Miky68

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ma se ci fossero le prove che il denaro proviene dalla permuta di un terreno edificabile di proprietà di mio padre, che l'ha venduto ad un costruttore in cambio della costruzione della casa, in questo caso si configura donazione indiretta?
 

Gianco

Membro Storico
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Com'è intervenuta tua sorella? L'atto di permuta che tuo padre ha stipulato con l'impresa avrebbe dovuto vedere tuo padre come proprietario della costruenda casa. Solo dopo lui avrebbe potuto cedere il grezzo a tua sorella che avrebbe provveduto a portarla a termine..
 

Miky68

Membro Attivo
Conduttore
non ricordo, dovrei rivedere il contratto che era stato fatto nel 1991. Nel 2003 è stato fatto l'atto di donazione di 65.000 euro + altri terreni agricoli a mia sorella e il notaio aveva specificato che quel denaro era stato donato per aiutarla ad edificare la casa. Potrebbe essere che nel contratto tra il costruttore e mio padre avessero indicato questa cosa. Mi rileggerò il contratto perchè dopo tanti anni non ricordo il contenuto esatto.
 

Miky68

Membro Attivo
Conduttore
Buongiorno, mi rivolgo al gentilissimo Giaco in merito a quanto discusso ieri. Ho riletto il contratto in effetti era stato fatta una vendita del terreno e successivamente la donazione di denaro. Ora le mie domande sono:
1. sapendo che il denaro indicato nel contratto di donazione è inferiore a quello realmente donato come posso far valere i miei diritti?
2. il valore dell'immobile indicato nel contratto di donazione è il valore catastale?
3. al momento della collazione verrà rivalutato l'immobile sul valore presente nel contratto oppure sul valore di mercato, di una ipotetica vendita?
Grazie
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
1] saperlo ma non poterlo dimostrare è inutile, a meno che tua sorella ammetta quanto realmente ricevuto.
2]di solito si
3]valore di mercato
 

Miky68

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Conduttore
ora ho chiarito i miei dubbi e ho capito che nel momento che mancherà mio padre per me saranno guai in quanto risulterà che io avevo ricevuto di più di mia sorella, anche se nella realtà siamo alla pari ma non lo potrò dimostrare. Se la mia casa donata vale ad oggi 100.000 euro dovrei dare a mia sorella 30000 euro per la differenza in base al denaro dichiarato che lei ha ricevuto nella donazione. E' assurdo!
Cosa potrei fare? Dato che mia sorella non ci sente proprio a mettere le carte in tavola...
- Posso rinunciare alla donazione ricevuta nel 2003? e quindi rifiutare l'immobile che verrà poi annesso al restante patrimonio del padre? Non credo però...altre strade?
Grazie
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Cosa potrei fare? Dato che mia sorella non ci sente proprio a mettere le carte in tavola...
Intanto non è detto che tua sorella contesti quanto da te ricevuto .
Inoltre, se vuole dimostrare che è stata lesa la sua quota di legittima, dovrà farti causa, dopo la morte di tuo padre.
Se lo facesse, nella peggiore delle ipotesi, potrai sempre vendere il tuo immobile e con il ricavato dare quanto le spetterebbe. Non credo abbia senso pensare a rinunciare all’immobile, visto che , finché saranno in vita i tuoi , non hai molte spese da sostenere.

Ovviamente sono solo indicazioni di massima, dato che non dici nulla sull’eventuale esistenza di altri beni di tuo padre, sulla posizione di tua madre in tutta la faccenda (paradossalmente anche lei potrà impugnare le donazioni fatte a voi da tuo padre, Se lesive,poiché anche lei sarà erede legittimaria, se sopravvive a lui).
Inoltre, con i genitori ancora in vita, potresti cercare un chiarimento con tutti presenti, spiegando le problematiche future, per evitare problemi poi.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
P.S. Se quando mancherà tuo padre tua madre sarà ancora in vita, il valore da calcolare per l’immobile di cui ha ricevuto in donazione solo la nuda proprietà sarà
quello della nuda proprietà a valore attuale ( poiché tua mamma manterrebbe l’usufrutto), se sarà già mancata tua mamma si dovrà valutare il valore della piena proprietà.

Le variabili, come vedi, sono diverse.
 

Miky68

Membro Attivo
Conduttore
grazie per le tue risposte.
Mio padre è molto anziano ed è difficile fargli comprendere questi concetti e gli eventuali inghippi, mia madre è incapace di intendere e di volere. I rapporti con mia sorella si sono deteriorati in questi ultimi anni per vari motivi che non sto qui ad elencare. Quello che mi preoccupa è proprio il comportamento che potrebbe avere mia sorella nel momento della morte dei miei genitori. Mio padre aveva fatto la donazione proprio per evitare problemi in futuro ma ho l'impressione che quella donazione non sia stata fatta nel migliore dei modi e che possa creare non pochi problemi in futuro.
Non ho ancora capito una cosa: esiste la collazione che mi sembra di aver capito sia obbligatoria nel ns. caso (eredi 2 figlie), ovviamente io mi riferisco al momento della mancanza di entrambi i genitori, attraverso la quale tutti i beni donati vengono uniti al patrimonio del defunto. Mia sorella,accettasse le donazioni fatte a suo tempo da mio padre, che rilevanza avrebbe allora la collazione? se serve proprio per parificare tra gli eredi le quote ereditarie? Non ne capisco il senso. Avevo capito invece che con la collazione in presenza di donazioni tutti i beni donati e non vengono sommati e poi divisi tra gli eredi (in questo casi figlie) a meno che non ci sia la dispensa che è assente nel nostro caso
 

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