non è un reato ma è certo una irregolarità. Gli assegni non sono come le cartine delle sigarette che se non vanno bene si possono buttare vie: non per nulla gli assegni sono numerati, la banca emettitrice ha registrazione degli assegni consegnati con il libretto al correntista. Tanto è vero che se si chiude il c/c bisogna restituire il libretto degli assegni; la prima cosa che fa la banca è controllare che gli assegni mancanti dal libretto siano rientrati. Se qualche assegno non è rientrato, visto la richiesta di chiusura, parte una ricerca presso le altre banche per assicurarsi che qualche assegno non rientrato sia in giacenza presso le concorrenti. Questa ricerca può allungare i tempi per la determinazione del saldo di chiusura.
Quando si usavano gli assegni mi sono beccato un "paliatone" da parte del cassiere della banca il quale ad una mia richiesta di un nuovo carnet di assegni mi avvisò che non era rientrato un assegno facente parte di un libretto vecchio di quasi due anni. Allora mi ricordai che una volta mentre compilavo distrattamente un assegno avevo scritto il nome del beneficiario al posto della somma; per evitare problemi compilai correttamente un nuovo assegno e quello vecchio lo stracciai. Raccontato il fatto all'impiegato questo mi disse che avevo fatto male a stracciare l'assegno, che avrei dovuto tenerlo e consegnarlo, con comodo ma consegnarlo, in modo che venisse registrato il rientro e distrutto dalla banca. Così mi fece compilare una dichiarazione nella quale asserivo di aver distrutto l'assegno numero tale ecc... ecc... .
Si, va beh, anche a me è capitato una volta di prendere una multa perchè ho attraversato A PIEDI il semaforo con il rosso.
Spesso ho stracciato l'assegno e rifatto perchè... mi emoziono a scriverli, e nessuno mi ha mai detto niente. Solo una volta, quando non ho riportato il libretto assegni esaurito, il bancario mi ha detto che invece di stracciarlo sarebbe stato meglio riportarglielo (con il collega che mi faceva le facce per indicarmi che era un tipo palloso).
Tornando seri, io non ho mai sentito che un atto di finta compravendita, con tutti i contraenti d'accordo, possa venire annullato. Non sarebbe certo contestato dall'Agenzia delle Entrate in quanto le tasse vengono regolarmente pagate (e a loro quello importa), e poi ovviamente non ci sarebbero mutui di mezzo.
Non capisco verso chi sarebbe compiuta l'irregolarità.
Comunque, per fare le cose perfette, basta che il padre, una settimana prima del rogito, versi la somma nel conto del figlio, per recuperla al rogito.
Se non avesse i liquidi da versare nel conto a tutti e 4 figli, potrebbe fare un rogito per volta alla settimana.