basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Se non presento il modulo, la tassazione rimarrebbe al 23% ma, superando i 15000, in sede di conguaglio dovrei versare allo stato il 4% dei 15000 poiché ho "sforato" la fascia.

La tassazione finale avviene considerando la somma dei due stipendi (Due CUD).
Sei quindi tenuta a presentare il 730 in ogni caso, per comunicare la presenza di due certificazioni.
Il conguaglio, avviene sempre , e potrebbe essere a debito o a credito.

Esempio 1.
Se il primo stipendio arriva a 7000€ totali, ed il secondo a 7500€ (sempre lordi), il totale rimane sotto i 15000€, quindi entro la prima fascia tassata al 23%: non ci sarà conguaglio.

Esempio 2.
Il primo stipendio (totale annuo) sarà di 13000€ : trattenuta IRPEF=2990
Il secondo di 14000€; trattenuta = 3220
Totale trattenute in acconto = 6210
Per entrambi il datore di lavoro trattiene il 23% , ma in sede di 730 tu dichiarerai la somma di 14000+13000=27000€.
Il conguaglio sarà calcolato sulla somma eccedente i 15000. ( 27000-15000=12000)
Solo sui 12000 sarà calcolata una trattenuta del 27% = 3240
Sui primi 15000 la trattenuta sarebbe stata di = 3450
Il totale lordo imposta dovuta sarà quindi di 3450+3240= 6690
Il conguaglio sarà pari alla differenza tra l'imposta lorda dovuta - gli acconti già trattenuti: 6690-6210= 480

Esempio 3.
Nel caso il tuo secondo datore di lavoro applicasse il 27% sul secondo stipendio , ti tratterrebbe il 27% anche sui primi 2000€ (15000-13000); quindi staresti versando in acconto più del dovuto: ed a fine anno andresti a credito di imposta.
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Non sono pratico di 730 e adempimenti verso i datori di lavoro quando ci sono due impieghi, ma il modulo che hai postato ha come titolo le "detrazioni" d'imposta: serve quindi a comunicare se hai figli e coniuge a carico, oltre a comunicare il presunto reddito totale , ad esempio avessi la proprietà di fabbricati ecc..
Sembra che in fondo al modulo tu possa specificare che hai avuto anche un altro reddito (Cud 1) ma non è facile indicare la aliquota da applicare: rischi di andare in eccesso.
Se proprio vuoi farlo, ti consiglierei di rivolgerti al tuo secondo datore di lavoro e far fare a loro la compilazione dei dati del modulo, in modo che applichino il più correttamente possibile (= stimino al meglio) cosa è bene per te.
 

pupet

Membro Junior
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Inoltre visto che il 730 dovrai farlo per "riunificare" i redditi ...potresti avere delle "detrazioni" da poter considerare (spese mediche etc etc).

Quello l'ho dovuto fare anche quest'anno in quanto già l'anno scorso avevo CUD e poi ho altre spese da "scaricare" (spese mediche e affitto).
Però ora sono ancora più confusa di prima...quando avevo solo un CUD e vivevo con i miei non ho mai fatto il 730 e guadagnavo più di adesso. Ora mi tocca farlo comunque solo perché ho due CUD e rischio di pagarci anche sopra anche se guadagno meno di prima? :occhi_al_cielo:
La sorella di un'amica che lavora al CAF mi ha passato un modulo (allegato), dicendo che è più completo di quello di prima e che dovrebbe andare bene e mi ha segnato la richiesta dell'applicazione dell'aliquota al 27%, ora mi dite che non posso applicare l'aliquota a mio piacere.
Io vorrei solo sapere cosa devo fare per non trovarmi a pagare quando faccio il 730
 

Allegati

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alberto bianchi

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Attenzione che l'effetto del Cumulo dei redditi derivanti dai 2 rapporti di lavoro non si limita alla differenza tra le aliquote nel passaggio da uno scaglione al successivo, nel caso in esame 27 % - 23 % , non produce una maggiore imposta del 4 % , ma ben superiore a causa della riduzione contemporanea delle detrazioni per "Lavoro dipendente e carichi familiari vari". Man mano che aumenta il reddito si riducono le detrazioni fino, in alcuni casi, ad annullarsi aumentando l'imposta netta in maniera abnorme.
Nel caso in esame, prima di fasciarsi la testa prima di essersela rotta, conviene farsi un calcolo provvisorio, ormai siamo quasi alla fine dell'anno, di quanto sarà l'effetto di maggior imposta sulle sole retribuzioni e quanto sarà l'effetto del credito derivante dalla detrazione di spese sanitarie, affitto, assicurazioni, etc.
Inoltre, io contatterei l'Ufficio del Personale dell'azienda con la quale si ha il rapporto di lavoro a tempo indeterminato e chiarire se accettano una dichiarazione (tipo Cud provvisorio) rilasciata dall'altro datore di lavoro con il quale si ha il rapporto a tempo determinato.
Nei casi di cambio di datore di lavoro nel corso dell'anno è previsto dalla legge che il dipendente possa chiedere al suo datore di lavoro in corso al mese di dicembre di procedere al conguaglio di tutti i redditi di lavoro subordinato percepiti nel corso dell'anno sulla base di apposita documentazione degli altri datori di lavoro (cud).
 
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basty

Membro Storico
Proprietario Casa
e rischio di pagarci anche sopra anche se guadagno meno di prima? :occhi_al_cielo:
No: spero tu sia in grado di capire e ragionare.
Un conto sono le trattenute del datore di lavoro, che sono degli acconti preventivi
Un conto è il saldo finale, che è sempre calcolato sull'effettivo reddito.
Se il tuo reddito è diminuito il saldo sarà inferiore: se gli "acconti"=trattenute del datore di lavoro sono inferiori al saldo dovrai integrare i versamenti, se saranno superiori, avrai un credito che ti verrà scontato sulle prossime trattenute o dichiarazioni.

Quanto al nuovo modulo fornitoti, la tua amica ha applicato i tuoi desiderata, suggerendo una scelta super-conservativa. In particolare:
- non ti fa applicare (in via preventiva) la detrazione di cui hai diritto come lavoratore dipendente.
- sceglie l'applicazione dell'aliquota dello scaglione superiore (27%) per l'intero secondo stipendio, pur non essendo noto quale sia l'ammontare del 1° stipendio.
- non fa attribuire il bonus IRPEF (credo si riferisca agli 80 € che spettano per i redditi inferiori ad X).

Con queste scelte, al momento della presentazione del 730, dovresti trovarti in credito: cioè ti avranno trattenuto più di quanto ti sarebbe spettato: quindi il conguaglio sarà a tuo favore.
Significa che avrai anticipato parecchi soldi allo stato; e se il prossimo anno non avrai un impiego e/o un reddito (quindi non potrai o dovrai fare il 730) non avendo un datore di lavoro che ti scali il credito maturato, dovrai chiedere un rimborso da parte della Agenzia Entrate (campa cavallo) che ti rimborserà dopo anni.
p.s.: tieni presente che i tuoi debiti verso l'agenzia li devi saldare subito (secondo le date previste): quanto ai crediti in tuo favore lo stato non ha alcuna scadenza.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Esempio 1.
Se il primo stipendio arriva a 7000€ totali, ed il secondo a 7500€ (sempre lordi), il totale rimane sotto i 15000€, quindi entro la prima fascia tassata al 23%: non ci sarà conguaglio.
Questo esempio non rispecchia la realtà.
Se i due datori di lavoro applicano alla lettera le regole nel corso dell'anno per entrambe le retribuzioni lorde non pagherà nemmeno un centesimo di imposta per effetto della "no tax area". Se non esiste alcuna rapporto, o comunicazione, tra un datore e l'altro, a fine dicembre entrambi i datori procedono alla'operazione di conguaglio (sul totale dell'anno) sull'importo di 7500 ciascuno è il conguaglio sarà
ZERO Imposte
Perchè la detrazione spettante sarà superiore al 23 % teorico di imposta = zero imposta.
A giugno ci sarà la sorpresa sui complessivi 15000 Euro.
Ora devo uscire urgentemente.
SE Volete calcolare l'IRPEF e la detrazione per lavoro dipendente, ecco la spiegazione
"
da 8.000,01 euro a 28.000 euro spetta la seguente detrazione: euro 978, aumentata del prodotto tra euro 902 e l’importo corrispondente al rapporto tra euro 28.000, diminuito del reddito complessivo, ed euro 20.000;
  • 978 + [902 x (28.000 – RC) : 20.000]
A Più tardi.
RC = Reddito complessivo.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non avevo considerato l'effetto della "no tax area" e me ne scuso. Per cui effettivamente per evitare sorprese è bene raccordare i vari datori di lavoro: spero @alberto bianchi abbia tempo per dettagliare, se necessario, i passi da fare citati al post #14.

Sarebbe stato utile anche conoscere orientativamente gli importi finali effettivi dei due stipendi:

io non sono infatti sicuro di aver inteso cosa significhi quel minore di 15.000€:
a) la somma dei due stipendi?
b) ciascuno dei due stipendi?
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Scusate se non rispondo direttamente ai vari post per questioni di tempo, ma ritengo utile leggere dentro al link che ho trovato nel fare una ricerca random e da cui ho tratto il seguente stralcio (che ancora non ho letto) dove penso ci sia la soluzione al caso in discussione:
"
Due contratti part-time. Uno dei casi in cui è molto conveniente per il lavoratore segnalare un ulteriore reddito al proprio datore di lavoro è sicuramente quello in cui è titolare di due contratti di lavoro part-time con due diverse aziende. C’è infatti il rischio di dover pagare consistenti imposte a saldo (IRPEF e Addizionali) in sede di presentazione dei redditi.

In questo caso infatti, il singolo sostituto d’imposta agisce autonomamente prendendo a riferimento il reddito di lavoro dipendente del singolo contratto di lavoro a tempo parziale di propria competenza, stipulato con il lavoratore. Ne consegue che saranno applicate due ritenute per ogni singolo reddito, ma con riferimento ad un reddito più basso di quello cumulato. Mentre per la progressività dell’imposizione fiscale IRPEF, l’imposta dovuta aumenta all’aumentare del reddito. La motivazione è il cumulo dei due redditi, che andrebbero considerati nella loro totalità. Questo genera quindi aumento dell’IRPEF a saldo rispetto a quella trattenuta dai due datori di lavoro mensilmente nelle buste paga ed a conguaglio fiscale di fine anno.

Per evitare quindi tale situazione il lavoratore deve comunicare ad uno dei due datori di lavoro il reddito percepito con il secondo contratto part-time con l’altro datore di lavoro, affinché venga effettuata l’imposizione fiscale nella busta paga, e a fine anno nel conguaglio fiscale, tenendo a riferimento i due redditi cumulati in un unico reddito più alto, il reddito del lavoratore come contribuente.


Antonio Barbato
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continua su: Le richieste del lavoratore per il conguaglio fiscale di fine anno
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Le richieste del lavoratore per il conguaglio fiscale di fine anno
 

pupet

Membro Junior
Conduttore
A questo punto vi indico, ad oggi con la busta di settembre, a quanto ammonta l'imponibile IRPEF dei due contratti:
-primo lavoro (tempo indeterminato) € 7200,75
-secondo lavoro (t. determinato) € 2490,10
per un totale di € 9690,85
Quindi difficilmente a fine anno arriverò a € 15.000 totali o comunque li supererò di pochissimo (devo considerare anche la tredicesima o quella è a sé?)
Detto questo, qual è la soluzione ideale? C'è sempre da considerare che da novembre avrò un terzo datore di lavoro che sostituirà in tutto e per tutto il primo datore (t. ind) in quanto rileverà l'attività.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
-primo lavoro (tempo indeterminato) € 7200,75
-secondo lavoro (t. determinato) € 2490,10
Dovresti dire SE mensilmente paghi delle Imposte (IRPEF)
devo considerare anche la tredicesima o quella è a sé?)
Certo la 13 fa parte del reddito annuale e dev'essere dichiarata.
a novembre avrò un terzo datore di lavoro che sostituirà in tutto e per tutto il primo datore (t. ind) in quanto rileverà l'attività.
Quest'ultimo datore di lavoro dovrà fare il conguaglio di fine anno comprendendo anche il Cud rilasciato dalla società rilevata, ed il CUD (o una dichiarazione analoga rilasciata dall'altro datore di lavoro, in modo da avere un unico Valore del Reddito da lavoro Dipendente.
Le modalità di comunicazione dei dati a chi effettuerà il conguaglio è spiegata nel mio precedente post. nr. 18
 
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