Se hai capito questo evidentemente mi sono spiegata male io: qualcuno proponeva che ,per lasciare ai figli tutto,si potesse far rinunciare la moglie a quanto le spetterebbe per legge.
Io ho risposto che è una possibilità,ma che in questo caso la moglie non sembrava
disponibile in quel senso,perché la discussione partiva ,secondo me, da una situazione “conflittuale” tra coniugi.
Seccata assolutamente no,meno che meno in quanto donna.
Ognuno delle sue cosa fa quello che desidera, compatibilmente con la legge.
In ogni famiglia i rapporti si possono deteriorare ,e la colpa è di chi ce l’ha,spesso di entrambi.
Non ho rivendicazioni in quanto donna,e di regola non sono molto solidale con il presunto “sesso debole” ,soprattutto quando le donne si lamentano in quanto donne.
Io non mi sento sesso debole neanche un po’.
Il mio obbiettivo è far presente cosa si può fare, secondo legge, e cosa non si può fare (anche se a volte sembra ingiusto).
Per la legge italiana non è possibile escludere alcune categorie di eredi ,tra cui la moglie, dalla propria eredità futura.( a meno che l’escluso sia d’accordo).
Quindi per lasciare il meno possibile alla moglie (o al marito,per par condicio) fare testamento e lasciare la quota disponibile si figli.
Ma
@rabbit19 e
@mimmo53 in che rapporti sono?
La stessa persona?