fabio22

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
Sono il nudo proprietario di un piccolo appartamento a Roma dove risiedo da diversi anni.
Mia madre che vive di pensione in un paesino in un'altra regione ha l'usufrutto sulla mia casa di Roma.
Ora con l'IMU io e mia madre ci troviamo a pagare una cifra esorbitante di IMU in quando è calcolata come seconda casa.
Qualcuno che si trova nella mia stessa situazione puo' consigliarmi qualcosa?
Con mia madre volevamo evitare la rinuncia dell'usufrutto gratuitamente in quanto sarebbe una donazione che potrebbe avere
problemi in futuro in fase di vendita dell'immobile.
Quali alri soluzioni ci possono essere per non pagare un IMU altissima??
Ma non c'è nessuna possibilita' di pagare l'IMU come prima casa essendo io il figlio che ci risiede ?

Siamo veramente preoccupati in quanto io e lei non riusciremo a pagare le rate.

Grazie
Fabio Roma
 
J

JERRY48

Ospite
Con mia madre volevamo evitare la rinuncia dell'usufrutto gratuitamente in quanto sarebbe una donazione che potrebbe avere
problemi in futuro in fase di vendita dell'immobile.

Alla donazione è sicuramente apponibile tanto un termine di efficacia iniziale quanto un termine finale.
A mio parere, è fattibile proprio la rinuncia dell'usufrutto, gratuitamente, con donazione in linea retta e con termine, (nel frattempo possono cambiare le modalità di pagamento dell'IMU)
Prova a chiedere ad un notaio.
 

Areszed

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
Sono il nudo proprietario di un piccolo appartamento a Roma dove risiedo da diversi anni.
Mia madre che vive di pensione in un paesino in un'altra regione ha l'usufrutto sulla mia casa di Roma.
Ora con l'IMU io e mia madre ci troviamo a pagare una cifra esorbitante di IMU in quando è calcolata come seconda casa.
Qualcuno che si trova nella mia stessa situazione puo' consigliarmi qualcosa?
Con mia madre volevamo evitare la rinuncia dell'usufrutto gratuitamente in quanto sarebbe una donazione che potrebbe avere
problemi in futuro in fase di vendita dell'immobile.
Quali alri soluzioni ci possono essere per non pagare un IMU altissima??
Ma non c'è nessuna possibilita' di pagare l'IMU come prima casa essendo io il figlio che ci risiede ?

Siamo veramente preoccupati in quanto io e lei non riusciremo a pagare le rate.

Grazie

Fabio Roma

Ho letto che la nuova legge di stabilità prevede nuovamente il comodato d'uso per i parenti. Se il comune dove risiedi adotterà questa clausola (è il comune che decide) potrai usufruire del calcolo prima casa su tutto l'immobile.
Informati presso gli uffici del tuo comune.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Fabio22 e "corrispondenti": mi trovo con mia figlia nuda proprietaria nella tua situazione e da diversi giorni stiamo dibattendo con Jerri48, Arciera ed altri sul forum "Parcheggio in parco vietato" ed hai
tre possibilità: A) convincere un notaio ad autenticare l'atto come semplice scrittura privata;
B) Idem come sopra ma pagando al fisco come se
fosse una donazione, senza nominarla (deve
apparire come atto di rinuncia...leggi cosa ha scritto jerri48 nell'ultimo post di tale forum...)
C) presentare all'affamatissimo sig."FISCO" una
istanza di "INTERPELLO".
E' quello che farò dopo un ultimo giro di notai.
Armati di pazienza e tanto coraggio. Quiproquo.
 

fabjjo

Membro Attivo
Proprietario Casa
Spero che il comune di Roma adotti questa clausola.
Io sono vermanete disperato. L'altro giorno è arrivata dall'agenzia del territorio la modifica da classe A4 a A2 dell'appartamento.
Per 60 mq dobbiamo pagare uno sporposito di IMU come seconda casa. Non lo trovo giusto questo.
 

fabio22

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao a tutti,
Magari già ne avete già discusso? o sentito parlare.


Ho appena letto un articolo interessante ,di un commercialista (Alberto De Franceschi) riporto un pezzo dell'articolo del Corriere del Veneto:
Porvate a fare la ricerca su Google.


I comuni possono equiparare all’abitazione principale, ai fini dell’applicazione della suddetta imposta, le unita’ immobiliari e relative pertinenze, escluse quelle classificate nelle categorie catastali A/1, A/ 8 e A/9, concesse in comodato dal soggetto passivo dell’imposta a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano come abitazione principale
È un cosiddetto diritto reale, che può essere trasferito e iscritto al catasto e permette, a chi riceve in uso l’abitazione, di vedersela considerata prima casa, con tanto di franchigie e deduzioni d’aliquota. «Ma l’articolo 1022 parla di famiglia - dice De Franceschi -. E la norma si può usare anche tra genitori e figli o tra fratelli». Per vedere la seconda casa diventare prima ai fini IMU basta che genitore e figlio firmino un atto di costituzione del diritto d’abitazione (lo si può scaricare dal blog di De Franceschi), su cui va fatto mettere il timbro postale per fissare la data certa da cui scatta il diritto; meglio ancora, si compie la registrazione del documento a tassa fissa con marca da bollo ordinaria, spendendo una tantum 184 euro: una strada che rende il documento inopponibile ai ricorsi tributari. A quel punto si comunica l’atto, per via scritta e protocollata, all’ufficio tributi del Comune.



Quindi basterebbe firmare con il genitore un'atto di costituzione del diritto di abitazione.

Che ne dite?

Fabio Roma
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Caro Fabio, se fosse vero quel che hai letto, dovresti correre subito al comune a chiedere conferma...poi dovresti andare al Catasto per la stessa cosa...lì ti risponderebbero che senza comunicazione della Conservatoria il tuo foglio vidimato dalla posta resterebbe lettera morta...quindi: Conservatoria...dove ti risponderebbero che senza l'autentica del Notaio
(che di fatto ha l'esclusiva in materia...) la registrazione non sarebbe possibile...Alla fine del giro ti accorgeresti, come me, che è una delle tante storture legislative, dove la legge sulla rinuncia dell'usufrutto è carente, perchè avrebbe dovuto distinguere fra donazione indiretta (così la considera il famelico fisco italiano) ad un terzo estraneo (penso ad una giovanissima amante del candidato "De Cuius" o altri meritevoli) e donazione indiretta al nudo/a proprietario/a spesso
figlio/a o madre/padre. In chiusura, il mio notaio
mi ha calcolato in euro 2.200 circa il valore della donazione indiretta a mia figlia, tenendo presente la mia età di ottantenne. Senza garanzie di essere
indenne dall'altro groviglio legislativo che è il diritto di Collazione (una vera perla giuridica per assicurare liti decennali agli avvocati...con quel che ne consegue...) io non ne farò nulla. Se esistesse
la "class action" (osteggiata per nobilissimi principi
dai sempre principi del foro) porteremmo in tribunale i notai che per gli stessi nobilissimi principi si rifiutano di autenticare la rinuncia dell'usufrutto come scrittura privata che sarebbe la via più semplice e indolore per la registrazione in Conservatoria. Da un indignatissimo Quiproquo!!!
 

Areszed

Membro Attivo
Proprietario Casa
Ciao a tutti,
Magari già ne avete già discusso? o sentito parlare.


Ho appena letto un articolo interessante ,di un commercialista (Alberto De Franceschi) riporto un pezzo dell'articolo del Corriere del Veneto:
Porvate a fare la ricerca su Google.



Quindi basterebbe firmare con il genitore un'atto di costituzione del diritto di abitazione.

Che ne dite?

Fabio Roma
Spero che il comune di Roma adotti questa clausola.
Io sono vermanete disperato. L'altro giorno è arrivata dall'agenzia del territorio la modifica da classe A4 a A2 dell'appartamento.
Per 60 mq dobbiamo pagare uno sporposito di IMU come seconda casa. Non lo trovo giusto questo.

Ho trovato questo articolo su la stampa e una guida per la registrazione del contratto di comodato d'uso.

Naturalmente la prima cosa da controllare è se il comune di Roma ha deliberato l'esenzione e quale documento richiede per applicarla.

Spero ti sia d'aiuto!

CASA E CONDOMINIO
21/10/2013

Immobili in comodato d’uso gratuito: facoltà al Comune di deliberare l’esenzione

La Legge di conversione del D.L. 31 agosto 2013, n. 102 - Disposizioni urgenti in materia di IMU, di altra fiscalità immobiliare, di sostegno alle politiche abitative e di finanza locale, nonché di cassa integrazione guadagni e di trattamenti pensionistici - (cd. “Decreto IMU”), ha incassato il via libera dalla Camera. Tra le principali modifiche che sono state inserite, è stata prevista la facoltà per i Comuni di deliberare l’esenzione dal pagamento dell’imposta municipale propria (IMU) gli immobili concessi in comodato d’uso gratuito ai familiari in linea retta e da questi utilizzato come abitazione principale. Una tipica fattispecie potrebbe essere quindi quella dell’esenzione dal versamento dell'IMU dovuta sull’immobile concesso in uso dai genitori ai figli che lo utilizzano come prima casa. Sarà sempre il Comune ad individuare i criteri e le modalità per il riconoscimento dell’eventuale agevolazione fiscale che, peraltro, potrebbe essere prevista solo per il pagamento della seconda rata IMU, così come la determinazione del limite dell’ISEE al quale subordinare la fruizione del beneficio in esame. Tra le misure contenute nel provvedimento inviato ora all’esame del Senato, in attesa dell’approvazione definitiva che dovrebbe avvenire entro il 30 ottobre prossimo, si segnala per importanza anche la previsione di aumentare il limite di detraibilità delle polizze vita in dichiarazione dei redditi.

Come si registra un contratto di comodato d'uso gratuito

La registrazione di un contratto di comodato d'uso (vedi fac-simile di contratto) di un immobile può essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell'Agenzia delle Entrate e non necessariamente presso l'ufficio del proprio domicilio fiscale.

Al momento della presentazione della richiesta di registrazione dell'atto da parte del contribuente, l'ufficio restituisce timbrate e firmate copia degli atti registrati.

Per la registrazione di un contratto di comodato di un immobile, presso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate, sono previsti i seguenti passaggi:

  1. Produrre due/tre copie, con firma in originale, dell'atto da registrare.
  2. Compilare il Modello 69, relativo alla richiesta di registrazione. Tale modello è disponibile presso qualsiasiufficio dell'Agenzia delle Entrate. E' inoltre possibile la compilazione dello stesso modello direttamente presso gli uffici dell'Agenzia.
  3. Procurarsi due/tre marche da bollo, ciascuna da € 16,00 da applicare sulle copie degli atti da registrare. Le marche da bollo non devono portare una data successiva alla data della stipula del contratto di comodato, per cui, se ad es. il contratto di comodato è firmato in data 3 dicembre 2012, le marche da bollo non devono portare una data successiva al 3 dicembre 2012.
  4. Effettuare il versamento, tramite modello F23, dell'imposta di registro, pari ad € 168,00. Il codice tributo da indicare è 109T.
  5. Portare in Agenzia delle Entrate le copie degli atti da registrare, le fotocopie delle carte d'identità del comodante e del comodatario, le marche da bollo, il Modello 69 compilato e la copia del modello F23 attestante il versamento dell'imposta di registro.
 
Ultima modifica di un moderatore:
J

JERRY48

Ospite
Attenzione ragazzi!!!
Questo problema è diverso da quello dell'OP.
Si parla di genitore che dà il comodato d'uso al figlio.
Invece fabio22 è il nudo proprietario dell'abitazione, di cui è usufruttuaria la mamma.
Due cose distinte e molto diverse con due soluzioni assolutamente differenti da trovare.
 

Areszed

Membro Attivo
Proprietario Casa
Attenzione ragazzi!!!
Questo problema è diverso da quello dell'OP.
Si parla di genitore che dà il comodato d'uso al figlio.
Invece fabio22 è il nudo proprietario dell'abitazione, di cui è usufruttuaria la mamma.
Due cose distinte e molto diverse con due soluzioni assolutamente differenti da trovare.

In realtà si parla di parenti in linea retta, discendente o ascendente. L'esempio cita genitori figli ma in linea ascendenteè figli genitori.
 

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