Dichiarazione di conformità urbanistica e catastale

[Franci63]

Per @griz : come ho detto sopra è un “obbligo” che i notai impongono al venditore solo (per ora) in alcune zone d’Italia.

Non ho nulla contro i tecnici e il valore aggiunto del loro lavoro, ma nel caso in specie è assolutamente inutile e la categoria dei notai questa volta "toppa" di brutto

Concordo, ci vorrebbe un po’ di buon senso, e , in situazioni come la tua ,non dovrebbe essere richiesta alcuna relazione .

 

[lore68]

Se comunque ci dovesse essere un difformità l'acquirente sarebbe responsabile come il venditore

infatti, proprio per questa ragione è inutile un documento il cui principale scopo è evitare un contenzioso tra le due parti

 

[moralista]

griz, vorrei vedere l'acquirente chiedere al venditore la responsabilità di una difformità della costruzione datata di alcuni decenni

 

[basty]

Evidentemente l'intervento, aldilà del tempo impiegato, sarà in funzione del valore dell'immobile interessato dall'accertamento.

Questi parallelismi, se li ho intesi correttamente, faccio fatica a comprenderli.

Un appartamento di lusso mai modificato e senza abusi potrebbe richiedere quasi nessun impegno da parte del tecnico.
Di contro un trilocale di periferia, pieno di abusi potrebbe comportare una laboriosa ricostruzione dei passaggi, delle modifiche e degli ampliamenti non autorizzati.

 

[Gianco]

Questi parallelismi, se li ho intesi correttamente, faccio fatica a comprenderli.

Aldilà del tempo impiegato, la prestazione professionale è anche in rapporto al valore trattato. Tutti i tariffari prevedono questo computo. E' evidente che se la prestazione professionale è riferita ad una stamberga o ad un immobile di pregio, pur impiegando lo stesso tempo, l'onere della parcella sarà decisamente diverso. Ne convieni?

 

[griz]

griz, vorrei vedere l'acquirente chiedere al venditore la responsabilità di una difformità della costruzione datata di alcuni decenni

a me è capitato di seguire una disputa su un abuso insanabile (un bagno edificato su un balcone) eseguito da almeno 20 anni, chi ha comprato voleva ristrutturare e il servizio non poteva esistere, chi ha venduto lo aveva ricevuto in eredità e acquisito le quote dei fratelli. Non so come sia finita perchè il mio cliente (il compratore) ad un certo punto non ha più voluto proseguire e non ho avuto più notizie

 

[basty]

Ne convieni?

Ho appena scritto che trovo opinabile questa relazione diretta....: secondo te dovrei cambiare idea per il solo fatto (si fa per dire) che tutti gli ordini professionali usano quel criterio?

Un conto è la tariffa per un progetto: che sia proporzionale all'entità del lavoro ci stà: è in genere vero che a progetti di maggiore dimensione, corrisponde una spesa per la realizzazione dell'opera e un impegno di progettazione maggiori.

Ma su un lavoro di certificazione di conformità, dovrebbero contare le ... non-conformità.

Comunque non è mia intenzione distogliere l'attenzione dal tema di questa discussione.

Personalmente auguro a te e colleghi di aver sempre a che fare con .... pezzi pregiati.

 

[Gianco]

@basty, ti consiglio di leggerti un tariffario professionale. Se tu stimi un terreno edificabile che vale 1000, ti fai pagare in proporzione, se dovesse valere 100.000, pur restando invariato l'impegno lavorativo, applicherai la tariffa corrispondente a quell'importo.

 

[basty]

@basty, ti consiglio di leggerti un tariffario professionale. Se tu stimi un terreno edificabile che vale 1000, ti fai pagare in proporzione, se dovesse valere 100.000, pur restando invariato l'impegno lavorativo, applicherai la tariffa corrispondente a quell'importo.

Chi ha mai sostenuto il contrario?
A te consiglio di leggere quello che scrivo, prima di consigliare qualcosa a terzi: ho detto che questo criterio non mi piace e non mi convince; non che non sia così. Buon per voi.

Ma permetti ad altri di considerarlo un criterio corporativo di una qual casta di turno.

 

[Gianco]

Ritiro il consiglio, ma sappi che il tariffario è una legge dello Stato.
Geometri - Criteri di valutazione dell'onorario (sunto)
Art. 26. - L'onorario spettante per le prestazioni può essere valutato:
a) in ragione del tempo impiegato (onorari a vacazione);
b) in ragione della estensione (onorari a misura);
c) in ragione dell'importo dell'opera (onorari a percentuale);
d) in ragione dell'importanza dell'incarico (onorari a discrezione)