Salve a tutti, vorrei avere un vostro parere in merito al diritto d'abitazione.
1) Può il diritto di abitazione essere costituito in modo gratuito? Oppure deve essere ceduto in cambio di soldi o altro?
2) Il diritto d'abitazione concesso contrattualmente, dura fino alla morte dell'abitatore o ci sono dei comportamenti che lo fanno decadere prima? O è possibile inserire delle condizioni? Del tipo: "Ti concedo il diritto d'abitazione finché il tuo mutuo non sarà arrivato al 50% del rimborso".
3) Sarebbe un operazione che va a ledere il futuro patrimonio del minore? (Come lo sarebbe ad esempio una donazione delle quote di proprietà?)
In pratica siamo 3 fratelli che hanno ereditato per legittima 2 case, che sono residenza di due dei tre fratelli. Ognuno di noi paga la propria quota di IMU sull'appartamento in cui abita l'altro. Il terzo fratello la paga addirittura su tutti e due.
Quello che vorremmo fare è concederci vicendevolmente il diritto d'abitazione, di modo che a nessuno risulti una seconda casa, e nel giorno in cui saremo a posto economicamente per vendere tutto o per liquidarci le quote tra di noi, compiere un qualche atto che faccia decadere questo diritto per essere liberi di disporre delle proprietà.
Ad esempio, prendere la residenza altrove, o fare un nuovo contratto con cui annulliamo la volontà di quello precedente, qualcosa del genere.
Secondo voi è una cosa fattibile?
1) Può il diritto di abitazione essere costituito in modo gratuito? Oppure deve essere ceduto in cambio di soldi o altro?
2) Il diritto d'abitazione concesso contrattualmente, dura fino alla morte dell'abitatore o ci sono dei comportamenti che lo fanno decadere prima? O è possibile inserire delle condizioni? Del tipo: "Ti concedo il diritto d'abitazione finché il tuo mutuo non sarà arrivato al 50% del rimborso".
3) Sarebbe un operazione che va a ledere il futuro patrimonio del minore? (Come lo sarebbe ad esempio una donazione delle quote di proprietà?)
In pratica siamo 3 fratelli che hanno ereditato per legittima 2 case, che sono residenza di due dei tre fratelli. Ognuno di noi paga la propria quota di IMU sull'appartamento in cui abita l'altro. Il terzo fratello la paga addirittura su tutti e due.
Quello che vorremmo fare è concederci vicendevolmente il diritto d'abitazione, di modo che a nessuno risulti una seconda casa, e nel giorno in cui saremo a posto economicamente per vendere tutto o per liquidarci le quote tra di noi, compiere un qualche atto che faccia decadere questo diritto per essere liberi di disporre delle proprietà.
Ad esempio, prendere la residenza altrove, o fare un nuovo contratto con cui annulliamo la volontà di quello precedente, qualcosa del genere.
Secondo voi è una cosa fattibile?