Per essazeta67 e tanti altri come lui che sono vittime di un modo di pensare discendente sempre da quei miserabili cialtroni di politici che hanno un solo modo di legiferare: dividere...dividere..dividere...il proprietario dall'inquilino e viceversa... Quelli di una sola casa con quelli che ne hanno due....il marito dalla moglie e viceversa.....i figli dai genitori e viceversa.....
eccetera.....In testa hanno la ricchezza, il lusso e altri valori e chiaramente il loro
contrario. I paragoni "STOLTI" sono fuorvianti. Fino al punto da definire ricco chi vive in una tenda contro quello che non avendo la tenda
va a dormire sotto i ponti stradali. Qua si sta parlando di tributi immobiliari e la
puerile presunzione che chi ha due immobili sia "NECESSARIAMENTE" più ricco
del "primocasista" è da respingere o perlomeno analizzarla individualmente.
Inevitabilmente dobbiamo chiederci cos'è la ricchezza e chi è veramente ricco o meglio PIU' RICCO...La mia versione è la seguente, iniziando proprio dal paragone
una o due case. Tizio ha una sola casa in semiperiferia e con un reddito netto di euro 3.000. Caio ha la stessa casa più una piccola per la villeggiatura e con un reddito netto inferiore (da 2.000 in giù). In prima battuta Caio è più ricco di Tizio
perchè due sono più di uno e il relativo valore d'acquisto e successivo di vendita è comunque superiore. Però, in seconda battuta, Tizio ha una capienza di reddito spendibile netto di gran lunga superiore a Caio e con tale maggiore disponibilità
potrà affrontare meglio i bisogni della vita, compreso il pagamento dei tributi. Da
ciò si evince che la vera ricchezza non può prescindere dal possesso di denaro
e da una elevata capacità reddituale.....in estremo: se dovessi scegliere fra comprare la seconda casa per la villeggiatura, al lume delle aberranti teorie che i
nostri politici ci inculcano in continuazione, sceglierei di tenermi i soldi o non ricorrere ad un mutuo. Per finire questi tributi andrebbero correlati e parametrati anche al reddito. La problematica è complessa e per ora chiudo. Quiproquo.
eccetera.....In testa hanno la ricchezza, il lusso e altri valori e chiaramente il loro
contrario. I paragoni "STOLTI" sono fuorvianti. Fino al punto da definire ricco chi vive in una tenda contro quello che non avendo la tenda
va a dormire sotto i ponti stradali. Qua si sta parlando di tributi immobiliari e la
puerile presunzione che chi ha due immobili sia "NECESSARIAMENTE" più ricco
del "primocasista" è da respingere o perlomeno analizzarla individualmente.
Inevitabilmente dobbiamo chiederci cos'è la ricchezza e chi è veramente ricco o meglio PIU' RICCO...La mia versione è la seguente, iniziando proprio dal paragone
una o due case. Tizio ha una sola casa in semiperiferia e con un reddito netto di euro 3.000. Caio ha la stessa casa più una piccola per la villeggiatura e con un reddito netto inferiore (da 2.000 in giù). In prima battuta Caio è più ricco di Tizio
perchè due sono più di uno e il relativo valore d'acquisto e successivo di vendita è comunque superiore. Però, in seconda battuta, Tizio ha una capienza di reddito spendibile netto di gran lunga superiore a Caio e con tale maggiore disponibilità
potrà affrontare meglio i bisogni della vita, compreso il pagamento dei tributi. Da
ciò si evince che la vera ricchezza non può prescindere dal possesso di denaro
e da una elevata capacità reddituale.....in estremo: se dovessi scegliere fra comprare la seconda casa per la villeggiatura, al lume delle aberranti teorie che i
nostri politici ci inculcano in continuazione, sceglierei di tenermi i soldi o non ricorrere ad un mutuo. Per finire questi tributi andrebbero correlati e parametrati anche al reddito. La problematica è complessa e per ora chiudo. Quiproquo.