Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Grazie a tutti ma siete andati oltre!!!
Il Notaio e'dispisto a rogitare.
E'l'acquirente,consapevole da mesi Della lieve difformita'planimetrica,che c'ha provato,per far saltare Il preliminare registrato,quindi trattare Sul prezzo.

Magari I notai non rogitassero in assenza di agibilita'....
Cosi I pochissimi immobili che ci sono in Italia con questo certificato Si venderebbero a peso d'oro.....

Se non c'e'stato un pdc ,per un immobile ante 1967,Il Comune non rilascia l'agibilita'
Questo articolo credo possa aiutare a far chiarezza su cosa si possa intendere per immobile ante 67:Ante '67: Legittimazione urbanistica negli atti notarili : Della Storia d'Empoli leggere attentamente perchè molto interessante!
 

key

Membro Assiduo
Professionista
ECCEZIONALE DANIELE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Ok BISOGNA SCRIVERE ANTE 1942 !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Questo è il mio caso.

LO IMPORRO' AL NOTAIO!!!!!!!

Ho altri rogiti che i notai hanno sempre scritto ante 1967,per immobili ante 1942!!!!!
 

griz

Membro Storico
Professionista
Bravo Daniele, è vero che si tende sempre a semplificare ma va detto però che per fabbricati comunque edificati entro il 1967 è difficile avere oggi un certificato di agibilità se non già emesso (fatto abbastanza raro), si da quindi per acquisito, così come è abbastanza difficile stabilire s quali opere edificate prima di allora siano autorizzate o meno. Il mio Comune che è abbastanza organizzato anche come archivio, spesso non è in grado di produrre documentazione per fabbricati ante 1967, semplicemente perchè non ci sono
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Bravo Daniele, è vero che si tende sempre a semplificare ma va detto però che per fabbricati comunque edificati entro il 1967 è difficile avere oggi un certificato di agibilità se non già emesso (fatto abbastanza raro), si da quindi per acquisito, così come è abbastanza difficile stabilire s quali opere edificate prima di allora siano autorizzate o meno. Il mio Comune che è abbastanza organizzato anche come archivio, spesso non è in grado di produrre documentazione per fabbricati ante 1967, semplicemente perchè non ci sono
Il mio riesce però non ti devi aspettare una qualità dei documenti pari a quella odierna, ma scavando scavando le trovi.
Il mio Comune di nascita è piccolino (1.200 anime), invece già una cittadina come Biella con 40.000 abitanti risulta già più complesso.

Non voglio neanche pensare alla difficoltà che d'incontro in città come Roma, Milano, Torino Napoli ed altre città grandi. Penso ci sia da perdere una mezza giornata buona perché quando fai ricerca nell'archivio storico dei Comuni è sempre un terno al lotto. Veramente non sai cosa puoi trovare.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Sicuramente non sparirà tutto di botto anzi..., visto l'andazzo del settore ci vorranno decenni e decenni per sanare vecchie pendenze.
Sicuramente nel momento in chiunque toccherà un'immobile per qualsiasi motivo, dovrà prendersi in carico questo problema spinoso che ci affligge ormai da anni.
E' pur vero che dovrai pure iniziare da qualche parte con questo "sporco lavoro" altrimenti rimarrebbe il tutto una mera buona intenzione ma alla fine non verrà mai concretizzato. Il Dlgs 78/10 alla 'art.19 è molto molto molto chiaro, non c'è spazio per nessuna libera interpretazione.
Hai ragione...ma il legislatore non ha previsto la "chiusura" di un
occhio da parte del NotaRo...A volte anche due..E quindi???
Quindi, 400 euro in contanti...vote vote e senza lamienti...
E i tanti alloggi venduti con la scoppola restano felicemente con un muro in meno e con una linea in più sul foglio catastale...Prima o dopo pur di far soldi il "porcellone" edotto su qualche milionata di piccole infrazioni se ne verrà fuori con qualche "menù" ad hoc...E noi alla spicciolata ci accomoderemo alla lieta tavolata. Neanche da paragonare alla Oktober fest...qpq.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Hai ragione...ma il legislatore non ha previsto la "chiusura" di un
occhio da parte del NotaRo...A volte anche due..E quindi???
Quindi, 400 euro in contanti...vote vote e senza lamienti...
E i tanti alloggi venduti con la scoppola restano felicemente con un muro in meno e con una linea in più sul foglio catastale...Prima o dopo pur di far soldi il "porcellone" edotto su qualche milionata di piccole infrazioni se ne verrà fuori con qualche "menù" ad hoc...E noi alla spicciolata ci accomoderemo alla lieta tavolata. Neanche da paragonare alla Oktober fest...qpq.
Guarda se tu dovessi mai fare un'intervento interno ti straconsiglierei di farlo regolare per il semplice motivo che una variazione di tramezzature interne comporta una SCIA che come spese Comunali ti viene a costare dai 50 agli 80€ (dipende dal Comune), mentre una SCIA in sanatoria ti viene a costare come minimo 500€ (sempre ammesso che non ci siano aumenti di volumetria) o cambi di destinazione d'uso altrimenti il pagamento supererebbe tranquillamente i 1.000€ (solo di oblazioni comunali).

Ti ho messo delle cifre realistiche proprio perchè s'inizi a capire cosa comporta un lavoro non regolare (rispetto ad uno regolare), nel momento in cui (per un mutuo o per una vendita) vengono scoperte le carte degli immobili.

Direi che il gioco non ne vale la candela.
 

key

Membro Assiduo
Professionista
Confermo Il tecnico incaricato Sta facendo Una variazione planimetrica con scia.
Costo 50 E comune
Pronta in 2/3 giorni visto che Si fa tutto via mail
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Guarda se tu dovessi mai fare un'intervento interno ti straconsiglierei di farlo regolare per il semplice motivo che una variazione di tramezzature interne comporta una SCIA che come spese Comunali ti viene a costare dai 50 agli 80€ (dipende dal Comune), mentre una SCIA in sanatoria ti viene a costare come minimo 500€ (sempre ammesso che non ci siano aumenti di volumetria) o cambi di destinazione d'uso altrimenti il pagamento supererebbe tranquillamente i 1.000€ (solo di oblazioni comunali).

Ti ho messo delle cifre realistiche proprio perchè s'inizi a capire cosa comporta un lavoro non regolare (rispetto ad uno regolare), nel momento in cui (per un mutuo o per una vendita) vengono scoperte le carte degli immobili.

Direi che il gioco non ne vale la candela.
Io grazie a LUI non ne ho più bisogno..ne feci uno nel 1985 in tempo utile per godere del condono sembra ultimo e dovetti pagare
solo il geometra per l'accatastamento perchè erano modifiche interne allora considerate di poco conto...ora,credo, non più...
Abbattimento e spostamenti di muri, di porte ecc...per modificare
la fruizione dei servizi: da bagno a bagno con doccia e muretti per
vani di servizio....Da tinellino a leaving con l'annullamento dell'ingresso e rimodulazione del vano cucinino...Rifacimento di tutti i pavimenti e dei rivestimenti bagno e cucina...Insomma una piccola rivoluzione che mi costò una trentina di milioni di allora...
Il tutto con un architetto...sostituito poi da un geometra...Come
fui costretto al condono non lo ricordo più...Qualcosa di losco c
i
dovette pur essere stato. Per cui mi associo alla tua esortazione...
Facciamo le cose in regola...Ma qua si tratta di modifiche di poco conto già avvenute e che il nuovo acquirente le accetta e non
vuole il ripristino pena l'annullamento del contratto e altre
bazzecole...(rogito in primis...)...E quindi??? Il ripristino significa
pagare il muratore ed il progettista...In alternativa ci dovrebbe
essere una falsa fattura del muratore per l'abbattimento (precedente..) e idem per il progettino del Geometra...Salvo altre
procedure a me del tutto sconosciute. Probabilmente dovrò rileggere i tuoi post precedenti...Per ora ti ringrazio e ti saluto. qpq.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Se vuoi ti giro la vecchia normativa sul primo condono edilizio, credimi è un casino, perchè se da una parte non potevano essere condonate opere in aree protette dall'altra parte molti comuni non avevano una caratterizzazione specifica delle aree protette per cui trovi palazzi sulle spiagge, sui vulcani ecc.
Se l'azione del condono non la completi descrivendo graficamente sui PRG comunaali quali zone sono soggete a tutela, di fatto le esclusioni imposte dall'allora condono edilizio diffatto vengono spente in partenza.
Praticamente non descrivendo le aree protette crei un "buco normativo" dove i furbi hanno potuto infilarsi con opere non adeguate.
Una delle conseguenze di una non buona pianificazione territoriale (fatta dai Comuni con i PRG ed approvata dalle Regioni) è il dissesto idrogeologico a cui siamo soggetti come Paese.
I risultati in morti e danni li puoi trovare qui: DissestoItalia
 

ing. Fachinat

Membro Junior
Professionista
in merito alla conformità catastale c'è poco da girarci intorno perchè oggi, dopo l'entrata in vigore del Dlgs.78/10 comma 14 art.19, la planimetria deve corrispondere allo stato di fatto.

per quanto riguarda la mancanza della comunicazione al comune della variazione opere interne, trattandosi appunto di una comunicazione di inizio lavori per attività edilizia libera, ovvero non di una licenza o concessione (o SCIA) non credo che ci siano problemi in merito alla commerciabilità dell'immobile (cfr. art. 40 legge 47/1985). Ovviamente se il catastino viene sistemato.

Se vi interessa ho scritto recentemente un articolo sul tema: conformità urbanistica e catastale ed agibilità degli immobili nelle compravendite | Marco Fachinat
 

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