Ducale

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno.
Chiedo un consiglio.
Ho un inquilino che non paga più l'affitto dal mese di aprile 2021 in poi.
A seguito di solleciti tramite WhatsApp o di persona ha detto sempre di si, che vi avrebbe provveduto e invece puntualmente niente, continua a non pagare.
Oggi mi è arrivata la disdetta con preavviso di 6 mesi, ovvero lascerà ad aprile 2022. Intanto la morosità andrà avanti.
L'inquilino è pieno di problemi ed è in mano agli assistenti sociali, anche se è titolare di una Ditta Individuale e lavora regolarmente. Molto probabilmente si arriverà ad aprile 2022 con mensilità non più percepite.
So di poter iniziare una procedura di sfratto, ma siccome vedo che mi ha dato disdetta, sarei tentato di aspettare come va a finire.
La mia domanda è, se non faccio nulla fino al rilascio dell'immobile, posso, successivamente appunto al rilascio dell'immobile far scrivere dall'avvocato all'inquilino uscito per ottenere poi un decreto ingiuntivo, visto che per un anno non sono stato pagato?
Oppure è necessario, già da adesso, metterlo in mora in quanto è necessario che il contratto è attivo e solo questo giustifica un eventuale decreto ingiuntivo?
Grazie
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Lo sfratto per morosità non avverrebbe quasi sicuramente prima dei sei mesi. Pertanto non è che eviteresti con lo sfratto per morosità ulteriori mensilità insolute. Dovresti invece metterlo ufficialmente in mora con una raccomandata a.r. in modo che poi il legale abbia la possibilità di effettuare un'azione di recupero del credito. Sempre che l'inquilino abbia fondi o beni sui quali potersi rivalere, altrimenti ... la vedo dura.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
metterlo in mora
In genere nei contratti di locazione vi è una clausola per la quale il mancato puntuale pagamento del canone e degli oneri accessori costituisce immediatamente in mora il conduttore.
Comunque io gli invierei subito la raccomandata ar di messa in mora diffidandolo a sanare la morosità entro un certo termine (in genere 15 giorni) e sarei propensa ad iniziare la pratica di sfratto per morosità. Perché non puoi essere certo del rilascio spontaneo: se malgrado la sua disdetta il conduttore non rilascerà l'immobile ad aprile 2022, dovrai sfrattarlo per fine locazione.

Se nel contratto avete previsto la clausola risolutiva espressa ex art. 1456 Cod.Civ, puoi attivarla inviandogli la diffida ad adempiere.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non è emerso se si tratti di locazione abitativa o commerciale: ricorderei a Ducale che solo attivando una azione di sfratto per morosità, potrà non dichiarare come redditi le mensilità insolute. Non è un particolare da poco
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
solo attivando una azione di sfratto per morosità, potrà non dichiarare come redditi le mensilità insolute.
I redditi derivanti da contratti di locazione di immobili a uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito, purché la mancata percezione sia comprovata dall'intimazione di sfratto per morosità o dall'ingiunzione di pagamento.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie per le precisazioni: ma in sostanza volevo segnalare all'interessato che una azione del tipo sfratto ( e/o decreto ingiuntivo) si rendono necessari anche per evitare la tassazione di redditi non percepiti: e se l'inquilino non avesse beni aggredibili, agire con decreto potrebbe risultare tardivo, dispendioso e improduttivo per quanto riguarda il recupero dei crediti; e non sembra dalla integrazione di Nemesis sia efficace fiscalmente riguardo alle mensilità arretrate di contratti commerciali.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Ritornando alla domanda principale:

se non faccio nulla fino al rilascio dell'immobile, posso, successivamente appunto al rilascio dell'immobile far scrivere dall'avvocato all'inquilino uscito per ottenere poi un decreto ingiuntivo

io capisco che @Ducale ipotizza di risolvere il contratto ad aprile 2022 in conseguenza della disdetta inviatagli dal conduttore.
Dopo la risoluzione, secondo me può comunque chiedere al Tribunale l'emissione del decreto ingiuntivo per tentare il recupero credito.
Ritengo che il decreto ingiuntivo chiesto e ottenuto quando il contratto è già risolto gli permetta di non dichiarare e non sottoporre a tassazione i canoni non incassati.
 

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