tondo

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Proprietario Casa
Buonasera
Mi è arrivato una comunicazione dal mio amministratore che dice,
Bisogna analizzare l'acqua del rubinetto del proprio appartamento,
da un tecnico (naturalmente questo ha in costo) tutti gli anni a partire
dal 2024 per un decreto legislativo del 23 febbraio 2023 .
Mi sapete spiegare questa legge ,e se è vero che bisogna analizzare
l'acqua del proprio appartamento tutti gli anni.
Grazie
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
Ho trovato anche l'articolo che allego che spiega anche meglio.
Non ho ancora letto il testo della legge: non so se la periodicità annuale è di legge o se è a discrezione dell'amministratore.
Bisogna studiare pure questo.
 

Allegati

  • articolo-anaci-roma-verifica-delle-acque.pdf
    118,7 KB · Visite: 31

uva

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la periodicità
Gli organismi di certificazione, consigliano in condominio con frequenza annuale almeno due prelievi per ogni colonna montante

Fonte:


Solo uno dei condomìni con cui ho a che fare si è adeguato a questa norma, che è stata emanata in attuazione di un'ennesima direttiva UE.

Pare che le sanzioni per i condomìni che non ottemperano siano salate:
vanno da 5mila a 30mila euro per il mancato rispetto dei parametri di qualità, da 500 e 5mila in caso di violazione degli adempimenti di trasmissione dei risultati dei controlli interni ai due nuovi organi che il Dlgs istituisce.
 

tondo

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Hai detto bene, consigliano, non è un obbligo la frequenza annuale, bisogna leggere bene la legge e capirci qualcosa, grazie uva
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
bisogna leggere bene la legge
La trovi qui:


(Art. 12 - Controlli)

Io non l'ho letta attentamente (perché se ne interessano gli amministratori dei condomìni, non i proprietari dei singoli appartamenti) ma mi pare che la legge ne demandi agli Enti territoriali l'applicazione.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
se ne interessano gli amministratori dei condomìni, non i proprietari dei singoli appartamenti
Ora leggeremo e cercheremo di capire, ma intanto mi è sorto un grosso dubbio leggendo questa frase nell'articolo di Anaci Roma che ho postato:

<<...responsabilità dell’amministratore di condominio, titolare di contratto di fornitura idrica, il decreto ne ribadisce il ruolo in termini di obbligatorietà designandolo Gestore della Distribuzione Idrica Interna (GIDI) ai sensi dell’art. 2, lettera q che lo definisce come: “il proprietario, il titolare, l’amministratore, il direttore o qualsiasi soggetto, anche se delegato o appaltato, che sia responsabile del sistema idropotabile di distribuzione interno ai locali pubblici e privati, collocato fra il punto di consegna e il punto d’uso dell’acqua”. >>

Il dubbio: in alcuni condomini c'è un unico contratto e l'amministratore fa la ripartizione secondo le quote di spettanza. In questo caso direi che sicuramente è lui il "GIDI".
Ma in altri l'unica acqua condominiale è quella di servizio: una fontanella, un lavello per le pulizie... Per il resto i contratti sono individuali, del proprietario o dell'inquilino del singolo appartamento, con proprio contatore. In questo caso l'amministratore è ugualmente "responsabile del sistema idropotabile...ecc..."? A me sembra di no. O lo è???
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
A me sembra di no.
Condivido: in assenza di amministratore o in caso di utenze singole responsabile è il titolare del contratto. Forse può cambiare la frequenza dei controlli. Se non ricordo male mi pare che il decreto prevedesse anche un termine temporale entro il quale il primo controllo va effettuato.

Tra l’altro la tematica non è nuovissima: almeno 10 anni fa (in montagna) l’amministratore l’aveva proposta in base ad una norma di fatto poi ritirata.
 

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