Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
dato che prima dell'inizio lavori ci sarà un'assemblea, quello che si pensava di fare è di far inserire nel prossimo ordine del giorno il dettaglio delle modalità di esecuzione dell'intervento, chiedendo specificatamente se si tratterà di un intervento strutturale,
Fata mettere all’ordine del giorno anche una diversa ripartizione dei costi, che non mi pare logico dobbiate sopportare tutti, se, come sembra, riguarda solo lui.
E poi, cambiate amministratore.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Quanti problemi e discussioni! Per levarsi ogni dubbio basta esaminare il progetto del fabbricato o sentire il suono battendo sulla parete interessata. Anche un trapano potrebbe levare ogni dubbio.
Infine, non credo che un professionista sia talmente incompetente ed irresponsabile da sottoscrivere un elaborato irregolare.
 

Enrico2011

Membro Attivo
per sostituire una basculante o ampliarla andando a lavorare su muri di tamponature non bisogna presentare in Comune nulla perché rientra nell'edilizia libera.
Se vai a toccare le strutture portanti del fabbricato, ed i pilastri lo sono, devi presentare una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). La Scia la presenta un tecnico iscritto all'albo (Geometra,Ingegnere o Architetto) in nome tuo; tra le ceetificazioni da presentare ci vuole una dichiarazione di un Ingegnere Strutturista che asseveri che l'edificio non subirà danni dalla riduzione della sezione dei pilastri (non oso pensare che vadano a tagliare i ferri), tale asseverazione va approvata dall' Ufficio del Genio Civile.
Se il condomino fa i lavori senza dire nulla, se non c'é una denuncia da parte di qualche condomino, nessuno se ne accorge fino a quando crolla un'ala del palazzo (vedi crollo di Via Vigna Jacobini a Roma).
Conoscendo gli italiani, e tu me ne hai dato conferma scrivendo che già altri pilastri sono stati limati, io credo che faranno il lavoro senza fare alcuna SCIA.
Approfitto per avere un ulteriore chiarimento, se possibile: muri di tamponature o pilastri/colonne portanti che siano, venendosi cmq a modificare la sagoma dell'apertura (dagli attuali 3mt. di larghezza ai 3,70mt. di fine lavori x un' H=2,20mt.) e conseguentemente anche l'involucro esterno (perimetrale) dello stabile, sarà necessaria una denuncia di variazione catastale? In caso affermativo, di chi sarà l'onere? e comporterebbe anche la presentazione di un progetto? Grazie
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Approfitto per avere un ulteriore chiarimento, se possibile: muri di tamponature o pilastri/colonne portanti che siano, venendosi cmq a modificare la sagoma dell'apertura (dagli attuali 3mt. di larghezza ai 3,70mt. di fine lavori x un' H=2,20mt.) e conseguentemente anche l'involucro esterno (perimetrale) dello stabile, sarà necessaria una denuncia di variazione catastale? In caso affermativo, di chi sarà l'onere? e comporterebbe anche la presentazione di un progetto? Grazie
La variazione catastale relative alla larghezza degli infissi, se no influiscono sulla destinazione del locale, non è obbligatoria perché non altera la categoria e la classe dell'immobile e quindi della sua rendita catastale. Diversamente, al comune deve risultare la variazione, non foss'altro perché potrebbe interessare una struttura portante, muratura o pilastro, che comporterebbe grandi responsabilità sul tecnico redattore e secondariamente sulla regolarità della planimetria dell'immobile.
 

Enrico2011

Membro Attivo
La variazione catastale relative alla larghezza degli infissi, se no influiscono sulla destinazione del locale, non è obbligatoria perché non altera la categoria e la classe dell'immobile e quindi della sua rendita catastale. Diversamente, al comune deve risultare la variazione, non foss'altro perché potrebbe interessare una struttura portante, muratura o pilastro, che comporterebbe grandi responsabilità sul tecnico redattore e secondariamente sulla regolarità della planimetria dell'immobile.
Grazie! Faccio mia la sua precisazione per aggiungerla alle altre argomentazioni che chiederò di portare nella prossima assemblea.
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
muri di tamponature o pilastri/colonne portanti che siano,
I muri di tamponatura rappresentano la chiusura del riquadro che si viene a creare tra travi e pilastri. Tieni presente che dagli anni '60 del secolo scorso i muri perimetrali sono costruiti con doppia parete e camera d'aria. Per cui le tamponature sono interne, cioè rivolte verso l'appartamento, mentre all'esterno si mettono i rivestimenti, che devono resistere alle intemperie. Quindi quando allarghi il muro lavori su due pareti quella interna e quella esterna.
Su travi e pilastri il discorso è diverso perché innanzitutto il progettista le dimensiona calcolando l'area destinata al cemento e l'area destinata ai ferri in base ai carichi da sopportare. Non so fine a che punto sia salutare andare a ridurre l'area destinata al cemento. Poi magari uno strutturista dirà che non ci sono problemi ma lo afferma per iscritto con tanto di firma e timbro.
 

Enrico2011

Membro Attivo
Grazie!....quindi questo significa che sui muri di tamponatura (qualora di questi si trattasse nel caso specifico) l'intervento (demolizione di 35cm a dx e 35cm. a sx) non comporterebbe alcun rischio strutturale?
 

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