ciriaco

Nuovo Iscritto
Salve sono Ciriaco
scrivo per proporre il seguente quesito:
mio padre con atto notarile in vita ha donato la propria casa ai suoi tre figli riservandosi l'usofrutto. Dopo la sua morte è stato richiesto il "consolidamento dell'usofrutto" senza altri provvedimenti di successione in quanto non vi erano altri beni da dividere ed attualmente la casa risulta intestata ai tre figli.
Mia madre (coniuge siperstite che esercita il diritto di abitazione nella casa coniugale) continua ad abitare nella suddetta casa coniugale e, qundi, anche se non risulta intestataria di nulla è considerata soggetto passivo ai fini IRPEF ed ICI sull'immobile come se fosse titolare di "usofrutto".
Considerato che non è stato redatto alcun atto formale di successione, cosa bisogna fare per far conoscere all'Agenzia delle Entrate che i figli sono titolari della nuda proprietà e quindi sono esonerati dal pagamento delle imposte riferite alla casa (ICI e IRPEF)?
Bisogna redigere un atto notarile?
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Scusa la crudezza della domanda: Ma voi tre figli avete proprio la necessità di NON pagare quelle imposte che divise in tre non dovrebbero essere poi così "oberanti"???
Un vecchio adagio dice che una mamma è buona per cento figli; cento figli non sono buoni per una mamma......
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
Dunque, richiedere di usufruire di una agevolazione di legge, è un sacrosanto diritto. L'esenzione ICI spetta a tutti i familiari sino al II° grado, la Mamma, basta che risulti residente, deve essere segnalata al Comune e l'ICI e rispettiva agevolazione, viene applicata.
 

ciriaco

Nuovo Iscritto
Scusa la crudezza della domanda: Ma voi tre figli avete proprio la necessità di NON pagare quelle imposte che divise in tre non dovrebbero essere poi così "oberanti"???
Un vecchio adagio dice che una mamma è buona per cento figli; cento figli non sono buoni per una mamma......

Ho inserito il mio quesito sperando che mi rispondesse qualche esperto del ramo per sapere come bisognava agire per far sapere al "fisco" che il "coniuge supertite" esercita il ditto di abitazione previsto dal Codice Civile (art. 540) e pagare le imnposte (soprattutto IRPEF) nel modo giusto, senza incorrere in sanzioni.
Purtroppo, devo registrare che, anche in questo forum, come per strada, c'è chi apre bocca solo per il gusto di darle fiato e non si rende conto di offendere l'inerlocutore e che era meglio stare zitto!
In questo caso si è citato un "vecchio adagio" a sproposito dimostrando di non aver capito nulla della discussione. Infatti i figli non vogliono affatto sottrarsi alle tasse per farle pagare alla madre (anche perchè si tratterebbe di "prima casa" e quindi, di fatto, non soggetta a tasse) ma cercano solo di conoscere meglio la normativa in materia, per questo mi aspettavo l'intervento di qualcuno che ne sapesse più di me! :basito:

Aggiunto dopo 14 minuti :

Dunque, richiedere di usufruire di una agevolazione di legge, è un sacrosanto diritto. L'esenzione ICI spetta a tutti i familiari sino al II° grado, la Mamma, basta che risulti residente, deve essere segnalata al Comune e l'ICI e rispettiva agevolazione, viene applicata.

Grazie per il parere.

Per quanto riguarda l'ICI il comune ha preso atto che la madre esercita il diritto di abitazione sancito dall'Art. 540 del Codice Civile e trattandosi di prima casa ha riconosciuto l'esenzione.
Per quanto rigurarda l'IRPEF, invece, non mi è chiaro come bisogna operare.
 

Adriano Giacomelli

Membro dello Staff
Proprietario Casa
non sono un fiscalista, ma non vi è nessun impatto IRPEF per l'uso abitativo della I° casa, comunque in fase di presentazione dell'Unico, chi ti assiste alla compilazione ti sarà utile.
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Visto il tono della risposta, per di più da parte dell'ultimo arrivato nel forum, credo di avere colto nel segno se la reazione è stata così veemente. Al di là di tutte le giustificazioni addotte o le pretese di far credere una cosa e pensarne un'altra.
 

Betty Boop

Membro Attivo
Proprietario Casa
PER ADRIANO GIACOMELLI
Intanto complimenti, per La Fotino che e' proprio simpatica ed invita, alla convivialita ed al gusto del buon Vino
Poi per La Gentilezza e L'educazione delle Sue risposte che mirano sempre e solo a cercare di Soddisfare chi chiede senza entrare nel personale o nel privato.
PER LUIGI BARBERO
non le posso dare tutti i Torti .. non c'e' che dire. Resta il Fatto che quando i genitori hanno una certa eta' purtroppo, per tutti e mi ci metto anche Io. Quasi sempre le proprieta' e le spese, in Comune sono sempre fonti discussione perche' ognuno vorrebbe agire con La propria Testa e NON sempre con I Fratelli ( e con i Rispettivi Coniugi):rabbia: e' facile trovare accordo ed armonia
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Concordo pienamente con BettyBop. Infatti, il mio primo intervento non voleva essere assolutamente invasivo nella sfera del tutto privata della situazione prospettata. Tant'è che non ho nemmeno dato un mio parere sul tema squisitamente giuridico. Ho solo voluto fare una semplice constatazione suggerendo "subliminalmente" una soluzione. Visto che già ci sono passato per quel "valico". Evidentemente, il lettore ha interpretato molto male il mio pensiero ed ha risposto secondo il detto:-"chi male intende peggio risponde". Il che, ribadisco, mi ha confortato nella mia idea, o sensazione, di avere toccato un nervo scoperto. Però, dato che il mio mestiere non è quello del confessore, non mi sento nè di colpevolizzare chicchessia, nè, tantomeno, di assolvere chicchessia, lascio all'intervenuto ogni sua più ampia facoltà di censurare il mio pensiero. Da parte mia eviterò di rispondergli.
 

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