Elisabetta48

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Ben ritrovati. Il sistema non mi riconosceva più..
In dicembre muore il padre di due figli: A e B. Questo padre era proprietario al 50% con la moglie di un immobile tenuto a disposizione (e che resterà a disposizione). Del suo 50% lascia con testamento il 65% al figlio A e il 35% alla figlia B. Il defunto stava usufruendo di rate di detrazione per lavori eseguiti su quell'immobile. Come suddividere le rate rimanenti?

Nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 28/E del 25 Luglio 2022 si legge “Se la detenzione materiale e diretta dell’immobile è esercitata congiuntamente da più eredi, la detrazione è ripartita tra gli stessi in parti uguali (Circolare 05.03.2003 n. 15/E, paragrafo 2).

Da qui capirei che moglie, figlio A e figlia B devono dividersi in parti uguali le rate. (I figli in quanto eredi, la moglie perché comunque ha la disponibilità pure lei dell'immobile)

Però proprio nella circolare richiamata (la 15/E del 2003) è scritto che: "Resta fermo che qualora la detenzione dell’immobile venga esercitata congiuntamente da più eredi la detrazione potrà essere ripartita tra gli stessi in parti uguali". Il ripartire in parti uguali sembra una possibilità, non un obbligo.

Al tempo stesso c'è pure questa:
Circolare del 12/05/2000 n. 95 - Min. Finanze - Dip. Entrate Aff. Giuridici Uf 2.1.12 : "Come precisato dalla circolare 24 febbraio 1998, n. 57/E, in caso di decesso del contribuente la detrazione si trasmette agli eredi del deceduto. Pertanto, trattandosi di un diritto per il quale e' ammessa il trasferimento mortis causa, segue le medesime regole giuridiche stabilite per il trasferimento degli altri diritti dal de cuius agli aventi causa. In particolare, nel caso di piu' eredi, deve ritenersi che ciascuno potra' fruire della detrazione in misura proporzionalmente pari alla quota di eredita' spettante."
Questo comporterebbe che, essendo solo i due figli gli eredi per testamento della parte paterna di quel preciso immobile, essi si dividono le detrazioni pro-quota: uno il 65%, l'altra il 35%?

Chi vince? L'Agenzia delle Entrate o il Ministero delle Finanze? Per questioni di capienza, per gli eredi sarebbe più vantaggiosa quest'ultima soluzione
Grazie a chi riesce a chiarirmi le idee.
 

uva

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Ciao @Elisabetta48 , ben tornata!

Io concordo con la
Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 28/E del 25 Luglio 2022
come scritto in un articolo sull'argomento che allego.
Per il quale se la detenzione diretta spetta a più eredi, le quote residue andranno ripartite in parti uguali, a prescindere dalla percentuale del bene attribuita in sede di eredità.
se l’immobile è a disposizione, la detrazione spetta in parti uguali agli eredi contitolari


(Fonte: IlSole24Ore NT del 10/03/2023)

Per quanto riguarda la Circolare
15/E del 2003
la detrazione potrà essere ripartita tra gli stessi in parti uguali"
secondo me "potrà" significa che la detrazione residua potrà essere usufruita soltanto se gli eredi manterranno la detenzione materiale e diretta dell'immobile. Se si verifica questa condizione obbligatoria, la detrazione sarà ripartita in parti uguali.
 

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Elisabetta48

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Per il quale se la detenzione diretta spetta a più eredi, le quote residue andranno ripartite in parti uguali, a prescindere dalla percentuale del bene attribuita in sede di eredità.
Grazie @uva.
Da diverse circolari e articoli ho capito che l'orientamento ormai sia questo, ma lo trovo in contrasto con quanto affermato "in punta di diritto" dal Dipartimento Entrate Affari Giuridici... del Ministero delle Finanze nella circolare che ho richiamato (la 12/05/2000 n. 95).
Esisterà un ordine gerarchico tra le circolari? ;)
 

uva

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Dipartimento Entrate Affari Giuridici... del Ministero delle Finanze nella circolare che ho richiamato (la 12/05/2000 n. 95).
Si tratta della risposta alla domanda di un contribuente.

Questa la domanda:
Se muore il contribuente che ha sostenuto le spese rientranti nel 41%
e sono rimaste rate ancora da detrarre, o mai detratte, gli eredi debbono
suddividersi le rate secondo la percentuale ottenuta in eredita' oppure un
solo erede, in accordo con gli altri, puo' detrarsi la quota intera?

La risposta mi pare un po' "pilotata" da quella domanda.
Esclude la possibilità che un solo erede detragga la quota intera, e formula un'ipotesi:
deve ritenersi che
che, secondo me, per quanto motivata non esprime una certezza.
Inoltre sta scritto che ogni erede "potrà" (non "dovrà"), mentre la Circolare Ag. Entrate 25/07/2022 è più esplicita.

In conclusione, consiglierei agli eredi di cui parli di presentare un interpello all'Agenzia delle Entrate prima di decidere in quale misura ripartire le quote residue della detrazione.
 

uva

Membro Storico
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Esisterà un ordine gerarchico tra le circolari?
Domanda interessante!
Non so se esiste un ordine gerarchico, ma si tratta pur sempre di Circolari che esprimono pareri e interpretazioni; non sono norme di legge.
Comunque tra le varie Circolari io prenderei in considerazione quelle più recenti.

Per dirimere i dubbi ritengo più utile un interpello presentato dai contribuenti interessati ad un caso specifico.
 

basty

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Anche l'articolo citato presenta qualche stranezza (a parer mio)
Per il quale se la detenzione diretta spetta a più eredi, le quote residue andranno ripartite in parti uguali, a prescindere dalla percentuale del bene attribuita in sede di eredità.
se l’immobile è a disposizione, la detrazione spetta in parti uguali agli eredi contitolari


(Fonte: IlSole24Ore NT del 10/03/2023)
Cosa significa per voi "immobile a disposizione"? A me verrebbe in mente un immobile non principale, quindi non detenuto direttamente, ed allora non spetterebbe a nessuno la detrazione.

Che motivazione danno le circolari per affermare che le detrazioni si ripartiscono in parti uguali?

Seconda osservazione: se solo un erede mantenesse la detenzione diretta, che percentuale della detrazione spettante al defunto potrebbe a sua volta detrarre?
 

Elisabetta48

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Dimaraz

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Del suo 50% lascia con testamento il 65% al figlio A e il 35% alla figlia B.
Intendi dire che la moglie è stata "diseredata"?


Da qui capirei che moglie, figlio A e figlia B devono dividersi in parti uguali le rate. (I figli in quanto eredi, la moglie perché comunque ha la disponibilità pure lei dell'immobile)
Ma se è stata "estromessa" significa che non è erede e le permane unicamente il diritto di detrarre il "suo" 50%.
 

Elisabetta48

Membro Senior
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Intendi dire che la moglie è stata "diseredata"?
Si parla solo di questo immobile particolare. Il monte ereditario è più complesso. La moglie non è erede di quote di questo immobile, ma di altre cose sì.
le permane unicamente il diritto di detrarre il "suo" 50%.
Ma questo è proprio il nocciolo del problema. Il marito si era intestato le spese su questo immobile e stava detraendo. La moglie stava detraendo ma per lavori su un altro immobile, non su quello in questione.
Se si va per quote di eredità su quell'immobile, le detrazioni al completo del marito vanno 'pro quota' ai figli, se si va nella direzione delle circolari dell'Agenzia delle Entrate, dal momento che la disponibilità dell'immobile ce l'hanno tutti e tre (moglie e due figli), le detrazioni del marito si dividono in tre parti uguali.

Tutto ciò, come diceva @basty, non per legge ma per circolari.
 

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