Donazione a due fratelli dubbi

[Gianco]

Quindi nella ripartizione delle quote la suddivisione si fa valutando il patrimonio considerando i 51 mila e rotti €, dividendo per le quote spettanti, colui che ha avuto la donazione dovrà essere integrato della differenza. Ho capito ma resto convinto che non sia così. Cercherò di documentarmi.

 

[Cindy1]

Sempre il brocardi (ma come altri siti curati da legali )commenta così la collazione di denaro...

Essendo un'obbligazione pecuniaria, cioè avente ad oggetto una somma di danaro, essa è assoggettata al principio nominalistico (v. art. 1277 del c.c.). Oggetto di imputazione è la somma di denaro che ha costituito oggetto di donazione, rimanendo irrilevante l'intervenuta svalutazione monetaria.

 

[Gianco]

Il discorso è molto semplice i 51.000 € avuti nel '90 che erano una grossa cifra, se la consideri oggi, corrisponde a 100.000 €. Per cui se tre fratelli fossero eredi dello stesso de cuius di un conto corrente con 249 €, sommati ai 51.000 diverrebbero 300.000. Quindi a ciascuno spetterebbero 100.000 e Tizio riceverebbe altri 49.000 €.
Spero di essere stato chiaro. Sono convinto che gli altri due fratelli s'incaxxerebbero, a ragione, aggiungo io.

 

[Cindy1]

249 €,

249 k € non mi trovavo coi conti....

Quindi a ciascuno spetterebbero 100.000 e Tizio riceverebbe altri 49.000 €.
Spero di essere stato chiaro. Sono convinto che gli altri due fratelli s'incaxxerebbero, a ragione, aggiungo io

Pienamente d'accordo... io più o meno mi trovo in una situazione simile a Miky68...
Comunque la situazione ha una sua logica, come diceva qualcuno prima di noi, non va considerata la svalutazione monetaria intervenuta negli anni per il semplice motivo che si tratta di una donazione e non di un finanziamento, il quale produrrebbe interessi attivi ecc ecc...
Giusto o meno che sia: dura lex sed lex, con buona pace di tutti

 

[rita dedè]

Sinceramente, anche io tendo a ragionare, come @Gianco ....... possibile che 51 Mila euro donati, 10 anni prima della apertura della successione, valgono, 10 anni dopo uguale, a 10 anni fa?
Nel frattempo.........
invece se il de cuius anziché donare 51 Mila euro, avesse donato, un appartamento, sul appartamento si calcola il valore , al momento della apertura della successione! E non il valore che aveva al momento della donazione!
Non è un po’ sbilanciata la valutazione dei valori?

 

[Cindy1]

invece se il de cuius anziché donare 51 Mila euro, avesse donato, un appartamento, sul appartamento si calcola il valore , al momento della apertura della successione! E non il valore che aveva al momento della donazione!
Non è un po’ sbilanciata la valutazione dei valori?

beh non sono una valutatrice immobiliare di professione , ma per mia esperienza molti immobili nel tempo tendono alla svalutazione che al contrario, soprattutto poi per come va l'andamento del mercato immobiliare italiano,che non è propriamente quello tedesco...

 

[Dimaraz]

se il de cuius anziché donare 51 Mila euro, avesse donato, un appartamento, sul appartamento si calcola il valore , al momento della apertura della successione! E non il valore che aveva al momento della donazione

Premesso che ragionando per "logica istintivo popolare" il dispositivo della collazione/riduzione potrebbe anche non esistere (perché le liberalità decise in vita nel pieno possesso delle facoltà mentali...devono essere revocate su istanza di altri???!!!)... quando si ragiona su una Legge non bisogna immaginare cose diverse da quelle specificatamente scritte.

Si restituisce il dono e nient'altro:
-se è denaro se ne rende il valore nominale.
-se è un bene materiale (mobile od immobile) si rende tale bene (salvo variabili o impossibilità che ora trascuriamo)

Gli immobili non hanno sempre avuto quotazione crescente: chi ha acquistato nel periodo pre-crisi ora non recupera quanto speso (immobili commerciali/produttivi valgono ancora la metà delle quotazioni massime in certe aree)...ma dubito che quanti ora invocano la svalutazione troverebbero corretto che il donatario (si trovassero in tale ruolo) di un immobile debba integrare la perdita di valore del mercato.

 

[Gianco]

Nel frattempo.........
invece se il de cuius anziché donare 51 Mila euro, avesse donato, un appartamento, sul appartamento si calcola il valore , al momento della apertura della successione! E non il valore che aveva al momento della donazione!
Non è un po’ sbilanciata la valutazione dei valori?

il ragionamento corrisponde, tant'è che se si rivaluta il valore cresce, se si svaluta il coefficiente è più basso o al limite negativo. Per questo esiste l'istat.

 

[rita dedè]

No, non corrisponde, ha detto bene dimaraz, lo ha spiegato molto bene il punto,
Il valore dei soldi, nell’arco di 20 anni può diminuire, anzi diminuisce,
Ed il valore di un immobile, a seconda della situazione economica-politica, non sempre aumenta, ma va a diminuire!
Fila giusto quello che spiega @Dimaraz ! Intendi?

 

[Dimaraz]

La cosa diviene forse più comprensibile se ci riferiamo a dei "titoli" dati in donazione: supponiamo che il genitore abbia donato al figlio nel Luglio 2010 un pacchetto di 100mila azioni Unicredit che in quel momento valevano 70 Euro cadauna...oggi, per collazione , le deve "restituire"...con un valore di mercato odierno di 16,95.
Verranno valorizzate per il valore corrente ...e nulla può essere preteso per il crollo della quotazione.

Ps.
Anzi...in realtà qualcosa andrebbe preteso... da noi tutti:
che i dirigenti di tutte le banche che hanno concesso credito agli "amici degli amici" senza garanzie causando buchi nei bilanci siano spogliati di tutti i loro averi e che si inchinino difronte ai cittadini...non obbiettando se qualcuno dei correntisti/azionisti turlupinati si prenderà delle soddisfazioni da "dietro".