U

User_57027

Ospite
al catasto nulla importa della regolarita' urbanistica. Per assurdo se edificassi dentro al colosseo l'ufficio accatasterebbe senza battere ciglio.
E' poi logico che se l'immobile non e' catastato, non e' volturabile. Ma con loro non si sfugge. Ormai quasi tutti gli immobili catastalmente "fantasmi" sono stati scovati.
Pagano di conseguenza l' IMU tari tarsu che il comune ben volentieri riscuote pur essendo abusivi e sapendo che sono abusivi.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Sono consapevole delle problematiche che una costruzione abusiva comporta anche nei confronti degli eredi non colpevoli di abusivismo edilizio, e proprio per questo motivo sono tentato a rinunciare all'eventuale lascito.

Ci abitano gia' ed uno di questi sono io. Nei nostri confronti e' registrato un comodato di uso gratuito a tempo indeterminato.
Questo tipo di testamento ci e' stata suggerito dal nostro geometra. Dato il carattere abusivo dell'opera, in assenza di una disposizione testamentaria, ad ogni erede spetterebbe una quota indivisa della proprieta' essendo vietata la circolazione di immobili abusivi anche
Purtroppo forse sono io che mi preoccupo tanto. Il fatto e' che ho scoperto l'abusivita' dell'opera circa 4 anni fa e da allora non ho mandato digerito bene la notizia. In questo edificio io ci sono nato e ci vivo

Non avevi spiegato che già abitavi quello che ti è destinato.

C'è un problema perché esiste anche l'accettazione tacita dell'eredità.

Quindi per restare fuori dal problema dovresti pure traslocare altrove.

Certo che il vostro Geometra è una "sagoma"... peggio di un azzeccagarbugli.
 
U

User_57027

Ospite
C'è un problema perché esiste anche l'accettazione tacita dell'eredità
Secondo me, se rifiuttassi con un contratto di comodato d'uso stipulato prima della rinuncia, chi vuoi che sappia se l'accettazione e' tacita o meno a parte i chiamati all'eredita?
A loro non interessebbe il mio rifiuto perche' motivato dal fatto di volermi cautelare da un'eventuale applicazione del TU dell'edilizia.
 
U

User_57027

Ospite
Per quanto riguarda il geometra, credo che di queste situazioni da lui suggerite c'e' ne siano molte in Italia, paese con immenso patrimonio edilizio abusivo.
Nella mia citta' conosco molto bene le zone territoriali omogenee del PRG e sono in grado di distinguere i terreni edificabili da quelli che non lo sono.
Con il semplice Google Earth posso tornare indietro nel tempo e visionare il cambiamento edilizio nel territorio all'indomani dell' ultimo condono edilizio del 2003.
Orbene, il risultato e' impressionante. Migliaia e migliaia di nuove abitazione o dozzine di quartieri costruiti non solo su terreni agricoli ma anche in zone di particolare pregio per la presenza di svariati vincoli (sismici, paesaggistici, idrogeologici, aeroportuali etc). Il tutto con piscine alberi tropicali e vari lussi. Tutto MATEMATICAMENTE ABUSIVO ED INSANABILE.
Io rimprovero e non perdono mio padre per quello che ha costruito. Tuttavia correva l'anno 1976. Oggi dopi 43 anni e' peggio di prima.
Scusate lo sfogo.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista

Gianco

Membro Storico
Professionista
Nel senso che il catastò accetta l’accatastamento di un nuovo edificio totalmente privo di titolo edilizio?
Il catasto è obbligato a ricevere l'accatastamento di tutti i fabbricati in quanto la sua funzione è solo ed esclusivamente fiscale. Con l'operazione "fabbricati fantasma", che se non erro era partita negli anni '97, '98, il catasto ha cercato di censirli tutti e laddove il privato non provvedeva il catasto stesso incaricava dei professionisti, che si erano dichiarati disponibili, a provvedere in merito. Vero è che quell'operazione si limitava ad indicare l'esistenza di un fabbricato nella particella interessata ed era eseguita a titolo gratuito.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
In rete circolano informazioni leggermente diverse.
In merito ai fabbricati fantasma è vero che procedevano d’ufficio in caso di inadempienza del proprietario, ma mi risulta che seguivano sanzioni ecc.
Poi che non vengano applicate , .....

Circa la pratica di accatastamento due o tre siti dicono che va indicato anche il titolo. Evidentemente non è un dato bloccante
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Circa la pratica di accatastamento due o tre siti dicono che va indicato anche il titolo. Evidentemente non è un dato bloccante
Sono dichiarazioni prive di fondamento, poiché sia il tipo mappale che l'accatastamento avviene per via telematica e nella procedura non è richiesta alcuna informazione in merito. Vero è che la comunicazione di fine lavori, comprendendo l'accatastamento, devono essere presentati entro un mese.
 

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