Maria Engie

Nuovo Iscritto
Conduttore
Salve, vorrei chiedere un consiglio su una situazione tragica che sto vivendo.
Abito a titolo gratuito da oltre 20 anni, presso un immobile intestato ad una Ditta. L'immobile, nel 2016, è stato pignorato e messo a mia disposizione come "utilizzatore" a titolo abitativo dal custode.... In effetti, io ho cresciuto dopo la separazione, mia figlia in questa casa, come mio domicilio e stabile dimora... l'ho arredata, con mobili fatti pure su misura, mi arrivano le tasse da pagare a nome mio. Il problema è che la casa è stata venduta all'asta due settimane fa, e vorrei sapere se io posso fare valere il mio diritto di abitazione nell'immobile, diritto di cui vengo a conoscenza solo oggi...
Cosa posso fare?
Grazie mille.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Il problema è che la casa è stata venduta all'asta due settimane fa, e vorrei sapere se io posso fare valere il mio diritto di abitazione nell'immobile, diritto di cui vengo a conoscenza solo oggi.
ma il diritto di abitazione ti è stato assegnato da un giudice in conseguenza della separazione da tuo marito che, essendo il proprietario, aveva messo la casa nel patrimonio della azienda di cui era socio o amministratore unico? Chi compra un appartamento gravato da un diritto di abitazione di una persona ancora giovane come lo sei tu?
Perché altrimenti sembrerebbe un comodato d'uso gratuito e quando cambia il proprietario dell' appartamento, se il nuovo proprietario vuole l'appartamento per abitarci, il comodante deve lasciare l'appartamento.
 
U

User_29045

Ospite
Il "diritto di abitazione" non è "pourparler", ma è un diritto reale che ha una sua precisa definizione, e che soprattutto risulta da una visura catastale, sebbene il catasto non sia probatorio.

Partendo dalla visura catastale, chi ha diritti reali su questo immobile? Se il tuo nome non compare, opterei per la tua esclusione da qualunque diritto su questo appartamento.
 
U

User_29045

Ospite
presso la Conservatoria dei Registri Immmobiliari.

Esatto, è la conservatoria dei registri immobiliari che fa fede per poter stabilire chi può vantare diritti su tale immobile.

"A naso", senza aver visto nulla, ho il sospetto che stiamo parlando di una persona che ha beneficiato per lungo tempo del comodato gratuito, e che tale vantaggio stia per concludersi.
 

Maria Engie

Nuovo Iscritto
Conduttore
ma il diritto di abitazione ti è stato assegnato da un giudice in conseguenza della separazione da tuo marito che, essendo il proprietario, aveva messo la casa nel patrimonio della azienda di cui era socio o amministratore unico? Chi compra un appartamento gravato da un diritto di abitazione di una persona ancora giovane come lo sei tu?
Perché altrimenti sembrerebbe un comodato d'uso gratuito e quando cambia il proprietario dell' appartamento, se il nuovo proprietario vuole l'appartamento per abitarci, il comodante deve lasciare l'appartamento.
 

Maria Engie

Nuovo Iscritto
Conduttore
Buonasera, l'appartamento mi è stato assegnato venti anni fa dal giudice, al momento della separazione. La Ditta in questione, che ha maturato il debito, è una ditta individuale che non ha nulla a che fare con il mio ex marito. Ciò che vorrei provare è che ne ho il diritto di abitazione, abitandoci da oltre venti anni....scusatemi, sto cercando un modo per non liberare subito la casa, in quanto lavoratrice precaria.
 

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