Nel caso da te esposto, l'unico onere fiscale che hai, è la tassazione della plusvalenza derivante tra la differenza del prezzo di vendita e quello di acquisto maggiorato delle spese sostenute (imposte, notaio, agenzia, lavori documentati e fatturati, ecc..).
In caso di persona fisica che non agisce nell'ambito della propria attività, puoi scecgliere se inserire la plusvalenza tra i redditi diversi (e quindi si va a cumulare con gli altri redditi) oppure pagare un iposta sostitutiva del 20% sulla plusvalenza, da pagare direttamente in fase di stipula dell'atto di vendita, tramite il notaio rogante.
Unica eccezione, è se l'immobile è stato utilizzato quale abitazione principale del proprietario o dei suoi familiari, per più del 50% del tempo intercorso tra l'acquisto e la vendita.
Saluti.
Jrogin