ROMA NERA
I fattacci della Capitale
Tor Cervara, padre esasperato uccide stalker della figlia
Un sessantatrenne, Carlo Nanni, ha ucciso Stefano Suriano, 39 anni, perché questi da tempo perseguitava la figlia e lo umiliava, con angherie continue. Nanni viveva a Tor Cervara, tra le case popolari di Casale Caletto. La persecuzione andava avanti ormai da tre anni. Suriano infatti aveva avuto una relazione con la figlia di Nanni, ma i due si erano lasciati. Il rapporto, raccontano i vicini, era caratterizzato da violenze e percosse. Spesso la ragazza riportava lesioni e lividi, perché Suriano la picchiava. Si lasciavano e si rimettevano insieme, ma la donna aveva troncato definitivamente la relazione nel 2008.
Da quel momento, l’ex compagno, già noto alle forze dell’ordine per furto nonché tossicodipendente, aveva iniziato a molestare padre e figlia. Diverse volte ha picchiato il padre dell’ex compagna, perseguitando sia lui sia la figlia, ma anche la sorella di lei. Urla, minacce di morte, aggressioni, inseguimenti, umiliazioni in pubblico da parte dello stalker ormai erano all’ordine del giorno. [B]Le numerose denunce sporte non pare avessero sortito alcune effetto, tanto che Suriano era sempre a piede libero.[/B]Fino a che Nanni, anche lui noto per precedenti penali e ormai esasperato dall’ennessima offesa, ha aggredito Suriano. Questi infatti si era recato ancora una volta a casa della donna, ma non l’aveva trovata perché in vacanza in Calabria. Era andato quindi ad una festa di quartiere dalle parti di Via Giacomo Del Duca in zona La Rustica, dove ha trovato i parenti di lei. Ma questa volta ha minacciato anche i figli della sorella della sua ex, di 11 e 4 anni. Quindi si è sfogato con il padre e la sorella, con altre minacce di morte. Ma dalla casa di Nanni hanno lanciato qualcosa (chi dice una pietra, chi un vaso di fiori), che ha colpito il lunotto della macchina dello stalker. Suriano si è dato alla fuga, vista la reazione delle numerose persone presenti, ma è stato inseguito.
Nanni ha infatti chiamato alcuni conoscenti, deciso ormai ad uccidere Suriano. Alcuni testimoni l’hanno visto mentre saliva su macchina – poi risultata rubata – con loro. I quattro l’hanno intercettato mentre faceva benzina e l’hanno massacrato con una decine di coltellate su braccia, volto e addome e violenti colpi di martello alla testa. L’uomo, che ha perso molto sangue, è stato poi soccorso. Si trovava in un’area di servizio Q8 in direzione Roma, lungo la Tiburtina, poco dopo il Grande Raccordo Anulare. L’aggressione mortale è avvenuta sotto gli occhi di molti automobilisti. E’ spirato all’ospedale Sandro Pertini, dove era stato condotto ormai moribondo dall’ambulanza.
Carlo Nanni, ormai incastrato dai numerosi indizi raccolti dai carabinieri, ha confessato, sfogando la sua esasperazione per molestie che andavano avanti da anni. E’ stato portato nel carcere di Regina Coeli. Accusato, assieme ai tre complici ancora da rintracciare, di omicidio premeditato.
Questo post è stato pubblicato il agosto 15, 2011 alle 10:17 am ed è archiviato in Notizie con i tag aggressione, carlo nanni, casale caletto, cronaca, distributore, grande raccordo anulare, la rustica, minacce, news, notizie, omicidio, ospedale sandro pertini, padre, percosse, regina coeli, roma, san basilio, sorella, stalker, stefano suriano, tiburtina, tor cervara, tossicodipendente, via giacomo del duca. Puoi seguire i commenti a questo post con il feed RSS 2.0. Puoi lasciare una risposta, o mandare un trackback dal tuo sito.
2 Risposte to “Tor Cervara, padre esasperato uccide stalker della figlia”
1. Nazzareno Straccia Dice:
agosto 17, 2011 a 5:30 pm
In un paese senza giustizia il far west e’ la normale conseguenza.
Replica
2. ROMA NERA Dice:
agosto 19, 2011 a 7:59 am
Prima di tutto grazie per il primo commento.
Le aggressioni erano risapute ma lo stalker era sempre a piede libero, da quello che risulta. Bisognerebbe capire perché non è stato arrestato prima.
Replica
Eingefügt aus <http://romanera.wordpress.com/2011/08/15/tor-cervara-padre-esasperato-uccide-stalker-della-figlia/>
Cordialmente
pagolino
I fattacci della Capitale
Tor Cervara, padre esasperato uccide stalker della figlia
Un sessantatrenne, Carlo Nanni, ha ucciso Stefano Suriano, 39 anni, perché questi da tempo perseguitava la figlia e lo umiliava, con angherie continue. Nanni viveva a Tor Cervara, tra le case popolari di Casale Caletto. La persecuzione andava avanti ormai da tre anni. Suriano infatti aveva avuto una relazione con la figlia di Nanni, ma i due si erano lasciati. Il rapporto, raccontano i vicini, era caratterizzato da violenze e percosse. Spesso la ragazza riportava lesioni e lividi, perché Suriano la picchiava. Si lasciavano e si rimettevano insieme, ma la donna aveva troncato definitivamente la relazione nel 2008.
Da quel momento, l’ex compagno, già noto alle forze dell’ordine per furto nonché tossicodipendente, aveva iniziato a molestare padre e figlia. Diverse volte ha picchiato il padre dell’ex compagna, perseguitando sia lui sia la figlia, ma anche la sorella di lei. Urla, minacce di morte, aggressioni, inseguimenti, umiliazioni in pubblico da parte dello stalker ormai erano all’ordine del giorno. [B]Le numerose denunce sporte non pare avessero sortito alcune effetto, tanto che Suriano era sempre a piede libero.[/B]Fino a che Nanni, anche lui noto per precedenti penali e ormai esasperato dall’ennessima offesa, ha aggredito Suriano. Questi infatti si era recato ancora una volta a casa della donna, ma non l’aveva trovata perché in vacanza in Calabria. Era andato quindi ad una festa di quartiere dalle parti di Via Giacomo Del Duca in zona La Rustica, dove ha trovato i parenti di lei. Ma questa volta ha minacciato anche i figli della sorella della sua ex, di 11 e 4 anni. Quindi si è sfogato con il padre e la sorella, con altre minacce di morte. Ma dalla casa di Nanni hanno lanciato qualcosa (chi dice una pietra, chi un vaso di fiori), che ha colpito il lunotto della macchina dello stalker. Suriano si è dato alla fuga, vista la reazione delle numerose persone presenti, ma è stato inseguito.
Nanni ha infatti chiamato alcuni conoscenti, deciso ormai ad uccidere Suriano. Alcuni testimoni l’hanno visto mentre saliva su macchina – poi risultata rubata – con loro. I quattro l’hanno intercettato mentre faceva benzina e l’hanno massacrato con una decine di coltellate su braccia, volto e addome e violenti colpi di martello alla testa. L’uomo, che ha perso molto sangue, è stato poi soccorso. Si trovava in un’area di servizio Q8 in direzione Roma, lungo la Tiburtina, poco dopo il Grande Raccordo Anulare. L’aggressione mortale è avvenuta sotto gli occhi di molti automobilisti. E’ spirato all’ospedale Sandro Pertini, dove era stato condotto ormai moribondo dall’ambulanza.
Carlo Nanni, ormai incastrato dai numerosi indizi raccolti dai carabinieri, ha confessato, sfogando la sua esasperazione per molestie che andavano avanti da anni. E’ stato portato nel carcere di Regina Coeli. Accusato, assieme ai tre complici ancora da rintracciare, di omicidio premeditato.
Questo post è stato pubblicato il agosto 15, 2011 alle 10:17 am ed è archiviato in Notizie con i tag aggressione, carlo nanni, casale caletto, cronaca, distributore, grande raccordo anulare, la rustica, minacce, news, notizie, omicidio, ospedale sandro pertini, padre, percosse, regina coeli, roma, san basilio, sorella, stalker, stefano suriano, tiburtina, tor cervara, tossicodipendente, via giacomo del duca. Puoi seguire i commenti a questo post con il feed RSS 2.0. Puoi lasciare una risposta, o mandare un trackback dal tuo sito.
2 Risposte to “Tor Cervara, padre esasperato uccide stalker della figlia”
1. Nazzareno Straccia Dice:
agosto 17, 2011 a 5:30 pm
In un paese senza giustizia il far west e’ la normale conseguenza.
Replica
2. ROMA NERA Dice:
agosto 19, 2011 a 7:59 am
Prima di tutto grazie per il primo commento.
Le aggressioni erano risapute ma lo stalker era sempre a piede libero, da quello che risulta. Bisognerebbe capire perché non è stato arrestato prima.
Replica
Eingefügt aus <http://romanera.wordpress.com/2011/08/15/tor-cervara-padre-esasperato-uccide-stalker-della-figlia/>
Cordialmente
pagolino