fasa78

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Ciao a tutti vi chiedo un chiarimento.

Ho acquistato una casa singola 4 anni fa. Il proprietario siamo io e mia madre.
In caso di divorzio con figli minorenni, in questo caso la casa a chi spetterebbe visto che c'è di mezzo anche mia madre ?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
bisogna vedere in quali percentuali tu e tua madre siete comproprietari; se tua madre è residente in questa abitazione e se il giudice in caso di separazione (che precede il divorzio) affida i figli a tua moglie. Se il giudice affida i figli alla madre tu devi lasciare casa e se hai acceso un mutuo continuare a pagarlo; se sei in affitto continuare a contribuire al pagamento dell'affitto e se lei non ha introiti, pagarlo tutto per intero.
 

fasa78

Membro Attivo
Impresa
Ciao Luigi siamo al 50% io e mia madre.
In sostanza nella peggiore delle ipotesi vorresti dire che sia mia madre che io dobbiamo lasciare la casa "nostra" per darla alla mia eventuale ex moglie ?
 

Excalibur

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Proprietario Casa
Dipende molto dal giudice, dalla posizione economica della moglie e dall'affidamento dei figli che, in teoria dovrebbe essere congiunto, ma in pratica - salvo luminose eccezioni, viene dato d'ufficio alla madre come genitore collocatario anche se la legge non lo prevede più.
 

Excalibur

Membro Attivo
Proprietario Casa
Si parla di figli minori, ovviamente. Se hai un buon avvocato e i figli sono maggiori di otto anni è possibile che il giudice li ascolti prima di decidere dove devo vivere. E poi dipende se la separazione è consensuale (in questo caso la coppia prende degli accordi tramite avvocati) o se è una non consensuale in cui alla fine è il giudice che decide.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
In sostanza nella peggiore delle ipotesi vorresti dire che sia mia madre che io dobbiamo lasciare la casa "nostra" per darla alla mia eventuale ex moglie ?
Se tua madre, oltre che proprietaria, è residente nell'immobile insieme a voi, dubito che la casa possa essere assegnata alla moglie , mandando via la madre proprietaria.

Se invece è proprietaria ma non abita li, è facile che la casa venga assegnata alla moglie.
Questo perché il presupposto è che la madre/comproprietaria abbia ceduto in comodato la sua quota di casa (ma vale anche se la casa fosse tutta di proprietà di uno o di entrambi i suoceri ) perché il nuovo nucleo famigliare ne facesse la sua abitazione a tempo indeterminato.
Cosa differente se fosse un comodato a termine , o soggetto a condizione sospensiva.
E questo obiettivo non viene meno con la separazione; in fondo l'assegnazione dalla casa coniugale avviene per la tutela dei figli, e non dei coniugi.
 

Excalibur

Membro Attivo
Proprietario Casa
E questo obiettivo non viene meno con la separazione; in fondo l'assegnazione dalla casa coniugale avviene per la tutela dei figli, e non dei coniugi.
A dire il vero la legge dispone per un affido condiviso in cui il figlio viva parte del mese con un genitore e parte con l'altro, avendo entrambi il diritto di vederlo quando è con l'altro genitore. Si continua invece, anche nei casi in cui i padri sarebbero più che disposti a prendersi cura del figlio/a nella vita quotidiana, ad assegnare a un genitore (la mamma) un ruolo prevalente che coinvolge di conseguenza anche la casa.
Poi certo si dovrebbero valutare le situazioni una per una ma credo che nessuno vorrebbe vedere la madre e/o il padre dei suoi figli in mezzo a una strada.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Luigi, parole sante! Chi ha avuto l'esperienza lo può confermare.
Nel nostro caso è evidente che non si possa imporre alla suocera di convivere con la nuora, per ovvi motivi. In tal caso la moglie con i figli troveranno un'altra sistemazione ed il marito dovrà contribuire adeguatamente come "giustizia" dispone.
 

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