Anche se la discussione era sulla Tarsu , è sempre piacevole poter scambiare punti di vista al di fuori delle onde mediatiche del momento e mi fa altrettanto piacere poter continuare su questo tema più generale dei rifiuti di Napoli al di fuori dei discorsi ufficiali che non dicono mai nulla di quello che noi tutti pensiamo veramente. Un po' di franchezza, quindi, tra di noi non dovrebbe farci male.
Sicuramente, in un paese normale il rifiuto di pagare la tassa (seguendo tuttavia delle regole perché sia chiaro anche alle autorità che si tratta bene di una protesta e non di un modo per evadere una tassa) avrebbe senz'altro un effetto. Ma a Napoli e dintorni (scusami Fausto, ma è cosi' che la maggior parte della gente da noi vede tutto cio') la normalità sembra essere quella che vediamo adesso poiché questa situazione dura ormai da decenni.
E il rifiuto di pagare la Tarsu si aggiungerebbe ad altri disordini e tutti insieme serviranno soltanto ad intorbidire ancor più le acque e a distogliere l'attenzione dal problema principale : è troppo facile dire e ripetere sempre "è colpa dello Stato" o "è colpa del Nord" o è colpa di ... La realtà è ben altra e tutti lo sappiamo ormai : sono stati stanziati milioni per portare l'immondezza, questa volta sembrerebbe in Spagna. Mi domando : quali società di trasporto riceveranno l'incarico e da chi ? E quanto guadagneranno ancora mentre la gente continuerà a scendere per strada accanto a coloro che manifestano col viso bendato incitando alla violenza contro le forze dell'ordine ?
Vorrei precisare che tanta di quella gente che protesta a Terzigno, a Pianura, a Chiaiano è gente onesta, gente semplice, talvolta un po' rustica, ma onesta. Protesta perchè ha paura
Qui voglio essere ancor più provocatoria :io trovo anormale, anche e soprattutto in questo periodo di crisi, che la gente onesta manifesti accanto a persone che si nascondono il viso, che non esitano ad attaccare le forze di polizia anche con bombe di carta, che non esitano a distruggere veicoli delle forze dell'ordine; accanto a gente che non esita -armata di bastoni- a far chiudere i negozi di Terzigno.
Perché ? perché tutto questo dovrebbe farmi capire -a me persona onesta- che non mi si dice tutta la verità.
Per me tutto questo si chiama "controllo del territorio", non credi ?
E che la gente abbia paura lo sappiamo tutti : ma di che ? o di chi ? Chi alimenta le paure ? e a quale scopo ?
E questo articolo letto qualche giorno fa, dopo gli avvenimenti di Terzigno, sul Sole 24 ore mi è parso (o forse ho interpretato a modo mio) abbondare nel senso che le rivolte della folla sono forse pilotate per altre ragioni o altri scopi. Dimmi che cosa ne pensi e se ne sei già a conoscenza :
Terzigno capitale dell'Inps. Nel paese anti-discarica il 40% dei redditi arriva dall'ente di previdenza - Il Sole 24 ORE
'amica Ada ha ragione: la protesta è giusta. Napoli è una città che incassa, ma poi s'in****a (scusate la volgarità): la rivolta di Masaniello, la rivolta antiborbonica del 1799, le Quattro giornate....può essere che d'un tratto la città esploda, come il suo vulcano: senza preavviso.
Certo, la storia ci impara che le rivoluzioni scoppiano quando non si ha più nulla da perdere : ma sarà la buona rivoluzione ? O essa permetterà soltanto alla Camorra di perpetuarsi ?
E perché non canalizzare tutta questa energia per liberarsi una buona volta per tutti della Camorra che è il vero attore di tutto questo scempio ?
Ma forse, ci si aspetta ancora che gli altri facciano quello che non siamo capaci di fare noi stessi per difenderci noi stessi ? O forse aspettiamo ancora di fare una nuova fiaccolata per commemorare qualcuno che quel coraggio lo ha avuto e -per questo- è rimasto solo ?
Ho trovato sconvolgente questo articolo (sto andando forse...ma non tanto dopotutto... fuori argomento ?) :
Ma nel paese del padrino fanno il tifo per Gomorra- LASTAMPA.it
E l'immagine di una Casal di Principe con una strada tanto pulita mi è parsa alquanto strana : ma si sa, a Casal di Principe nessuno ha mai visto nulla... e ancor meno i rifiuti che forse stanno in un paesetto vicino ..
(noi, purtroppo, di industrie ne abbiamo ben poche)tramite la camorra? Anche Roberto Saviano ne ha parlato un bel po' e, mi pare, che la commissione antimafia non abbia smentito!
Certamente la mancanza di lavoro non aiuta ma dire che c'è solo la Camorra è ancora l'indice (scusami Fausto) di una mentalità inconscia e diffusa che serve a far accettare l'inaccettabile, un lavaggio di cervello che bisogna cambiare ad ogni costo, una mentalità che si maifesta ancora troppo spesso ; che, per me, è il riflesso di quello che io chiamo "mentalità di tipo mafioso" che inconsciamente impregna talmente anche l' onesto cittadinoche egli non riesce più a rendersi conto della disgrazia che la malattia endemica della Camorra.
E Saviano in una vecchia trasmissione di "che tempo che fa"ha anche spiegato quali parole non si devono più usare; ripete continuamente quello che la Camorra porta come distruzione al suo paese natale : il messaggio di Saviano è anche questo, cioé risvegliare la coscienza civica della sua gente affinché tutti insieme ci si rivolti contro questa e tutte le mafie che portano soltanto disoccupazione perché nessuna impresa sana verrà ad installarsi in un paese di mafia; che portano soltanto violenza, morte, distruzione e che si arricchiscono con ogni sorta di abuso (mentre la povera gente continuerà ad essere povera e continuerà a ringraziare coloro che per un tozzo di pane continueranno a mandarli in prigione o a farsi uccidere)- e affinché tutti insieme si collabori per cambiare pacificamente e legalmente le nostre istituzioni e la nostra vita.
Uniti si vince sempre, disuniti non si fa' mai nulla se non sottostare a questo o quel capo di turno. Anche la storia d'Italia ci ha mostrato quello che l'Italia disunita puo' diventare.
Per finire, ho trovato questa iniziativa a Roma abbastanza buona e civilmente valida (è il tipo di manifestazioni che mi piace vedere) e che forse potreste anche voi adottare a Napoli :
multimedia - LASTAMPA.it
ma un consiglio : non chiamatela "my Napoli" ma molto più prosaicamente "la mia Napoli".
Ciao a te e a tutti i napoletani che amiamo : la mia, la nostra rabbia è quella di vedere come una cosi' grande e bella città precipiti sempre più in basso invece di adoperarsi a risvegliare la sua cultura e la sua energia per far rinascere una città e un popolo prendendo in mano il suo destino e denunciando gli abusi (e non solo sempre e soltanto quelli delle istituzioni).