castro

Nuovo Iscritto
ok nuoviorizzonti diciamo che c'hai pure ragione e quindi?
comunque una cosa di positivo di questa discussione è che almeno a prescindere dalle idee di ognuno si parli, ci si confronti e già in questa italia (la minuscola non è una dimenticanza) che oramai è stretta tra un grande fratello un tg1 alla minzolini discussioni sulle chiappe di belen è un grande passo in avanti .... la meta è distante ma almeno qui si comincia a camminare ce ne saranno di ostacoli e imboscate ma almeno non c'è l'immobilismo della tv...
 

adimecasa

Membro Storico
Professionista
ma ci vogliamo prendere in giro, il vecchio mondo non ha più niente da dare ne da offrire, è sfruttato al massimo gira e rigira siamo sempre alle solite belle parole ma solo belle parole, chiunque vada al potere, di dx o di sx deve mungere queste vacche, con o senza latte ma queste sono da mungere non hanno altro, inutile nasconderci dietro alle belle parole di altruismo, non rimane che criticarci a vicenda ma la soluzione è lunga ad addivenire, saranno pure butade, se qualcuno ha di meglio si faccia avanti, non a parole ma con i fatti e le soluzioni. E con questo chiudo la discussione su questo argomento.:disappunto:;)
 

ada1

Nuovo Iscritto
per come la vede io NON ci sono alternative

Credi veramente quello che dici ? o è un modo di dire ?
Le alternative ci sono sempre anche se non sono ottimali al momento della scelta,dire che non ci sono significa perpetuare un sistema che tutti sembriamo condannare oppure invitare all'anarchia in un mondo senza regole in cui il primo venuto puo' dire e fare quello che vuole.

è questione di cultura... non possiamo paragonare altri paesi e popoli al nostro... siamo italiani, unici al mondo con tutte le nostre contraddizioni;

Tutti i popoli sono unici e hanno ognuno la loro cultura e i loro valori costruiti nei secoli dalle varie generazioni : i valori in cui si crede bisogna anche difenderli e fare in modo che essi siano rispettati, proprio come alcuni popoli riescono a fare.
Anche noi, in altri tempi, abbiamo saputo rispettarli e farli rispettare a tal punto che alcune delle nostre idee hanno partecipato alla creazione della cultura europea nel suo insieme.
La differenza principale tra noi e gli altri popoli è che noi siamo sempre disfattisti, mentre gli altri non si danno mai per vinti e le contrarietà è uno stimolo per loro mentre per noi diventano montagne invalicabili.

Se lo vogliamo veramente, anche noi potremo costruire l'Italia che vogliamo cioé un paese in cui dei valori comuni sono difesi da tutti indipendentemente dal loro colore politico. Basta prendere ad esempio uomini e donne di valore (e ne abbiamo) che hanno fatto la nostra storia.

Personalmente ho una grandissima fiducia nella saggezza del popolo italiano oggi oscurata da un'accorta propaganda e mi ostino a credere che un cambiamento è possibile : basta volerlo veramente e non aver paura di sollevare dappertutto dibattiti sul tema che ci interessa affinché se ne parli e si scambino le idee
 

nuoviorizzonti

Membro Attivo
Professionista
premessa...
adimecasa io i tuoi post non li capisco... mi sforzo ma non capisco proprio quello che intendi dire :occhi_al_cielo:

ADA io sono fermamente convinto che non ci siano alternative. Da sempre esprimo il mio voto politico secondo le condizioni (generali del paese) al momento del voto... perchè anche in italia le cose cambiano e quindi appoggio chi in quel momento mi da l'impressione di poter centrare più obbiettivi.
Oggi cosa si vede? salotti televisivi dove politici alla soglia dei 70 anni usano altisonanti paroloni (dx e sx) come rilancio dell'economia, dei servizi della sanità taglio del cuneo fiscale... ma dove? cosa? chi? quando? ma di cosa stiamo parlando.... ma questa gente chi pensa di incantare?... (stop parentesi politica)

- CASTRO.PAROLA D'ORDINE OTTIMIZZARE.
in italia la partitocrazia (dai sostenitori dei nani da giardino ai sostenitori della cannabis) rende impossibile una gestione uniforme e compatta senza sorprese e ribaltoni (la media di governo in carica è circa 18 mesi) e all'interno della stessa si perdono per strada troppe opportunità.
ok parlare dei problemi ma come si nota, solo qui siamo 4 gatti con 5 idee... figuriamoci a livello nazionale...
per fare un po di chiarezza cominciamo a fare 2 schieramenti (non che il modello americano sia il massimo ma nella realtà italiana forse servirebbe) politici, neri e bianchi, chi vince resta in cattedra 4 anni/5 anni e dà continuità al proprio lavoro, alle proprie idee, ai propri programmi, alla fine gli italiani tireranno una riga e faranno un bilancio.

COMUNISMO SOCIALE (io lo chiamo così nella mia idea che vuol dire:
- stato sovrano (non in mano alle banche),
- stato che lavora per gli interessi del cittadino attuando politiche manageriali nei settori pubblici tali da dare SEMPRE bilanci positivi (o compensabili con altri enti gestiti) con bonus di produzione,
- Agenzia delle Uscite; ente per la tutela del cittadino che effettua un monitoraggio di come e perchè viene speso il denaro pubblico.
solo alcuni esempi ma il concetto è molto più esteso (e restarà un mio concetto... inattuato)
 

raflomb

Membro Assiduo
Il tuo "comunismo sociale" può essere una buona idea, sono gli uomini che lo dovrebbero portare avanti che devono essere all'altezza. Altrimenti si rischia un comunismo poco sosciale.
Ne deriva che in ultima analisi è l'onestà è la morale pubblica che sempre deve prevalere in coloro che si accingono a detenere la res publica, qualsiasi sia il modello sociale da proporre e perseguire.
Fintanto non si rifonda il modo di pensare, tutti i modelli sono destinati al fallimento. Oggi la politica viene vista come punto d'arrivo di una carriera professionale, come prestigio e ricchezza da vantare, o per cogliere i privilegi più disparati.
Altrimenti ci sarebbe un Berlusconi a comandare un Paese nobile di cultura e ingegno come l'Italia? Ci sarebbe un Dalema, un Veltroni, un Pannella che da 50 anni sono in politica? Ci sarebbero i giovani Trota e Minetti, che senza nè arte e nè parte, percepiscono 12.000 € netti al mese?
No! In una Nazione normale che aspira a realizzare un modello sociale in senso stretto tutti questi personaggi, politicamente non dovrebbero esistere. Ma ci son. Ed è questo il vero problema.
 

ada1

Nuovo Iscritto
ADA io sono fermamente convinto che non ci siano alternative. Da sempre esprimo il mio voto politico secondo le condizioni (generali del paese) al momento del voto... perchè anche in italia le cose cambiano e quindi appoggio chi in quel momento mi da l'impressione di poter centrare più obbiettivi.
Oggi cosa si vede? salotti televisivi dove politici alla soglia dei 70 anni usano altisonanti paroloni (dx e sx) come rilancio dell'economia, dei servizi della sanità taglio del cuneo fiscale... ma dove? cosa? chi? quando? ma di cosa stiamo parlando.... ma questa gente chi pensa di incantare?... (stop parentesi politica)

Sono d'accordo sui soliti noti, ed è per questo che in varie occasioni in altri posts ho parlato della gerontocrazia italiana : non solo nei dibattiti televisi ma nelle foto di riunioni varie in cui si decide questo o quello, le personalità di cui parlano i giornali e di cui si parla nelle informazioni : quanti hanno meno di 60 anni ?
Perché non c'è un'età massima anche per loro per andare in pensione obbligatoriamente ?

L'Italia è un paese di vecch(il più vecchio al mondo dopo il Giappone, credo) i governata vecchi che hanno perso di vista l'evoluzione del mondo e incapaci di rigenerarsi.
E i giovani in Italia sono anche molto poco preparati : gli studi universitari che durano all'infinito senza che ci siano limiti perché essi finiscano entro 2 anni massimo dalla loro scadenza naturale fanno che abbiamo molti giovani che vivono grazie alle loro famiglie e si immettono tardi (dopo i 30 anni, in genere) sul mercato del lavoro mentre in altri paesi essi cominciano la loro vita professionale a 22, massimo 25 anni. Anche questo è uno degli handicap attuali dell'ITALIA di cui si preferisce non parlare ma che spiega anche molto bene perché in Italia il tasso di disoccupazione dei giovani è molto elevato e che essi non offrano ancora a noi tutti le "élites" di ricambio di cui la società italiana nel suo insieme avrebbe tanto bisogno per rinnovare il suo modo di affrontare le sfide e risolvere i problemi.
Lo status quo regna sovrano ma noi ce ne accorgiamo appena e non cerchiamo neanche più di vedere se veramente non ci sono alternative ai politici che popolano le nostre tv e i nostri giornali.

Nonostante tutto -sono una inguaribile ottimista (mio padre mi diceva sembra : senza speranza non c'è futuro e per avere il futuro che vogliamo bisogna sperare ed agire nel rispetto delle leggi)- io continuo a credere che tra di noi italiani qualcuno c'è che potrà offrirci un'altra prospettiva : cominciamo ad essere più attenti a quello che ci circando ed accordare attenzione anche a quelli che sembrano oggi sconosciuti

Aggiunto dopo 4 minuti :

In una Nazione normale che aspira a realizzare un modello sociale in senso stretto tutti questi personaggi, politicamente non dovrebbero esistere. Ma ci son. Ed è questo il vero problema.

Mi sono collegata direttamente sul post di nuoviorizzonti e ho appena letto, dopo la mia risposta, il messaggio di Raflomb che condivido in pieno : è questa anche la gerontocrazia di cui parlo e in tutta la vita politica italiana, in tutti i centri di potere italiani
 

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