Broma

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Copio e incollo la parte che ti può interessare:

7. Le unità immobiliari ad uso abitativo oggetto di locazione, per finalità turistiche o ai sensi dell'articolo 4 del decreto-legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, gestite nelle forme imprenditoriali di cui al comma 8, sono munite dei requisiti di sicurezza degli impianti, come prescritti dalla normativa statale e regionale vigente. In ogni caso, le medesime unità immobiliari sono dotate di dispositivi per la rilevazione di gas combustibili e del monossido di carbonio funzionanti nonché di estintori portatili a norma di legge da ubicare in posizioni accessibili e visibili, in particolare in prossimità degli accessi e in vicinanza delle aree di maggior pericolo e, in ogni caso, da installare in ragione di uno ogni 200 metri quadrati di pavimento, o frazione, con un minimo di un estintore per piano.
grazie ,

"se" rimanesse questo il testo : giacchè mio fratello non gestisce in forma imprenditoriale, nulla dovrebbbe adattare relativamente alle norme antincendio

ma come canta la Berti, "...ma poi ne rimangono 1000", relativamente alle altre certificazioni e/o responsabilità espresse nel #1 : quale sarà, oppure già è, il mio reale coinvolgimento ?
 

basty

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si può considerare situazione regolare ?
chi certificherebbe come "a norma" questa situazione ?
Intanto non la certificherebbe nessuno. Nemmeno la Di.Ri. (Dich. di Rispondenza)
Che può essere richiesta solo per gli impianti installati nel periodo di tempo che va dal 1990 al 2008. Ciò implica che per gli impianti realizzati oltre 33 anni fa non può essere richiesto nessuno dei due documenti, invece per gli impianti successivi al 2008, può essere esclusivamente richiesta la conformità.

(Questo in teoria: molti tecnici ritengono comunque di poter emettere una Di.Ri. se non si dispone di una Di.Co ad es. per impianti anteriori al '90, questo se dopo un sopraluogo e controllo, ritengono sia stato realizzato a regola d'arte (del tempo))

Si può considerare "regolare"? Difficile esprimersi senza vederlo: intanto per una unità residenziale, dotata almeno di salvavita, non sarebbe obbligatorio il collegamento di messa a terra . Non credo sia ammesso mantenere collegamenti alle tubazioni idriche.

Certo che affittando a terzi con affitti brevi, consiglierei di fare qualche intervento: ad es. inserendo i conduttori in canaline, anche esterne, e sostituirei le prese con nuove che evitino la possibilità di contatti diretti.

Teoricamente non mi risulta ci siano obblighi nell'aggiornare l'impianto: ma in caso di incidente diventa più facile trovare responsabilità anche del locatore.
 

uva

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in caso di incidente diventa più facile trovare responsabilità anche del locatore.
Concordo, ma da quanto ho capito la domanda di @Broma è diversa.

Lui e il fratello sono comproprietari dell'appartamento.
Lo utilizza solo il fratello, destinandolo agli affitti brevi turistici.

Il comproprietario che non se ne occupa, e potrebbe non essere al corrente di cosa fa l'altro, è in qualche modo responsabile se gli impianti non sono a norma e capita un incidente?
 

basty

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Intanto non mi piace la dizione “non sono a norma”: quale norma? Di ieri, di oggi, di domani?
O gli impianti presentano pericoli per la sicurezza o no. O sono fuori legge o sono tollerati.
Per la domanda non sono competente: ma temo che in caso di incidente, poco importa chi gestisce la locazione: in molti casi si attaccano a chi è solvente
 

uva

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quale norma? Di ieri, di oggi, di domani?

Nella versione attuale del D.L. (che è ancora soggetto a modifiche) sta scritto come avevo riportato nel post #10:
sono munite dei requisiti di sicurezza degli impianti, come prescritti dalla normativa statale e regionale vigente.

E' possibile che per quanto riguarda le locazioni turistiche esistano norme regionali più stringenti.
Infatti consigliavo:
Consulta la normativa della Regione dove si trova il vostro appartamento,
 

uva

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Aggiungo che è necessario distinguere gli affitti brevi gestiti in forma imprenditoriale (NON è il caso del fratello di @Broma) da quelli gestiti "privatamente".

Copio e incollo dal Sole del 08/12:
viene circoscritto l’obbligo di dotare l’immobile affittato dei requisiti di sicurezza come estintori e rilevatori di gas: spetterà solo ai locatori che gestiscono nelle forme imprenditoriali

Per cui io interpreto che solo i requisiti di sicurezza "aggiuntivi" (estintori e rilevatori) riguardano la gestione imprenditoriale.
Rimangono fermi per tutti, anche per i privati, le altre norme di sicurezza statali e regionali relative agli affitti brevi.
 

basty

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Grazie per la precisazione che mi era sfuggita:
Nella versione attuale del D.L. (che è ancora soggetto a modifiche) sta scritto come avevo riportato nel post #10:
sono munite dei requisiti di sicurezza degli impianti, come prescritti dalla normativa statale e regionale vigente.
È però una dizione molto generica: potrei rispondere che potrebbe bastare il salvavita, come previsto dal DM 38: quindi rimane valido non parlare di norma (CEI per intenderci), o di obbligatorietà di rifacimento impianto, come spesso si legge.
Nel caso qui specifico , bisognerebbe vedere esattamente cosa c’è
 

effemme8

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molti casi si attaccano a chi è solvente

Ciao,
se per SOLVENTE si identifica "chi può pagare" : la legge, non cerca SOLVENTI...quelli li cercano gli avvocati o chi ci vuole arraffare ben altro

A me sembra che molti girano e rigirano sempre sugli stessi argomenti "per cercare giustificazioni a questioni che vanno sanare, pagandole" : vedete pure in Certificazione impianto elettrico

Se succede qualcosa a qualcuno dentro l'appartamento dato in locazione : sicuramente viene immediatamente contattato il gestore dell'immobile (se fosse il proprietario, fanno presto)

Sarà comunque questo primo riferimento a giustificare, tramite documenti e non "voci", se l'inosservanza é dovuta alla sua gestione o alla volontà forse oppositiva o "troppo ritardante" del proprietario, che ha sottoscritto il contratto, a non sanare problematiche/realtà che dovevano essere gestite in modo corretto ed al momento opportuno

Ma credo che @Broma attenda un'altra risposta : i comproprietari ignari o che non risultano implicati negli accordi, suppongo non compaiano nella firma e nemmeno con loro codice fiscale o con dati personali negli "accordi scritti", sono ritenuti responsabili?

Già per Agenzia delle Entrate, é risaputo che viene tassato chi percepisce il reddito e/o chi compare con Codice Fiscale e FIRMA nella dichiarazione di locazione, perché gli altri "non possono essere ritenuto responsabili di quanto fanno altri a loro insaputa" (e ci sono anche sentenze-cassazione),
Ma questo non ho idea se può essere valido in caso di problemi dovuti ad INCIDENTI che avvengono all'interno di una proprietà sicuramente gestita in esclusiva da uno dei proprietari, o da un regolare terzo mediante contratto registrato
 

Broma

Membro Attivo
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Rimangono fermi per tutti, anche per i privati, le altre norme di sicurezza statali e regionali relative agli affitti brevi.

Buongiorno,
Mi sembra che nulla sia cambiato sulla normativa, ma coi nostri governi tutto può cambiare con effetto anche retroattivo

Riguardo alla parte citata, per mia memoria e per inoltrare riferimenti pubblici : dove poter trovare sintetica normativa nazionale e regionaleXlazio?

Non vorrei riferimenti di gazzetta-ufficiale: mi accontenterei di qualche pubblicazione da organizzazione di riferimento, che abbia pubblicato qualcosa che sinteticamente spiega (con i regolari riferimento di legge)
 

uva

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