Ho letto i vostri dotti interventi ma a me nessuno toglie dalla mente (l'ho sicuramente già detto in altra occasione) che il grosso degli aumenti delle spese di gestione sia dovuto alla "cattiva gestione". Gli enti si sdoppiano, si fondono, cambiano nome, l'efficienza peggiora, i costi aumentano, non viene fatto nulla per riscuotere il dovuto (tanto lo si ridistribuisce tra tutti gli altri sotto varie voci). Ultimamente ne ho viste di tutti i colori. Alcuni esempi, scusate la lunghezza, ma ormai esplodo.
Premetto che quando all'estero noi, al momento di rientrare in Italia, abbiamo chiuso le utenze, al momento della chiusura ci hanno contabilizzato il dovuto, abbiamo pagato sull'unghia e sono sicura che se non lo avessimo fatto all'aereoporto non ci avrebbero fatto partire. Qui mi è già capitato 3 volte che quando inquilini sono andati a chiudere le utenze dicendo che lasciavano l'Italia, gli hanno chiesto un indirizzo di recapito (che gli inquilini non hanno dato, o meglio hanno detto di mandare tutto all'ex indirizzo in Italia) e in seguito continuavano ad arrivare bollette che era nostra incombenza inoltrare. Avranno pagato? Due sicuramente no, il terzo non so. Di gas, non gli avevano mai fatto letture e lui non aveva mandato autoletture, erano quasi 3000 euro.
Altro caso: inquilino sfrattato. Ritrovate nell'appartamento bollette del gas da cui risultava che da due anni le bollette non venivano pagate. Io mi chiedo e vi chiedo: cosa aspettavano a chiudergli il gas?
Terzo esempio: è entrato un inquilino a settembre. Ha patito un calvario di telefonate al call canter per riuscire ad avere allacciato il gas cucina e il gas riscaldamento e ha dovuto organizzare due appuntamenti diversi. Gli stessi tecnici gli hanno confermato che un tempo, avendo tutti gli impiantisti gli stessi requisiti, chi usciva faceva tutto.
Quarto esempio: prima dell'ingresso di un inquilino ho fatto un allaccio temporaneo di luce per fare alcuni lavoretti col trapano. E' stato kafkiano. Mi telefonano da Torino dicendo che non riuscivano a darmi la corrente. Io gli ho detto che la correntre me l'avevano data. Mi dicono: "allora le due centraline non si parlano, mandiamo un tecnico". Mi danno un appuntamento per il giorno X. Il giorno prima mi telefona il tecnico: "signora sono già qui, mi ha aperto un condomino. Allora tolgo la corrente?". L'ho insultato e diffidato dal togliere la corrente. Mi fa: "Ma allora perchè mi ha chiamato? Qui sta funzionando tutto." Stessa trafila quando poi abbiamo fatto il subentro con l'inquilino: anche allora da Torino hanno mandato fuori il tecnico "...perchè c'erano problemi...". Io credo che siano uscite per problemi inventati e per ricaricare spese inesistenti. Il tutto creatosi quando hanno separato l'ente gestore della rete da quello gestore della materia.
Ultimo esempio: un inquilino trasferito chiude le utenze. Gli danno appuntamento per la chiusura del gas in un un giorno in cui lui non può esserci. Fa niente: l'appuntamento è quello, se non c'è... ne prenderà un altro. Nel frattempo trovo un altro inquilino: non è stato possibile trasformare la richiesta di chiusura in richiesta di subentro. La trafila è stata di lasciare uscire tre volte a vuoto il tecnico così poi il subentro poteva essere fatto. Giuro che abbiamo telefonato o siamo andati di persona in tre: l'uscente, l'entrante, il proprietario. Niente da fare: tre uscire a vuoto, prendere o lasciare. Ma tutta questa inefficienza, quanto costa? E sotto a quale voce vanno questi costi?