Registrarsi è gratis ed elimina la pubblicità
Corretta impostazione. Anzi dovrebbe semmai risarcire il danno cagionato (sottrazione di terreno altrui causa nuova opera); risarcito il danno cagionato, potrà chiedere un rimborso solo dimostrando la necessità dell'intervento da lui eseguito, cosa assai improbabile nel caso di specie; infatti, se il muro fosse stato pericolante andava fatta un'opera diversa ed efficace che evitasse le cause del continuo ammaloramento, non di certo un tampone temporaneo che a nulla servirà (se non danneggiare chi è a monte)Non penso che il vicino potrebbe pretendere una quota parte delle spese da Luisa, in quanto egli ha eseguito i lavori di sua iniziativa e non a seguito di una decisione comune documentabile
Per contro, il rinforzo murario dalla parte della proprietà di Luisa, potrebbe provocare un ristagno di acqua a monte, ovvero nel terreno di Luisa stessa, danneggiandola.Può essere che l'intervento, stante la presenza dell'acqua, causa la pendenza del cortile, provocasse infiltrazioni sulla muratura. Pertanto, il lavoro eseguito, ancorché contro ogni regola del vivere civile, potrebbe essere stato finalizzato con una muratura profonda in calcestruzzo a riparare il contatto diretto dall'acqua con la parete divisoria.
A dimostrazione che nulla può essere improvvisato e che sempre si debba diffidare di quanto, non concordato, sia graziosamente offerto/imposto...potrebbe provocare un ristagno di acqua a monte, ovvero nel terreno di Luisa stessa, danneggiandola
L'esecuzione dei lavori dei quali trattiamo non alterano il problema nei confronti di Luisa, tutelano maggiormente solo la muratura divisoria.Per contro, il rinforzo murario dalla parte della proprietà di Luisa, potrebbe provocare un ristagno di acqua a monte, ovvero nel terreno di Luisa stessa, danneggiandola.
Gratis per sempre!