francamente io leggendo l'inizio dell'O.P. mi sono fermato ed ho dovuto rileggere la frase perché usale la forma verbale "locato" per dire "sito" o "situato" o "ubicato" o meglio ancora "che si trova a....". Io avevo capito che il "de cuius" lasciava in eredità un appartamento affittato.
da:
locare in Vocabolario - Treccani
locare v. tr. [dal lat.
locare, nei due sign., der. di
locus «luogo»] (
io lòco,
tu lòchi, ecc.). –
1. ant. Mettere in un luogo, collocare:
Locati son per gradi differenti (Dante);
Dio e Natura e Amor volse Locar compitamente ogni virtute In quei be’ lumi,
ond’io gioioso vivo (Petrarca). Rifl., collocarsi, trovare luogo:
Amarissima allor la ricordanza Locommisi nel petto(Leopardi). Il verbo è ancora vivo nell’agg.
altolocato (v.), propr. collocato in alto.
2. Dare in affitto, in locazione:
l.
un appartamento,
un negozio,
una cassetta di sicurezza. È usato spec. nel linguaggio giur., ma in qualche regione è di uso comune (a Napoli, per es., dove c’è un appartamento da affittare, viene talvolta appeso un cartello con la scritta
si loca).
Aggiungo io, pur non essendo un purista, che da "locare" prende origine l'aggettivo e l'aggettivo sostantivato "locatore" e, forse, anche "locatario"
certo che se il testante usa nel redigere il testamento termini nelle loro accezioni desuete il litigio tra eredi e legatari è certo.