Cosa significa collazione con esenzione o senza esenzione?

[quiproquo]

@meri56 e tutti gli altri intervenuti sul forum. Ho appena letto, desumendo la notizia dal Consiglio notarile di Bologna che la media delle successioni ereditarie con Testamento è in Italia intorno al 5%. Se il dato è vero, gentile
meri56 significa che la maggior parte delle 95 successioni ereditarie senza testamento, non subiranno azioni revocatorie per Collazione...confermando
così la tendenza del candidato futuro De Cuius (il morituri, cioè) a una spartizione paritaria di non difficile esecuzione da parte degli eredi, rispettando naturalmente le percentuali relative al grado di parentela.
Per essere completamente soddisfatto però dovrei poter conoscere quale
percentuale di quel 5% con testamento abbia avuto poi uno strascico revocatorio per Collazione. E alla fine vi richiederò perchè solo in Italia
....no,no è meglio di no. Fermiamoci per ora qui e assaporiamo insieme a chi non era in palese disaccordo con me il piacere di una previsione azzeccata.
E chi non beve con me...Collazione lo colga. Felicemente da quiproquo.

 

[arciera]

le mie figlie, al momento della breve storia con la soprano, erano già fuori casa.

Ritiro tutto.
Caro,
se tu fossi mio fratello...
se tu fossi mio fratello,
dello stesso mio sangue,
sangue che brilla nei nostri sguardi,
solo se tu fossi mio fratello,
dello stesso mio passo,
dello stesso modo di prendere un oggetto,
se tu fossi stato mio fratello,
ora ti potrei dire,
e ti avrei detto
ma tu si nù...
solo se tu fossi stato mio fratello[DOUBLEPOST=1389995613,1389995416][/DOUBLEPOST]puoi fornirci il perchè di questi numeri. quali siano i problemi e tu cosa c'entri con questi, grazie
Arciera

 

[quiproquo]

Ritiro tutto.
Caro,
se tu fossi mio fratello...
se tu fossi mio fratello,
dello stesso mio sangue,
sangue che brilla nei nostri sguardi,
solo se tu fossi mio fratello,
dello stesso mio passo,
dello stesso modo di prendere un oggetto,
se tu fossi stato mio fratello,
ora ti potrei dire,
e ti avrei detto
ma tu si nù...
solo se tu fossi stato mio fratello[DOUBLEPOST=1389995613,1389995416][/DOUBLEPOST]puoi fornirci il perchè di questi numeri. quali siano i problemi e tu cosa c'entri con questi, grazie
Arciera[/quot
Se credi potrei vestire i panni di tuo fratello per sentire se sono nù piezz'e...
vedi tu: paradiso o inferno??? A volte gli opposti s'incontrano...Se i numeri si riferiscono al post di mari56 ti pregherei di rileggere tutti gli interventi, scorporandoli dalle vicende personali. Altrimenti riarticolami la domanda.QPQ.

 

[arciera]

dico solo che non avevano più bisogno di te. Sono questioni di tempi. Ad ogni tempo il suo destino. Oggi ne abbiamo un altro. (nei puntini non c'era nessuna offesa)

Purtroppo a volte certi doni vengono fatti per vendetta ..... ti diseredo perchè non hai sposato la persona che io volevo ..... ti diseredo perchè non mi piace il tuo orientamento sessuale ..... ti diseredo perchè non hai scelto la professione che io volevo ...... ti diseredo perchè quando noi genitori ci siamo separati non hai scelto di vivere con me ......
Chi non ha mai sentito queste ragioni?

Cosa dire di più di quanto ha già detto? la cattiveria ha le sue regole. Non è infinita come la bontà. potrebbe essere, anzi, al suo servizio. (se vuoi possiamo aprire un'altra discussione se non sei d'accordo)

 

[quiproquo]

dico solo che non avevano più bisogno di te. Sono questioni di tempi. Ad ogni tempo il suo destino. Oggi ne abbiamo un altro. (nei puntini non c'era nessuna offesa)





Cosa dire di più di quanto ha già detto? la cattiveria ha le sue regole. Non è infinita come la bontà. potrebbe essere, anzi, al suo servizio. (se vuoi possiamo aprire un'altra discussione se non sei d'accordo)

Non credo sia il caso...restiamo qui e aspetto il parere di mari56 e degli altri amici che sono intervenuti. Subito dopo completerò la mia considerazione, sulla base dei numeri statistici indicati e ancora da reperire, per dimostrare che quanto indicato da meri56 è numericamente ininfluente ai fini di una valutazione critica delle due leggi (donazione e collazione) sia nella ratio di base, sia e innanzitutto sulle articolazioni...sul come...sul quanto...sul quando..poi alla fine amaramente mi chiederò: a che serve il nostro dibattito
su propit??? A rileggerci. QPQ. P.S. ti pregherei di leggere il mio post precedente alla risposta di meri56 indispensabile per una visione più completa...altrimenti si rischia di sviare
andando su altri valori.

 

[arciera]

Ne approfitto per ribadire nuovamente che aver legiferato sulla donazione è stato per me un atto disdicevole. Donare è un atto intimistico di grande umanità e di estrema libertà...l'intervento giuridico è una pesantissima intromissione nella privatezza del donante e della sua famiglia che porta inevitabilmente all'inasprimento fra gli eredi...inasprimento che diventa lite

E' talmente assurdo quel che scrivi che pensavo che stessi polemizzando sbagliando il tiro. Non credevo che tu potessi credere e scrivere davvero. Abituata come sono a spaccare il capello in quattro, pensavo che stessi provando a bissarmi. No, mio bel @quiproquo , mi spiace assai, nome mai fu più azzeccato. Hai preso lucciole per lanterne. La legge non è stata fatta per quelli che intimisticamente e con grande umanità e estrema libertà, donano. La legge è stata pensata nei secoli dei secoli proprio per non inasprire i conflitti che già sussistono grazie a cattivi padri e cattive madri. La legge è creata per tutelare il debole dalle angherie del più forte. Ed in questo caso cosa è il debole se non colui che è stato spogliato dagli averi della sua famiglia per i più disparati motivi? La moneta forte, mio caro scaccia quella debole. Il più prepotente, quello che si fa spazio e pensa a tutto lui nella famiglia è quello che poi si approfitta perchè è in diritto. E gli altri, my darling? gli altri carne della carne putrida e maleodorante che ha lasciato per i più svariati motivi fuori dalla porta coloro a cui ha dato la vita? una vita di stenti mentre il gradasso, reso responsabile dagli averi, può diventare saggio. Lui sì può essere moralmente a posto, mentre gli altri stanno a guardare. No!! quiproquo, che mai nome fu più indicato, no, tre volte no. Non si può donare se non tutti d'accordo. Per salvare un figlio, per sollevare dal fango in cui potrebbe cadere, se non è già caduto. Anche tutti gli averi per uno solo. Per la salvezza si, se non c'è questo bisogno: parti uguali. Anzi, io direi, niente dispensa. niente quote libere. I soldi sono della famiglia. Non sono i tuoi. Sono fermamente convinta. Niente figli di cane. Anzi. se il tuo occhio guarda benevolo un figlio a scapito dell'altro, strappatelo!

 

[JERRY48]

Purtroppo a volte certi doni vengono fatti per vendetta ..... ti diseredo perchè non hai sposato la persona che io volevo ..... ti diseredo perchè non mi piace il tuo orientamento sessuale ..... ti diseredo perchè non hai scelto la professione che io volevo ...... ti diseredo perchè quando noi genitori ci siamo separati non hai scelto di vivere con me ......
Chi non ha mai sentito queste ragioni?

Alla morte di una persona, la legge riserva ad alcuni parenti stretti, per lo più figli e coniuge, una quota del patrimonio del defunto, intendendosi per patrimonio non solo ciò che lascia, ma anche ciò di cui si è spogliato, in vita, per donazione. Questa quota, varia a seconda di quante persone vengano all’eredità. Per rimanere all’esempio di cui si è discusso, se alla morte del padre verranno all’eredità solamente i 4 fratelli, se non c'è stato testamento, ciascuno di questi avrà diritto ad un quarto del patrimonio del defunto. Invece con testamento potendo questo disporre, con testamento o donazione, liberamente del residuo 33,6% del suo patrimonio, può destinarlo ad un solo figlio, mentre il 66,6% verrà diviso tra tutti e quattro figli
Preciso che, finché è in vita il proprietario, non è possibile fare nulla: così se un figlio chiede l’anticipo per donazione di una quota dell’eredità, il padre potrà darla se vuole, ma non potrà esservi costretto.
Ed ecco che quì entra la "famosa collazione con dispensa". Se il bene donato rientra nel fatidico 33,5%, tutto bene, invece se lo dovesse superare, entra in gioco la "riduzione" chiesta dagli altri coeredi.
Quanto alla possibilità che il padre intesti tutto ad uno solo dei figli, questo è ben possibile, ma, al momento della morte, gli altri figli potranno chiedere che gli sia riconosciuta la sua quota di patrimonio.

Comunque secondo la legge italiana non si può diseredare un figlio. Un padre facendo testamento pubblico dal notaio, può assegnare al figlio un bene minore, per cui gli resta l'onere di veder riconosciuta la sua quota, con una azione legale.
Tutto questo potrebbe essergli conveniente?

 

[arciera]

La Bibbia nella parabola del figliol prodigo è la prova lampante di come questo fatto sia sempre stato un dato sensibile. Laddove il figlio chiede la sua parte di eredità. E perdendola ritorna a casa. Cosa fa il padre nonostante le rimostranze del figlio rimasto con lui a lavorare? offre l'agnello più grasso e festeggia il ritorno del figlio dato per perso. Cosa deve fare il fratello a cui viene tolta un pezzo di eredità che gli spetta? la Bibbia impone l'amore. Ma questa sarebbe considerata sharīʿah. La legge di Dio come regolazione della vita di ognuno. Sarebbe male?

 

[JERRY48]

La bibbia con i suoi insegnamenti dà il massimo, (per i credenti), di ciò che ciascuno di noi deve o non deve fare nella sua vita terrena. Ma quanti di noi si attiene al "verbo"? Quante richieste, anche quì nel nostro forum, sono state fatte per dirimere le matasse ingarbugliate di tante eredità. Cosa vuol dire? Che si pensa di più ai propri interessi, al vil denaro piuttosto che al perdono e all'accoglienza del figliol prodigo che torna a casa da parte del padre, ma con il malcontento del fratello.
Sempre di più, si ha dimostrazione che il detto: parenti...serpenti, abbia un fondamento da non trascurare, se è necessario che si rispetti il proprio dovuto nelle eredità.
Buon sabato.

 

[arciera]

e buona domenica. mi sa tanto