Daniele 78

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Anche nel 2017 sono calati i fabbisogni soddisfati dalle rinnovabili e GSE e Terna lavorano insieme sulle rinnovabili.
Poi tutta la parte relativa al Conto Termico, alle Aste CO2, all’efficientamento energetico con il Prepac, lo gestisce il GSE.

Poi il contatore rinnovabili: eolico, fotovoltaico ecc. sono li disponibili!

Altri sono enti inutili non direi questo (GSE)! Caro @Dimaraz
 

Daniele 78

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Permettetemi una critica non confondete il consumo e l’efficienza elettrica con il consumo e l’efficienza totale (elettrica, termica e trasporti) perché noi ancora al 2017 (la previsione fatta sul 2016).

Noi in totale con le rinnovabili copriamo a malapena il 17,41% del TOTALE (quindi anche del gas).
Il resto è tutto fossile...e l’Italia poco o nulla (circa il 10%) con il fossile che ha in casa.

Siccome non conto storie ecco qui il riassunto del TOTALE (elettrico + Termico + trasporti),
Visto che GSE vuol dire Gestore Servizi Energetici (non Elettrici)https://www.gse.it/media/gse-nel-2016-le-rinnovabili-coprono-il-17-3-dei-consumi
 

Daniele 78

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Aggiungo che sono 3 anni che la quota rinnovabili sul consumo totale è stabile, questo perché nonostante gli aumenti di energia dal rinnovabile costanti da una parte abbiamo anche avuto dall’altra una netta ripresa dei consumi totali sia industriali che residenziali per cui parte tutti i vantaggi sono stati mangiati dalla ripresa.

Il brutto è che le rinnovabili non essendo programmabili (quando più ne hai bisogno non è detto che le hai a disposizione) sono molto altalenanti come produzione giornaliera, settimanale mensile ed autunnale è troppo suscettibili al meteo.

Di fatti nell’uktima Analisi del 2016 a seguito della siccità è crollata del 14% la potenzialità dell’ideoelettrico, che però è stata sostenuta dal aumento del solare della geotermia e di altre ma non coperta totalmente!

Ed ovviamente la parte non coperta va acquistata con fonti fossili o nucleare estero.
Mi pare ovvia come conseguenza che più pompi da Estero più compri energia che ti costa di più...il tutto si riversa nelle bollette.

È così difficile capirlo?
 

Dimaraz

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Mi stai dando dell’ignorante per caso?

Tutt'altro...ti do credito di certe qualità che non sono automatiche in tanti altri (dipendenti o altro).
Piuttosto sei tu che hai messo in dubbio che io sappia o meno cosa sia il GSE.

Altri sono enti inutili non direi questo (GSE)! Caro @Dimaraz

Ognuno ha le sue idee...e permetterai che io mantenga le mie finchè qualcuno non dimostra che sono errate...e per il momento non ci sei riuscito.

Il Gestore dei Servizi Energetici è un'altro di quei carrozzoni statali creati su presupposti inutili.

Premesso che trovo stupido incentivare un "mercato" (produzione di energia alternativa) addebitandone i costi a tutti gli altri consumatori "normali"...ritengo ancor più stupido inventare un metodo ed un ente.
Ma forse siamo noi gli "stupidi" che continuano a sopportare certe classi politiche...anzi senza "forse".

Per tutto il resto dell'ambaradan di dati e controdati...sei tu che non capisci cosa ho contestato e contrapposto al tuo ragionamento iniziale...e continui infarcendoli con altri che nulla attengono all'incipit.
 
Ultima modifica:

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Premesso che trovo stupido incentivare un "mercato" (produzione di energia alternativa) addebitandone i costi a tutti gli altri consumatori "normali"...ritengo ancor più stupido inventare un metodo ed un ente.
Ma forse siamo noi gli "stupidi" che continuano a sopportare certe classi politiche...anzi senza "forse".
I costi di mercato sul rinnovabile pesano su tutti.
Beh se pesassero solo sul produttivo sarebbe talmente costosa l’energia per produrre qualcosa che alla fine non ci sarebbe lavoro.

Visto che l’IMU è la TASi sul produttivo in Italia sono una mazzata colossale ben superiore alle case cosiddette di lusso, (anche seconde case di lusso) non lo trovo proprio scellerato come te!

Qui vecchi capannoni da 2/3.009 mq semi abbandonati anche 20.000€ annui, ho visto qualcosina. Quando case di lusso faticano ad arrivare ai 4/5.000€! Tanto per dare ordini di grandezza!
Immagina a caricare ancora tutto sul produttivo che bella convenienza produrre qualcosa in Italia!
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Ho letto i vostri dotti interventi ma a me nessuno toglie dalla mente (l'ho sicuramente già detto in altra occasione) che il grosso degli aumenti delle spese di gestione sia dovuto alla "cattiva gestione". Gli enti si sdoppiano, si fondono, cambiano nome, l'efficienza peggiora, i costi aumentano, non viene fatto nulla per riscuotere il dovuto (tanto lo si ridistribuisce tra tutti gli altri sotto varie voci). Ultimamente ne ho viste di tutti i colori. Alcuni esempi, scusate la lunghezza, ma ormai esplodo.
Premetto che quando all'estero noi, al momento di rientrare in Italia, abbiamo chiuso le utenze, al momento della chiusura ci hanno contabilizzato il dovuto, abbiamo pagato sull'unghia e sono sicura che se non lo avessimo fatto all'aereoporto non ci avrebbero fatto partire. Qui mi è già capitato 3 volte che quando inquilini sono andati a chiudere le utenze dicendo che lasciavano l'Italia, gli hanno chiesto un indirizzo di recapito (che gli inquilini non hanno dato, o meglio hanno detto di mandare tutto all'ex indirizzo in Italia) e in seguito continuavano ad arrivare bollette che era nostra incombenza inoltrare. Avranno pagato? Due sicuramente no, il terzo non so. Di gas, non gli avevano mai fatto letture e lui non aveva mandato autoletture, erano quasi 3000 euro.
Altro caso: inquilino sfrattato. Ritrovate nell'appartamento bollette del gas da cui risultava che da due anni le bollette non venivano pagate. Io mi chiedo e vi chiedo: cosa aspettavano a chiudergli il gas?
Terzo esempio: è entrato un inquilino a settembre. Ha patito un calvario di telefonate al call canter per riuscire ad avere allacciato il gas cucina e il gas riscaldamento e ha dovuto organizzare due appuntamenti diversi. Gli stessi tecnici gli hanno confermato che un tempo, avendo tutti gli impiantisti gli stessi requisiti, chi usciva faceva tutto.
Quarto esempio: prima dell'ingresso di un inquilino ho fatto un allaccio temporaneo di luce per fare alcuni lavoretti col trapano. E' stato kafkiano. Mi telefonano da Torino dicendo che non riuscivano a darmi la corrente. Io gli ho detto che la correntre me l'avevano data. Mi dicono: "allora le due centraline non si parlano, mandiamo un tecnico". Mi danno un appuntamento per il giorno X. Il giorno prima mi telefona il tecnico: "signora sono già qui, mi ha aperto un condomino. Allora tolgo la corrente?". L'ho insultato e diffidato dal togliere la corrente. Mi fa: "Ma allora perchè mi ha chiamato? Qui sta funzionando tutto." Stessa trafila quando poi abbiamo fatto il subentro con l'inquilino: anche allora da Torino hanno mandato fuori il tecnico "...perchè c'erano problemi...". Io credo che siano uscite per problemi inventati e per ricaricare spese inesistenti. Il tutto creatosi quando hanno separato l'ente gestore della rete da quello gestore della materia.
Ultimo esempio: un inquilino trasferito chiude le utenze. Gli danno appuntamento per la chiusura del gas in un un giorno in cui lui non può esserci. Fa niente: l'appuntamento è quello, se non c'è... ne prenderà un altro. Nel frattempo trovo un altro inquilino: non è stato possibile trasformare la richiesta di chiusura in richiesta di subentro. La trafila è stata di lasciare uscire tre volte a vuoto il tecnico così poi il subentro poteva essere fatto. Giuro che abbiamo telefonato o siamo andati di persona in tre: l'uscente, l'entrante, il proprietario. Niente da fare: tre uscire a vuoto, prendere o lasciare. Ma tutta questa inefficienza, quanto costa? E sotto a quale voce vanno questi costi?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma tutta questa inefficienza, quanto costa?

E' uno dei sistemi che i nostri "brillanti politici" hanno messo in piedi per risolvere il problema della disoccupazione: inventiamoci delle "nuove figure" non importa che producano qualcosa in concreto...anzi mettiamooi a romper i "maroni" al poco di buono che rimane.

I costi di mercato sul rinnovabile pesano su tutti.
Beh se pesassero solo sul produttivo sarebbe talmente costosa l’energia per produrre qualcosa che alla fine non ci sarebbe lavoro.


Io non capisco perchè devo finanziare lo "spreco" di altri.
Se produrre con "energia alternativa ed ecologica" non è conveniente non è di certo vantaggioso farlo a scapito degli altri...quantomeno non in odo diretto.
Si droga un mercato che poi scoppia...fotovoltaico docet: con i megaincentivi sono sbocciate come i funghi imprese di produzione...è bastato diminuire l'incentivo e la maggior parte sono fallite ...e gli impianti costano la metà!!!
Vuoi incentivare senza che la cosa sia di peso alla collettività: concedi l'esenzione fiscale (niente IVA + detraibilità) ed ecco che non serve che le pratiche passino dal GSE o che serva un ente per stabilire chi compra cosa e a quanto.

Visto che l’IMU è la TASi sul produttivo in Italia sono una mazzata colossale ben superiore alle case cosiddette di lusso, (anche seconde case di lusso) non lo trovo proprio scellerato come te!

Non richiamare altra carne al fuoco...non stiamo parlando delle altre tasse.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Beh ma un conto è il finanziamento che ci deve essere per sostener l’energia pulita. Poi sul fatto degli sprechi siamo d’accordo e capisco benissimo il discorso di @Elisabetta48 ma (e parlo anche da imprenditore) per far stare in piedi in azienda che sia pubblica o privata (non cambia molto in sostanza) servono investimenti che vanno ripagati con soldi (nel pubblico con i soldi dei contribuenti) e contemporaneamente vanno gestite bene le entrate, i costi, e tagliato tutto quello che non è più che necessario per il servizio.

Ovviamente gestire significa controllare ed è possibile contenere i costi (nel limite del possibile) senza far venir meno il CONTROLLO che è uno dei punti dolenti nel pubblico specialmente in Italia!
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
E con le tecnologie non è utopia anche perché tutti i dati sono online:
1) tutte le utenze collegate ad un immobile sono legate legate al suo numero catastale da molti anni ormai

2) Non solo con Googlemaps ci vogliono 2 secondi digitando indirizzo e Comune a risalire al fabbricato e dalle Entrate in pochi minuti è possibile controllare con un Estratto di Mappa anche il posizionamento e addirittura ,in alcuni Comuni che hanno, già utilizzato le info della mappa terreni in formato elettronico sovrapponendola s quella di Google Maps avendo così anche un controllo di massima sull’ edificio in modo da corcoscrivere l’area di controllo.

3) Incrociando questi dati con quelli dell’ufficio anagrafe del Comune, si arriva anche a sapere chi risiede in quell’immobile e a quale titolo.

Non so quanti facciano un giro di questo tipo ma è già un esempio di controllo incrociato. E almeno per i primi 2 punti si può fare comodamente online! Ovviamente ci si deve impegnare un attimo!
 
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