uva

Membro Storico
Proprietario Casa
circolari dell'Agenzia delle Entrate, dal momento che la disponibilità dell'immobile ce l'hanno tutti e tre (moglie e due figli), le detrazioni del marito si dividono in tre parti uguali.
Su questo non concordo.
Dalle circolari dell'Agenzia delle Entrate io capisco che per usufruire delle detrazioni residue occorrono due condizioni:
- essere erede dell'immobile,
- mantenere la detenzione materiale e diretta dell'immobile ereditato.

In caso di decesso dell'avente diritto, la fruizione del beneficio fiscale si trasmette, per intero, esclusivamente all'erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.
(Art. 16-bis del TUIR)

Nel tuo caso specifico, dato che
La moglie non è erede di quote di questo immobile
secondo me le detrazioni residue si ripartiscono tra i due figli eredi A e B in parti uguali, a condizione che ne mantengano la detenzione materiale e diretta.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Se A e B presenteranno interpello, cortesemente scrivi qui la risposta.
Sarebbe interessante leggere il parere dell'Agenzia delle Entrate sulla loro situazione.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
esclusivamente all'erede che conservi la detenzione materiale e diretta del bene.
(Art. 16-bis del TUIR)
Vedi, uno dei dubbi miei era se quell'erede si riferisce solo all'erede di quell'immobile o a uno qualunque degli eredi, anche se di altri beni (che comunque detenesse ecc...). Per quello includevo anche la moglie.
Ma, probabilmente è corretta la tua lettura
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
In pratica una seconda casa
Quindi mi confermi che la frase sottostante sarebbe quanto meno un refuso. Più esplicitamente, un errore
se l’immobile è a disposizione, la detrazione spetta
A parte quanto sopra che avevo scritto, ma non inviato, adesso ritorno alla questione.

1) A che titolo la madre risiede nell'immobile in questione? E' la abitazione familiare? Se si, anche se non compresa nella quota ereditaria, ha per legge acquisito il diritto di abitazione, per se e per i propri familiari. Poichè il diritto di abitazione è equiparabile all'usufrutto (con qualche limitazione), secondo questo criterio rientrerebbe tra gli aventi diritto alla detrazione
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Allora temo sia esclusa: è pur vero che il convivente o familiare del proprietario, se dimostra di sostenere le spese, ha diritto alla detrazione in vece del titolare.
Ma non credo si applichi al convivente di chi acquisisce questo beneficio come erede di chi sostenne la spesa
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
seconda casa abitata saltuariamente da tutti. La residenza è altrove
Anche se quella casa fosse stata l'abitazione principale familiare e la moglie, pur non essendo erede di quell'immobile, ne avesse mantenuto il diritto di abitazione, lei non avrebbe diritto ad usufruire delle detrazioni residue.

E' spiegato bene nell'articolo che ho linkato al post #2:
Se oggetto della ristrutturazione è l’abitazione principale del defunto, l’eventuale coniuge che rinuncia all’eredità, pur mantenendo il diritto di abitazione (art. 540 codice civile), non può portare in detrazione le quote residue, giacché in tal caso non acquisisce la qualità di erede, ma solo di legataria ex lege, e non dispone della proprietà, ma solo di un diritto reale di godimento.
In tal caso, neppure gli eventuali altri eredi potranno beneficiare della detrazione se non convivono con il coniuge superstite, perché non hanno la detenzione materiale del bene.
 
Ultima modifica:

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
l’eventuale coniuge che rinuncia all’eredità, pur mantenendo il diritto di abitazione...
Stavolta non sono d'accordo io. Questo avviene solo se il coniuge rinuncia all'eredità. Ma, se il coniuge non ha espressamente rinunciato all'eredità, le detrazioni passano a lui.

C'è anche questo nel caso da me prospettato: anche della casa di residenza il 50% del marito è andato per testamento a un terzo figlio C. Ma, per il diritto di abitazione menzionato, la casa resta nella disponibilità della madre e le detrazioni passano a lei (per intero). Purtroppo, perché si pone il problema della insufficiente capienza.
 

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