvenute
No.
La collazione per imputazione dell'immobile donato in nuda proprietà con riserva di usufrutto va effettuata con riferimento al valore corrispondente alla piena proprietà come acquisita dal donatario all'epoca di apertura della successione, sia perché solo in tale momento si può stabilire il valore dell'intera massa da dividere e attuare lo scopo della collazione di ricomposizione in modo reale dell'asse ereditario, sia perché l'acquisizione della piena proprietà del bene in capo al donatario alla morte del donante (ovvero al tempo di apertura della successione, come individuato dall'art. 456 c.c.) è, comunque, effetto riconducibile al suddetto atto di donazione. In caso contrario, il donatario si avvantaggerebbe ingiustificatamente del mancato conferimento alla massa di un importo corrispondente alla differenza tra il valore equivalente alla nuda proprietà e quello equivalente alla piena proprietà del bene stesso.
La collazione va compiuta per imputazione, avuto riguardo al valore delle quote al momento dell’apertura della successione, ex art. 750, comma 1 c.c.Per l'azienda donata come si fa a darle un valore?
Seguire le norme del codice civile.l'unico modo di vedere equamente le cose è
10 quintali =1000 kg (non 100)L'azienda produceva 10 quintali di pane al giorno, tradotti in kg sono 100, a 1.000 lire a kilo sono 10.000.000 a giorno! Solo che io adesso non so come poter dimostrare tutto questo! Vi prego aiutatemi! A chi mi devo rivolgere per fare questa stima?
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